CIA Miti, segreti e colpi bassi

CIA Miti, segreti e colpi bassi CIA Miti, segreti e colpi bassi retroscena Caria Rossella 'fj OBERT Baer, ràmicB Bob, è ■ «stato per 21 anni agente segreto della Cia. E' stato un «operativo» dal 1976 al 1997. Serviva l'Agenzia sotto copertura. Ha operato in Iraq, Dushambe, Rabat, Beirut, Ehartoum, New Delhi. Nel 1997 è stato insignito della Career Intelligence Medal «per aver ripetutamente corso rischi personah, sceghendo gli obiettivi più difficili, al servizio del Paese». Pochi giorni dopo se ne è andato, ha mollato a Langley, quel bel palazzo di vetro e cemento, fatto progettare a metà degh Anni 50 da Alien. Dulles, fondatore e direttole della Cia e finito di costruire nel novembre del 1963. Un edificio dai riflessi blu, nascosto nelle foreste della Virginia, a pochi chilometri da Washington D.C. Baer ha trascorso la sua vita a caccia di terroristi nelle zone più calde del mondo. E' molto critico sui suoi ex datori di lavoro. Forse ingiustamente critico. Mentre rischiava la vita raccogliendo informazioni, dice di aver visto la Cia impelagarsi sempre più nelle trame di Washington (si era in piena era Bill Clinton), ridurre drasticamente le operazioni all'estero,, negare alle sue sedi funzionari in grado di capire la lingua e le culture locali, distogliere lo sguardo dall'azione dei fondamentalisti in Afghanistan e in Arabia Saudita. Allievo della School of Foreign Service presso la Georgetown University di Washington (la stessa dove ha studiato Geor- te Tenet, il dimissionario capo ella Cia) Bob fu reclutato a San Francisco nel 1976. Non aveva mai letto un libro di James Bond, ma si sedette volentieri davanti a Jim Scott, il reclutatore in giacca di tweed, più simile a un allenatore di football che a una spia. Scott gli spiegò molte cose sull'Agenzia, la storia, i successi, i fallimenti. Un raccónto a grandi linee, dalla fondazione, nel 1947, fino ai tempi di Richard Nixon e del Vietnam, dei colpi di stato in America Latina, della guerra fredda e deUe operazioni coperte nel mondo controllato o influenzato dai sovietici. Cosi parlò Scott: «Noi dobbiamo fornire dati fondamentali al Presidente per difendere la sicurezza del nostro paese, fare ricerche, analisi, preparare sintesi e documenti, intervenire sul campo», Scott aveva fatto lo stesso discorso decine di volte agh stessi candidati. Spiegò che la Già si divide in due sezioni, la Direzione Operativa e la Direzione Informativa. La Direzione informativa, DI, è composta da analisti, esperti di zone geografiche, psichiatri, fisici, sociologi, lingxdsti^pohtologi, storici, filosofi. Gente che valuta le informazioni e scrive la conclusioni. Coloro che raccolgono le informazioni, invece, gestiscono la Direzione Operativa, DO,e vengono definiti «case officer», gente copertissima, supersegreta (lo era anche Valerle Plame, la moghe dell'ambasciatore Joseph Wilson, bruciata l'anno scorso da una fuga di notizie sullo scandalo della anni di distruzione di massa mai trovate in Iraq). Scott suggerì a Baer di diventare un DO; e non un analista in pantofole come i DI. «Recluterai le spie straniere, le convincerai a rubare segreti, piani, documenti. Sarà un lavoro emozionante. All'estero. Correrai rischi terribili: arresto, torture, anche la morte. Ma né vale la pena». Bob finì alla «farm», la scuola di addestramento in Virginia. Imparò a sparare, a maneggiare esplosivi, a difendersi e a uccidere in tanti modi. Furono cinque mesi infernali di addestramento. Poi il primo posto, a Madras, in India. Cominciò una carriera culminata col tentato e fallito golpe contro Saddam Hussein nel 1995. Oggi Bob è un ex. E' uno di quei numerosi agenti che negh anni di Clinton hanno preferito ritirarsi prima del tempo, anziché continuare a fìngere di avere ancora qualche peso. Uomini che provano dolore, collera, frustrazione per non aver potuto svolgere il loro lavoro nella maniera giusta, efficace. Solo con l'amministrazione di George W. Bush.e dopo l'I 1 settembre, la Cia ha cominciato a risalire la collina del declino, a superare la sua disfatta, provocata dai burocrati politically correct che hanno preso il potere a Washington dopo la fine della presidenza di George Bush, un ex capo (e che capo!) della Cia al quale è stata dedicata la sede di Langley (si chiama «The George Bush Center for Intelligence»). Baer vive fra Langley e McLean, fra New York e Washington De' Bob parla poco, manda e-mail lunghi una riga, vive in South East Washington, un quartiere popolare. Non prende pensione. Mangia in ristoranti sconosciuti e poco raccomandabili ai gourmet. Beve birra. Tanta birra. H suo piccolo appartamento è zeppo di libri scritti in arabo. Passa ore al computer. Sente le tv arabe sui canali satellitari. Ogni mattina il postino gh butta davanti alla porta i giornali e le riviste di politica internazionali più sofisticati. Scrive libri: due hanno avuto grande successo: «See no evil»( la disfatta della Cia) e «Sleeping with the devil» (Dormire con il diavolo), pubblicati in Italia dalle edizioni PM. Lavora per Hollywood. Fra poche settimane verrà in Italia ad addestrare George Clooney, protagonista di «Syriana», il film di Steven Gagan (lo sceneggiatore di «Traffic»). E' un film sulla Cia. Da Bob, George, nella sua villa sul lago di Como, imparerà ad essere un agente, dovrà ripetere i tic e le manie, saper guardare in un baleno in direzione dei quattro punti cardinali, camminare in quel certo modo, salire in auto con quella speciale mossa, guardare la gente con nonchalance, fingendo disinteresse, sedersi a un tavolo avendo sempre un bel muro alle spalle, l'ingresso e la via di fuga ben presenti. Bob Baer ripeterà a George Clooney, a modo suo, la storia della Cia e la sua vicenda personale. Gh consigherà di leggersi qualche libro. Ci sono biografie importanti, da quella di Alien Dulles a quella di William Colby, scritta da John Prados. Dulles fu il ' fondatore, lo spymaster, l'enigmatico e spregiudicato uomo della guerra in Corea, delle operazioni a Cuba, delle battaglie sotto le coltri della guerra fredda contro il comunismo, delle prime infiltrazioni della Cia nel Sud-Est asiatico. Colby, morto in circostanze misteriose nel 1996 (annegò pescando in solitudine), è stato il volto odiato della Cia durante gh anni di Nixon, dal Watergate al Vietnam, all'Africa. Nato e cresciuto nella Cia, Colby, la spia dagli occhiali trasparenti è stato, a suo modo, un grande spymaster. Qualche capo della Cia ha avuto tempo di raccontare la propria vita. Da Richard Helms a Bob Gates, due formidabili direttori, nati e formati da Alien Dulles. NeUe memorie di Helms, maestro deUe «covert operations», è revocata una fallita missione, una delle più famose, l'abbattimento deUU2 con a bordo Gary Powers e lo sbarco dei cubani anticastristi alla Baia dei Porci. Il grande romanzo della Cia, la più bella spy story del secolo scorso e di quello attuale, è stato raccontato sotto forma di fiction da Robert LitteU. Ogni fatto è vero. Ogni personaggio è reale, dalla Berlino del Muro, alla Beirut degh hezboUah, dal Kgb e dalle sue trame, sino alle talpe alla Aldrich Ames, scoperte nella divisione affari sovietici e capaci di provocare danni incalcolabili e fucilazioni a Mosca di preziosi collaboratori. La Cia ha dato all'America glorie e problemi, eroi (la guerra in Afghanistan e in Iraq contro il terrorismo è costata molte vittime), molte stehe incise sul marmo della sede di Langley. La Compagnia, The Company ha ribattuto colpo su colpo aUe trame eversive che la sua controparte sovietica aUora o i terroristi oggi hanno architettato, anche se con metodi e in circostanze storiche e politiche diverse, contro le democrazie occidentah. Gh anni memorabili deUa Cia, ricordano tutti gli ex, sono sempre quelli della Guerra Fredda, contrassegnati da una segreta violenza fatta di diserzioni, codici cifrati, fughe di uomini e di notizie, oscura propaganda pohtica, disinformazione reciproca. Fino aUa seconda guerra mondiale e aUa tremenda sorpresa di Pearl Harbour lo spionaggio, nell'America puritana, era visto con sospetto. E lo era ancora negh Anni Settanta. Memorabili le discussioni etiche al Foreign Relations Committee del Senato e i fiuini di carta scritti sul rapporto Pike. NeUa prefazione all'autobiografia del caro amico e prezioso coUaboratore Helms, Henry Kissinger ricorda che nel 1929 il segretario di Stato Henry Stimson manifestò tutta la su disapprovazione suUa possibilità di ricorrere aUo spionaggio dicendo: «I veri gentlemen non aprono la posta altrui». Il conflitto mondiale, la Guerra Fredda, la Corea, U Vietnam, Cuba, convinsero l'America del contrario. Ma rimasero diffidenze nascoste verso l'intelligence e i suoi metodi non molto ortodossi e non sempre politicamente corretti. L'attentato deU'l 1 settembre, l'irrompere sulla scena mondiale del terrorismo islamico ha ridato vigore, autorevolezza, credibilità agh agenti segreti, ai qiiah gh Stati Uniti si sono affidati per sconfiggere Al Qaeda, i suoi alleati, le sue trame. Ma la vicenda irachena ha riaperto vecchie diffidenze, antichi sospetti. Sono tornate in scena le indagini del Congresso, le commissioni d'inchiesta come ai tempi di Colby e di Helms. Tanto è cambiato. Si è aperto, daUe torri gemeUe all'Iraq un nuovo capitolo deUa storia dell'Agenzia. E' stato U terrorismo islamico a mutare le regole del gioco. E a questo poco terribile la Cia deve partecipare per difendere la libertà e le democrazia. Quel che è davvero successo negh ultimi sette anni, i sette anni di George Tenet, lo leggeremo nel libro che l'ex direttore della Cia scriverà dopo aver lasciato, in luglio, l'agenzia. Come è successo per i suoi predecessori, Tenet, prima di dare il volume alle stampe, dovrà attenere l'imprimatur dell'ufficio speciale deUa Cia. I segreti sono segreti. Come i servizi. Bob Baer orchestrò un tentato golpe contro Saddam e andò in pensione senza rimpianti in piena era Clinton Racconta: mi reclutò nel 75 al campus un tale in giacca di tweed «Correrai rischi terribili anche la morte ma ne vale la pena» Il fondatore della «Compagnia» fu l'enigmatico Alien Dulles L'uomo della guerra in Corea, delle operazioni a Cuba delle battaglie sotto le coltri della guerra fredda contro il comunismo, delle prime infiltrazioni americane nel Sud-Est asiatico Il presidente americano John F. Kennedy insieme con il fondatore della Cia Alien Dulles Una foto di Richard Avedon ritrae George Bush negli Anni 70, quando era direttore della Cia LaspiaAldrichAmes