Olsson e Martinez stregano Torino di Giorgio Barberis

Olsson e Martinez stregano Torino —•i ATLETICA, VOLA AD ATtNE ANCHE L'AZZURRA LA MANTI/i. NEGLI 800 IN RIPRESA LONGO Olsson e Martinez stregano Torino L'exploit dei triplisti apre la corsa alle Olimpiadi Giorgio Barberis TORINO Imprevedibile com'era stato a Parigi quando azzardò l'ultimo tentativo a disposizione alla misura superiore e con quel salto vinse il titolo iridato dell'asta, Giuseppe Gibilisco ieri si è presentato al «Nebiolo», ospite d'onore del meeting organizzato dal Cus Torino, su una fiammante Ducati: tra gh applausi del pubbhco che riempiva gli spalti ha inanellato un giro di pista, impennando la moto, per poi fermarsi e ricevere il premio che la giurìa di esperti de la Stampa gh ha assegnato a fine 2003 quale «Atleta dell'anno». La sua esibizione ha rappresentato il qualcosa in più di ima serata di ottima atletica, nella quale i protagonisti più attesi hanno rivaleggiato con Gibilisco nel conquistarsi gh applausi. Innanzitutto Christian Olsson, la cui gara, confermando la bontà della pedana torinese, è stata per gli appassionati come una simonia rossiniana, un crescendo che lo ha portato dopo l'esordio a 17,42, ad un terzo salto di 17,61 (mighor prestazione dell'armo dello statunitense Bell migliorata di 12 centimetri). E mentre Olsson dava vita al suo show, con una serie impressionante di salti, mostrandosi troppo forte per i pur bravissimi Oprea (17,15);e Idowo (16,98), mentre Friedek collezionava tre nulli, sull'altra pedana del triplo Magdelin Martinez ribadiva il suo feeling con Torino: 14,73 la sua misura, a dimostrazione di ima condizione già più che accettabile che potrebbe portarla a breve oltre gli. attesissimi 15 metri, quelli che l'ex cubana oggi signora Picotti ritiene necessari per occupare uno dei gradini del podio ad Atene. Tanto più alto se la russa Tatyana Lebedeva continuerà ad avere problemi fisici (si dice che almeno fino a metà luglio il triplo sia bandito dai suoi programmi) e Yamilé Aldama, altra cubana adesso con passaporto sudanese, non potrà partecipare ai Giochi per u vèto della sua federazione d'orìgine. Il pass per l'Olimpiade (14,25) ieri sera lo ha ottenuto anche Simona La Mantia, siciliana di 21 anni, ormai più che una promessa, che ha siglato il primato personale con 14,49. Buone notizie anche dagh 800 dove Andrea Longo, pur quarto (l'46"02), ha mostrato netti progressi rispetto a due sere prima a Milano. Evidentemente ha da smaltire i carichi di lavoro accumulati, ma è sulla buona strada e nelle prossime gare non mancheranno i progressi che è lecito attendersi da lui. La gara è stata ben lanciata da Kemboy, che ai 500 è stato rilevato in testa dall'iridato Said Guemi. Ma anche lui non ancora al meglio ha poi ceduto nella volta finale al francese Lacasse (r44"82) e allo statunitense Krummenacker. Ottimo quinto posto perliviò Sciandra, con primato personale di l'46"26. Tra le note positive della serata da registrare l'ulteriore consistente miglioramento di Benedét- - ta Ceccarelli, umbra 24enne, che ha limato il personale sui 400 hs di 45 centesimi correndo ih 56"04, nella scia della romena Tirlea (54"86) e della jamaicana Parris (55"85): per lei, ulteriore soddisfazione, l'aver preceduto l'altra azzurra Monica Niedersta- etter (56"18), da anni incontrastata dominatrice della specialità in Italia. Da segnalare il limite italiano promesse di Chiara Rosa nel peso, alle spalle di una Legnante che continua ad avvicinare il limite richiesto per Atene (17,68) fallendolo d'un soffio, nella fattispecie ieri sera di 9 centimetri. E bene si è comportato anche Nicola Ciotti, superando i 2,28 nell'alto. Infine l'etiope Tariku Bekele, 17 anni, fratello di Kenenisa primatista del mondo dei 5000. Pur giovanissimo affronta già le gare con il giusto piglio ed il secondo posto sui tremila in 745^3 all' esordio intemazionale, alle spalle del keniano Nyaga (7'44"37), la dice lunga su quelle potenzialità che chi lo ha visto allenarsi giura siano nel suo dna. Gibilisco ospite d'onore gira in pista in sella a una Ducati poi riceve da La Stampa il premio cóme miglior sportivo italiano del 2003 ^ Afianco Frankiel^icli vincitore j delwgara aerTOO metn-' In basso; GiuseppeGibitisco: l'astista ^ azzurro, éampiQneàermondo: •Tanno scorso a Parigi, è stato premiato da La Stampa ' come miglior atleta italiano del 2003

Luoghi citati: Atene, Italia, Milano, Parigi, Torino