«Gustadom», tra cortili e sapori

«Gustadom», tra cortili e sapori Sabato e domenica la kermesse culturale-enogastomomica del rione Cattedrale «Gustadom», tra cortili e sapori Dal «museo» degli antichi mestieri al «Mercà» Il conto alla rovescia per «Gustadom» segna -2. Sabato, alle 20,30, la kermesse culturale-enogastomomica aprirà alla grande, con un itinerario che vedrà cortili e giardini del centro storico di Asti, in prossimità del Duomo, aperti al pubblico: lì si potranno anche degustare specialità della tradizione piemontese. L'iniziativa è giunta al quarto anno e cresce di edizione in edizione lasciando intravedere un nuovo successo. A organizzarla è il Comitato Pabo Cattedrale del rettore Francesco Peraino, in collaborazione con Confartigianato. Associazione artigiani di Asti. Durante la manifestazione ci saranno due eventi collaterali di grande interesse: il «museo» all'aperto degli antichi mestieri (apre sabato con «Gustadom»), «recitati» da figuranti in costume e il «Mercà di busijard» (dalle 9 di domenica), dove si potrà trovare di tutto, dall'ago allo strumento elettronico sofisticato, fino all'oggetto prezioso degno della bottega di un antiquario. Tra le curiosità enogastronomiche, da segnalare l'olio extravergine di obva di Patro di Moncalvo, dove l'albero dell'ulivo è ormai di casa con oltre 700 esemplari. Un fatto inconsueto per una regione come il Piemonte dove questo tipo di coltura, destinata ad estendersi, sembra ormai dare buoni risultati. Inoltre, in virtù del fatto che la carne del bovino piemontese gioca un ruolo di primo piano nella dieta di ciascuno, questo prodotto sabato e domenica sarà tra i protagonisti alla tavola dei buongustai. «Gustadom» .-i . : dunque, apre la sera di sabato 5 giugno. Il punto di riferimento sarà piazza Cattedrale, dove ci si potrà iscrivere e ricevere il bicchiere con la taschina (3 euro) per tutte le degustazioni. I cortili e i giardini sono a palazzo Mazzola (XVI secolo), sede dell'Archivio storico del Comune; Casa Graziotti (XIX secolo), già Gavazza, situata sul «Varrone» a ridosso delle Antiche mura; Opera Pia Milliavacca (1717); palazzo Sereno Argenta, già Asinari di Gresy (medievale con rimaneggiamenti successivi); palazzo Alfieri, dove nel 1749 nacque il sommo trageda e palazzo del Michelerio, costruito nella prima metà del Cinquecento. In ognuno di questi luoghi si potranno degustare specialità diverse, ad un prezzo che va dai 3 ai 4 euro. I vini sono i classici piemontesi. Si può fare un abbonamento complessivo con 22 euro. Il pane sarà offerto dalla «Cooperativa della «rava e della fava».

Persone citate: Asinari, Casa Graziotti, Francesco Peraino, Michelerio, Sereno Argenta, Varrone

Luoghi citati: Asti, Moncalvo, Piemonte