Opec e scorte Usa riescono a frenare i prezzi del petrolio

Opec e scorte Usa riescono a frenare i prezzi del petrolio IL CARTELLO AUMENTA LA PRODUZIONE E LE RISERVE AMERICANE CRESCONO LE riserve DI PETROLIO NEL MONDO Opec e scorte Usa riescono a frenare i prezzi del petrolio Dai Paesi produttori 2,5 milioni di barili in più al giorno tra luglio e agosto Positive le reazioni di Europa e Stati Uniti, però le Borse non festeggiano Vanni Cornerò Per un po'si è sudato freddo, poi, finalmente, ì prezzi del greggio sul mercato di New York hanno cominciato a scendere, per arrivare da un massimo di seduta di 40,85 dollari a 38,15 al barile. La reazione dei mercati alla decisione Opec di aumentare la produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno a partire da luglio e di altri 500 mila barili ad agosto non è stata immediata, anzi per un po'le quotazioni dell'oro nero al Nimex sono salite. Poi, finalmente, la tendenza si è invertita e i prezzi hanno imboccato la strada di una rapida discesa, spinti anche dalla notizia che nella settimana conclusa il 28 maggio le scorte Usa di petrolio sono cresciute di 2,8 milioni di barili e quelle di benzina di 1,3 milioni di barili. A Londra, invece, il ribasso è iniziato, prima, con i future sul Brent di luglio4Q04 ^gsij^tfij^eun nunii, mocUSé/BSaÓllari'albarile. , ,p A ritardare la discesa dei. corsi.: todjtopari èjtstato^'atteggiamento.. dell Opec, cbe è parso a^li operatori^ tròppo prudente. La decisione presa a Beirut dal cartello del greggio tende infatti a lasciare in forse la seconda tranche di aumenti produttivi, quella dei 500.000 barili che dovrebbe scattare il primo agosto, se già il primo incremento di produzione si dimostrasse sufficiente a raffreddare i prezzi: su questo punto l'ultima parola spetterà ad un vertice straordinario dei Paesi che fanno parte dell'organizzazione petrolifera, in calendario il 21 luglio. Ma il presidente dell'Opec, il ministro del Petrolio dell' Indonesia, Pumomo Yusgiantoro, ha rassicurato i consumatori: «Stiamo facendo il possibile per riportare i prezzi ad un livello ragionevole - ha detto -. Siamo molto preoccupati a causa dell'alte quotazioni del greggio e del loro possibile impatto sull'economia mondiale. Al momento stiamo incoraggiando i nostri Paesi membri a stabilizzare il mercato: non vogliamo fare come gli struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia». Le reazioni politiche sono state positive. Per l'Unione Europea Loyola De Palacio, vicepresidente della Commissione e responsabile della politica energetica, ha detto che la decisione dell'Opec è «da accogliere favorevolmente, anche se questa crisi dimostra che i movimenti speculativi sui mercati del greggio e i fattori geopolitici rischiano m prendere in ostaggio la sicurezza degli approvvigionamenti petroliferi mondiali». Loyola De Palacio ha anche insistito sulla necessità che i Paesi Uè non ' assumano misure unilaterab, tipo sgravi fiscali decisi a UvelULpazumalé, perei " tranne in nessun modo costituire una risposta adeguata al problema e non saranno accettate se il loro campo di azione si riferisse alle competenze della Unione. Parallelamente la vicepresidente della Commissione.ha ribadito la necessità di rafforzare il sistema europeo degli stock di sicurezza. Gli Usa, attraverso la portavoce Claire Buchan, a Roma per l'arrivo del presidente Bush, hanno fatto sapere che questa scelta Opec «dimo e i prodi mm: piendo concreti e immediati passi per rispondere alle necessità globali sui rifornimenti». Commenti positivi anche dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che, pur evocando il rischio di inflazione da caro-petrolio sulle economie mondiali, ha visto nella linea espressa dé^'^artello dei produttori di greggio «un passo che Va nella direzione giusta». C'è stato anche chi, come il ministro delle Finanze tedesco, Hans Eichel, ha pronosticato che gli loco- munque a far scendere i prezzi. Ma il presidente della Bundesbank, Axel Weber, ha invece detto che nel medio termine le quotazioni del petrolio diminuiranno, sottolineando come «nel medio termine il giudizio della Bce sulla stabilità dei prezzi non è cambiato». Per le Borse europee è stata comunque ima giornata fiacca, con ;li indici che hanno ruotato per .'intera seduta intorno alla parità dopo il niente di fatto della Bce sui tassi.e.i contrastanti dati macroeco- nomici Usa (positivi per quanto riguarda la produttività, salita nel primo trimestre 2004 del 3,80Zo annuale invece del 3,5^0 preventivato, e negativi per quanto riguarda l'indice Ism del comparto servizi, sceso in maggio a quota 65,2 punti contro i 68,4 del mese precedente). Wall Street ha ridato ad un certo punto la spinta ai mercati del Vecchio continente (per poi chiudere però con il Dow Jones a -0,65^0 e il Nasdaq a -1,44) e il bilancio è stato di un 4-0,28^0 a, Londra, -1-0,22 a Parigi, -1-0,74 a Francoforte, -l-0,620Zo ad Amsterdam, -1-0,59 a Stoccolma e -l-0,5107o a Zurigo. Di poco in territorio negativo, invece, Madrid (-0,090/!.) e Milano (-0,080^. Sul fronte valutario l'euro ha avuto una giornata movimentata. La moneta unica, dopo essere scivolata nella notte sotto un cambio di 1,22 dollari, ha recuperato terminando a 1,2234 dollari, ignorando in praticala decisione, peraltro ampiamente, scontata, della Bce di lasciare fermo al 207o il costo del denaro. A New York ribasso L'organizzazione assicura da 40,85 a 38,15 dollari «Siamo decisi ad agire a Londra il Brent in calo perché il mercato tocca il minimo di 36,55 torni a stabilizzarsi» Organizzazioni internazionali U. EUROPEA 7.533 OPEC 819 007 RISERVE WSM Oltre 100.000 | J ■H Da 10.001 a 100.000 ^^ "^ r~n Da 1.001 a 10.000 [ZÌI] Da 101 ai.ÓÒO 1 1 Trascurabile o n.d. ROTALE MONDO 1.038.063 Fonte: World oil and gas review 2003 Dati in milioni di barin Arabia Saudita* Emirati Arabi Uniti* ìKuwàhi:*^Ì(BPÌ|B Iran* ' Venezuela* Russia Nigeria* iStàtiUnit CinaQatar* 261.800 112;500 97.800 96.500 89.700 77.800 60.000 29.500 24.000 2.446 18.250 Qatar* Messico Norvegia Algeria* Kazakistan Brasile Azerbaigian Oman WHfi Angola Primi 20 paesi Resto del Mondo 15.207 : ::: 2.622;v 10.265 9.200 9.000 8.322 7.000 5.506 5.412 972.830 65.233 E? ♦membro ' Opec

Persone citate: Axel Weber, Bush, Claire Buchan, Claude Trichet, De Palacio, Hans Eichel, Vanni Cornerò, Yusgiantoro