La Fenice, teatro risorto in cerca del suo futuro di Sandro Cappelletto
La Fenice, teatro risorto in cerca del suo futuro LA PRIMA OPERA, «TRAVIATA», MESSA IN SCENA SOLTANTO A NOVEMBRE La Fenice, teatro risorto in cerca del suo futuro Sandro Cappelletto VENEZIA Com'era, dov'era, ormai è andata così. Ma cosa farà, come vivrà la nuova Fenice? A luglio nel teatro risorto si trasferiranno gh uffici, a settembre appuntamento con due serate di lustra mondano e spettacolar-televisivo: Premio Campiello e serata finale del Festival del Cinema, che il Comune e la Biennale - in questo momento più alleati che nemici - ritengono appuntamenti importanti per ricordare al mondo che la «bomboniera» e il suo stile rococò-«baracchetto» è tomata lei. Che ricorda il sindaco Paolo Costa - (da ferita si è chiusa, e anche la cicatrice sta scomparendo». A ottobre verranno ospitati alcuni concerti della Biennale Musica, a novembre sarà «Traviata» la prima opera in scena in un palcoscenico rinnovato, in un teatro pronto a riprendere in pieno le proprie funzioni. A quel punto, Venezia 60mila residenti nel centro storico, 13 milioni di turisti ogni armo - avrà a disposizione tre sale: il Palafenice, il Teatro Malibran, appunto la risorta Fenice. Troppe. La prima, costruita con straordinaria efficienza in sole cinque settimane dopo l'incendio del 1996, ha fatto il suo dovere, ma rimane un costoso tendone da circo, inadatto alla musica. «Non lo useremo più», racconta Cristiano Chiarat, responsabile della Direzione marketing e commerciale, uomo di fiducia del sindaco. Il Comune forse se ne servirà ancora per concerti pop e altre manifestazioni, mentre il Gran Teatro ritornerà nei suoi due spazi storici: ((A Venezia resiste la civiltà dell'andare a teatro, e non avremo problemi di pubblico», anche se il Palafenice, collocato più vicino alla terraferma, attirava spettatori che ora traveranno più scomodo raggiungere il cuore della città e poi ripartire. D sovrintendente Giampaolo Vianello, prima responsabile del Teatro Eliseo di Roma, ha scelto una pohtica dei prezzi e degh orari delle recite molto differenziata, capace di rivolgersi a diversi settori di pubblico e ha programmato una serie di spettacoli in decentramento, così da poter accedere a un ulteriore finanziamento della Regione. Un'attenzione strategica viene riservata al rapporto con altre istituzioni cittadine : un corso di scenografia e costumi in collaborazione con la facoltà di Architettura (ha già prodotto un «Attila» di Verdi), progetti per ospitare in modo non episodico gh spettacoli della Biennale, intenzioni di usare la Fenice come vetrina di gran riguardo per manifestazioni acchiappa-sponsor, di cui c'è assoluto bisogno. La percentuale degh incassi da botteghino rimane tra le più basse in Italia: 707o del bilancio nel 2002, vicina al 1007o nel 2003. Comunque più alta di quella registrata da città ben più popolose, come Palermo e Roma. Domenica pomeriggio, il Malibran era quasi pieno tra abbonati, qualche turista e spetattori «di passo» venuti ad assistere a un mediocre «Franco cacciatore» di Cari Maria von Weber: spento spettacolo tutto in grigio per un'opera che è un tripudio di colori orchestrah - di Christof Nef, direzione uniforme e inelastica di Friedrich Haider, decisamente migliore la compagnia di canto, generoso anche scenicamente il coro. Le scelte di programma rivelano la personalità del direttore artistico Sergio Segalini: titoli rarissimi ripescati dal'obho, attenzione al grande repertorio tedesco («Parsifal» di ' Wagner e «Dafne» di Strauss), alla prevalente tradizione melodrammatica itahana, moderato entusiasmo verso i titoli del secondo Novecento, chiusura pressoché invalicabile alla creazione contemporanea, atteggiamento non provinciale nei confronti del teatro di regia, orecchie pronte a mettere sotto contratto le voci mighori tra i giovani cantanti. Così, tra arte e marketing, la Fenice ritoma a vivere, in tempi grami senz'altro per le nostre fondazioni liriche. im^mWWW^ '^s^ism "«iti" VÌE?' '. L'interno del Teatro alla Fenice restaurato dopo l'incendio che l'ha distrutto
Persone citate: Fenice, Friedrich Haider, Giampaolo Vianello, Maria Von Weber, Paolo Costa, Parsifal, Sergio Segalini, Strauss, Verdi
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