Va all'asta la storia dei duchi di Windsor

Va all'asta la storia dei duchi di Windsor NELLE SALE DI PALAZZO LANCELLOTTI A ROMA Va all'asta la storia dei duchi di Windsor Il valletto che seguì Edoardo e Wallis vende i cimeli ereditati Fotografie autografate, lettere, pipe e vestiti d'alta moda Michela Tamburrìno ROMA Due storie tra le più affascinanti del nostro tempo raccontate in duecento cimeli di vita quotidiana: passioni, amori, sfarzo, relazioni altolocate. I Duchi di Windsor guardati dal buco della serratura, raccolti in souvenir filtrati dal palazzo alle stanze della servitù. Ora Christie's mette all'incanto questa memorabilia aristocratica ma assolutamente minimale e ripropone una vicenda che sarebbe piaciuta al regista James Ivory che nel suo film «Quel che resta del giorno», appunto scandagliava i sentimenti di un maggiordomo capace di vivere in simbiosi, ma sempre da subalterno, col suo padrone. Il presidente di Christie's Italia, Bloch Saloz, che il 17 giugno a Palazzo Massimo Lancellotti di Roma darà il via all'asta, racconta quella che lui appunto definisce, «storia toccante». «Tutti sappiamo che il duca di Windsor dopo aver abdicato per sposare la sua amata Bessie Wallis Warfield, americana divorziata, scelse la Francia come luogo in cui vivere. Ed è proprio in Costa Azzurra, nel Chateau de la Croe (il nome della casa dei Windsor) che si presentò in un giorno del 1948 il giovanissimo Gaston Sanegre, già prigioniero politico, in cerca di lavoro. Fu preso come cameriere, ma in pochi anni, grazie alla classe che lo contraddistingueva, divenne loro maggiordomo. Nel 1955 si presentò al castello un'italiana in cerca di lavoro come dama di compagnia. Ofelia Baleni fu assunta e nel 1959 sposò Gaston che la duchessa affettuosamente chiamava George». I due rimasero al servizio dei Duchi fino a quando la duchessa non morì nel 1986. Il loro rapporto durato trentotto anni fu strettissimo, la duchessa considerava George come un figlio, a lui e sua moglie portava regali, souvenir di viaggi esotici, vestiti e si ricordò di loro anche nel testamento. Gaston e Ofelia non avevano figli ma un nipote che a sua volta lavorò come cameriere per il Duca e che ha conservato gelosamente questi cimeli tanto amati dagli zù. Ora con gran dolore i discendenti hanno deciso di vendere la raccolta di pezzi che non hanno un grande valore veniale, (la stima globale per l'intera collezione è di 300.000 euro) ma ne nascondono uno simbolico di enormi proporzioni. Sono foto autografate, lettere, bottiglie, il presidente Saloz si è affezionato a tutti i pezzi: «Non saprei sceghere perché fanno parte di una storia toccante arrivata in Italia con Ofelia e rimasta qui per anni. Ci sono dei vestiti di Alta Moda firmati Dior, le immagini di Wallis in Cina, il portafortuna del Duca, l'orsetto di metallo che teneva sempre in tasca, le sue pipe preferite, la sveglia di Van Cleef, l'unico oggetto ad avere un valore in quanto tale». Una fatica organizzare un'asta che sarà stata oggetto di tante attenzioni? «Assolutamente no. È accaduto come per la vendita dei pezzi appartenuti a Peron. Nessuno la voleva fare, io mi sono impuntato ed è stato un successo. Anche adesso si sono già scatenati i collezionisti di mezzo mondo. "Il valletto dei Windsor vende la storia dei Duchi"». Che chiedere di più? Il presidente di Christie's Italia «Tutti questi oggetti raccontano una storia umana toccante Si è ripetuto quanto era capitato con i ricordi di Peron Nessuno voleva metterli in vendita, io mi sono impuntato ed è stato un successo» La pipa: il duca aveva una vera passione per le pipe ne possedeva molti esemplari e le collezionava. Alcune gli furono regalate dagli allievi di Oxford quando era un ragazzo, questo particolare modello, in elegante radica di legno, ha anche la particolarità di avere inciso il ritratto del suo possessore Wallis Slmpson e II principe di Galles aKitzbuehelnel1935 i

Luoghi citati: Christie's Italia, Cina, Francia, Galles, Italia, Roma