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Quel fascino inglese IN VIAGARIBALDI 22 BIS Quel fascino inglese «Lo stile, lo stile» ricorda Alessandro Giani dietro il suo banco di calde stoffe del Nord Lg OMINO delle stoffe, av~ volto in imperfetto comI pleto verde bosco, se ne sta adagiato nel grande divano: al suo fianco, due compagni di vita, una soprano e un baritono famosi e simpatici. L'omino si chiama Alessandro Giani ed è il titolare della ditta Giuseppe Vergano - Tessuti, di via Garibaldi 22 bis. Nell'atmosfera lievemente decadente, tra alti mobili Anni Cinquanta, specchi e scaffali in legno massiccio, troneggiano sovrane le stoffe del nord: Scozia, Inghilterra, Irlanda. Clan Map dei Tartan più conosciuti appesi alle pareti, e attestati di benemerenza fin dal 1850 quando il nonno per primo avviò l'attività. Fotografie del passato, di donne e uomini in abiti da sera, occhieggiano dai ripiani impolverati. Qui si trattano stoffe calde e confortevoli. Tessuti ritorti, grisaglie, crossbred, flanelle, lane delle brughiere, per stare al riparo dall'umidità e dai fantasmi dei castelli, per cavalcare con l'immaginazione nelle Highlands tra l'erica magica. Tessuti che durano una vita, Harristweed, Reid Taylor, Martin, e poi dalla Francia, mussole, macramè, rasi e sete per donne esigenti. «Lo stile, lo stile... - dice il signor Alessandro, classe 1927, arzillo nonostante gli acciacchi - E' lo stile inglese, raffinato, sportivo che mi ha affascinato fin da ragazzo». Dietro il bancone di legno consiglia il taglio migliore, un cappotto, un tailleur, un completo con giacca e panciotto. Ed è sempre lui a indicare i sarti adatti alla confezione. «Molti clienti tornano a mostrarmi l'opera finita» dice orgoglioso. Lo spazio è grande, due stanze molto capienti, contornate da nicchie antiche, piene di ricordi, un parquet a spina di pesce che ha scricchiolato sotto i passi di uomini illustri. «Per vent'anni abbiamo servito Casa reale! - mi confida il signor Alessandro - E però, finito io, finito tutto». Un vero peccato, perché il negozio è bello e pieno di fascino... Per rincuorarmi mi piace pensare che al suono incantato di quella vecchia cornamusa appoggiata tra pezze di stoffa e forbici nere, abbiano un tempo danzato, leggiadre, bellissime fate. Anna Berrà