Garzelli delude. Sella vola in montagna di Gianni Romeo

Garzelli delude. Sella vola in montagna TRA SORPRESE E CONFERME. I VOTI Al CAMPIONI CHE HANNO ESALTATO LA KERMESSE ROSA Garzelli delude. Sella vola in montagna Applausi a Me Gee, l'australiano che lotta contro il doping le pagelle Gianni Romeo CUNEGO 10. Non ha sbagliato una mossa. Ha già la testa da campione, i muscoli si vedrà. Non va dimenticato, nell'euforia del momento e nella fretta di volerlo consacrare fenomeno, che occorre la controprova contro avversari meno fragili. Il secondo, l'ucraino Gontchar, ha quasi 34 anni, un'onesta carriera alle spalle e come precedente miglior piazzamento al Giro un quarto posto nel 2001, a 9'25" da Simoni. Ieri ha concluso a 2'02". Considerato che Cunego ha razziato quattro abbuoni da 20" e l'ucraino uno solo da 8" per via di un terzo posto, in realtà sulla strada Cunego ha distanziato Gontchar di 50 secondi. In salita è già un'aquila ma sul passo non si sa, come ha detto la «crono» di Trieste. PETACCHI 10. E' il mighor CipoUini, quello dei momenti più esaltanti, quando non concedeva mai la rimonta, dopo il lancio. Peccato che Petacchi non ci dia in volata le stesse emozioni di un anno fa, quando s'imponeva senza l'aiuto del «treno». Ora dà l'impressione di lottare più contro se stesso che contro gli altri, tutto concentrato nei meccanismi di avvio e di chiusura dell'azione senza quasi badare a cosa gli succede intomo. GONTCHAR 9. Ucraino, classe 1970, italiano d'adozione (vive da anni a Marostica, nel Vicentino, parla bene la nostra lingua), sempre fortissimo a cronometro (per fortuna di Cunego quest'anno i km contro il tempo sono stati diminuiti...), è migliorato in salita. Non è mai troppo tardi. MC GEE 8. Un «duro» australiano che ha dato tutto, dal giorno del prologo all'ultima salita di sabato. Ha 28 anni, sentiremo riparlare di lui. SELLA 8. Ha la stessa età di Cunego (23 quest'anno); dopo la Maglia Rosa il vicentino è stata la rivelazione più simpatica. Fisico minuto, ricorda il Trueba degli Anni Trenta (la pulce dei Pirenei) o il Robic Anni Cinquanta, corridori ritagliati per volare alto in montagna. In salita firmerà delle imprese. FIGUERAS 7. Problemi intestinali hanno mandato al tappeto il napoletano quando stava disputando il suo Giro migliore. GARZELLI 6. L'impresa nell'ultima tappa di montagna gli garantisce una sufficienza che maschera appena la delusione nostra e sua. Era atteso a ben altri traguardi. SIMONI 6. Va sul podio per la quinta volta in sei anni, perciò non lo bocciamo. Se fosse andato forte come nel 2003 si sarebbe ritrovato al fianco un gregario fortissimo e avrebbe vinto il Giro. Cunego ha semplicemente (e furbescamente) approfittalo degli spazi che il capitano gli concedeva, pretendendo poi senza ragione (il capitano) di avere indietro il regalo elargito. Simoni avrà al Tour la possibilità di riconquistare i tifosi. ASTARLOA 5. Il campione del mondo non si è mai ricordalo che portava la maglia iridala. POPOVYCH 5. Attendevamo il giovane ucraino (24 anni) al decollo, è tornalo sulla terra. La maglia rosa conquistala a Trie- sle non l'ha fatto diventare una tigre; in salila sembra avere gli scarponi ai piedi. Come se fosse .schiacciato dal peso dei pronostici, che l'hanno designalo troppo presto fuoriclasse. REBELLIN 5. Ha brucialo in fretta la popolarità conquistata con gli otto giorni ruggenti al Nord (Amstel, Freccia Vallone, Liegi). Aveva progetti rosa, poteva e doveva dar sale al Giro. Il veronese invece non s'è mai visto, gettando al vento l'occasione per salire nella considerazione degli sportivi. CIPOLLINI S.V. Quella caduta maledetta arrivala al quarto giorno di gara è stala una disgrazia per lui e per il Giro. Non sappiamo se la sua forma sarebbe cresciuta, non sappiamo se avrebbe impedito a Pelacchi di toccare il record di successi nel dopoguerra, non sappiamo soprallullo se lui. Cipollini, sarà ancora un corridore importante. Stefano Garzelli, per lui solo un 6

Luoghi citati: Marostica, Trieste