Saranno famosi

Saranno famosiSTUDENTI DEL «POLI» AL GOBETTI | GIOVANWAFAVRO7 Va in scena lunedì sera al teatro Gobetti «Le Prosopopèe di ima donna in musica», uno spettacolo prodotto da un ente all'apparenza lontanissimo dal mondo dei palcoscenici: la realizzazione é infatti del Politecnico. Il testo e la regia sono di un docente dell'ateneo, Sergio Santiano, e saranno in scena parecchi studenti della I facoltà di Architettura, oltre ad attori professionisti: da Laura Curino all'attrice ronconiana Marta Richeldi con Simona Nasi, Paola Cardarelli ed Emanuela VUlagrossi. Ottavia Piccolo interpreta in video la «mente dell'autore». I biglietti sono in distribuzione gratuita (fino ad esaurimento delle poltrone) al dipartimento di Progettazione architettonica del Politecnico (occorre telefonare allo 011-5646.501). La commedia nasce dalla cattedra e dal workshop di Scenografia, i cui studenti da anni si preparano all'esame non solo sui libri, ma soprattutto con il lavoro e l'apprendimento sul campo: «Le lezioni - spiega Santiano - vengono integrate dagli apporti di registi, scenografi, attori e tecnici: negli anni scorsi sono venuti in aula a raccontare i loro segreti anche giganti come Luca Ronconi o Dario Fò». Non basta: «grazie alla collaborazione con il teatro Stabile e il teatro Regio, ogni anno sceghamo due titoli dai loro cartelloni: i ragazzi assistono al backstage e all'opera completa, "spiando" i professionisti in azione nella produzione degh spettacoli "veri", e cimentandosi a riproporre poi nel nostro laboratorio dei possibili riallestimenti». Dal 2001, anche grazie all'aiuto degh enti pubblici e delle fondazioni di San Paolo e Crt, gh studenti hanno affrontato una sfida più grossa: sono riusciti a mettere in scena per la prima volta, con il docente, un «loro» spettacolo, «Donna in musica», lavorando alle scene, alleluici e ai costumi, e collabdrando con Mauro Avogadro che ha firmato la regia della commedia rappresentata al Piccolo Regio. Nel 2002 i ragazzi sono stati protagonisti di ima rappre¬ sentazione al Carignano. La. messa in scena di lunedì sarà dunque fighe del lavoro degh anni scorsi, pur con un nuovo testo ed un nuovo allestimento,, che alterna "letture e brani in video. «La trama - dice Santiano - racconta la storia di due donne, Albertine e Bianca, e di un crudele esperimento scientifico. In una Venezia vista come vetrina e museo della bellezza che il mondo sta trascurando e perdendo, il figlio del presidente di una multinazionale viene chiuso in un campanile per verificare gh effetti su di lui dell'isolamento dalla società». Il richiamo è al figlio del re imprigionato dal padre ih una torre ne «La vita è sogno» di Calderón de la Éarca, lungo il filo che conduce a «La torre» di Hugo von Hofmannsthal. Gh studenti - compresi alcuni stranieri in città per l'Erasmus - hanno curato ogni fase dello spettacolo: ogni dettagho tecnico, dalle luci alla cabina di regia. «Sono stati coinvolti un centinaio di ragazzi, anche se in scena sarà presente un gruppo più ridotto, con una quindicina di loro utilizzata come.comparse». Saranno emozionati, c'è da giurarlo, più di quando si tratta per loro di sostenere degh esami davanti ai professori. «Speriamo che il pubblico ci premi con il voto più alto, un beh'applauso».

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