Schumi & Ferrali, la legge dei più forti di Stefano Mancini

Schumi & Ferrali, la legge dei più forti DOPO LA «PAUSA» DI MONTECARLO IL TEDESCO E' TORNATO IMBATTIBILE. BUTTON SUL PODIO Schumi & Ferrali, la legge dei più forti Nuova doppietta con Barrichello: agli altri solo le briciole Stefano Mancini invialo al NUERBURGRING A Michael Schumacher bastano i primi 7 giri per vincere il Gran Premio d'Europa: sette giri durante i quali balte altrettanti record della pista e rifila 17 secondi di distacco agli avversari. Forse anche questo è un primato della Formula 1 che dovremo attribuirgli. Sul circuito del Nuerburgring si disputano due corse: quella del tedesco insaziabile che dopo la prima sosta capisce che non è il caso di affannarsi troppo per avere ragione di una concorrenza ùnpalpabile; quella degli altri 19, che a sportellate litigano per le briciole. La Williams ha due piloti fermamente impegnati a far danni, a se stessi o agli altri non importa, tanto il prossimo anno cambieranno squadra; la BAR ne ha uno solo del genere (Salo), ma molto pericoloso; alla McLaren i danni li hanno già fatti gli ingegneri. Dal caos si salva la Renault, che porta di nuovo entrambi i piloti al traguardo (Trulli 4" davanti ad Alonso) e continua ad accumulare punti come una formichina nella classifica dei costruttori, in cui occupa il 2" posto. La casa francese è anche l'unica ad aver interrotto quest'anno il monologo schumacheriano con Trulli a Montecarlo. La squadra Ferrari porla il lutto al braccio per la morte di Umberto Agnelli e onora il ricordo del presidente della Fiat con una doppietta, con Ihat trick (pole position, giro veloce e successo), con una strategia perfetta e una concentrazione assoluta. Il via è la specchio della gara e di tutta la stagione. Schumacher scatta subito in testa e ci resta fino al termine della gara, salvo una naturale parentesi durante i pit stop, visto che è lui il primo a fermarsi. Alle sue spalle scoppia subito il caos. Montoya frena troppo tardi. Pare che sia un vizio: nel Gp di Monaco aveva tamponato Schumi, questa volta finisce con le ruote bloccate a pochi centimetri da Barrichello, poi travolge il suo compagno di squadra Ralf che finisce addosso a Da Matta. Montoya è l'unico in grado di ripartire, ma deve fermarsi a sostituire il musetto danneggiato. «Non è colpa mia, mi ha toccalo Panis», sarà la sua giustificazione. Persino Ralf, che pure lo odia, finisce per assolverlo: «Sono sicuro che non lo ha fatto apposta». Ci mancava. Montoya ha i suoi limiti e i suoi momenti di foiba, ma non è un kamikaze. Al contrario, il giapponese Salo conserva una certa attitudine temeraria che dovrebbe imparare a gestire. Al via costringe Trulli a una traiettoria larghissima (e passi), tre curve dopo gli finisce addosso. Al giro 46 il capolavoro: piómba come un fulmine su Barrichello in fondo al rettilineo del traguardo e lo sperona sulla fiancata destra. Il sorpasso riesce, ma l'ala anteriore si spezza. Salo deve rientrare ai box a velocità ridotta, mentre il brasUiano gli manda una serie di accidenti con ampi gesti della mano. La sosta forzata per la sostituzione del pezzo fa surriscaldare il motore Honda, che due giri dopo va in fumo. Dal possibile podio. Salo passa al meno glorioso rientro alla base su una motoretta di servizio. Barrichello conserva il secondo posto, frutto di una strategia prudente che consolida la sua posizione in classifica alle spalle del campione del mondo. Come a Barcellona, il pilota della Ferrari fa due soli pit stop, contro i tre della maggior parte degli avversari. Se l'era lasciato scappare alla vigilia: «Per gioire la domenica occorre soffrire il sabato». Tradotto: io ho più benzina, vado piano in qualifica, ma recupero in gara. E, come a Barcellona, la scelta studiala dal mago Ross Brawn funziona. La Ferrari conclude il Gp d'Europa con la quarta doppietta stagionale (una gara sì e una no), la 19a dell'attuale coppia di piloti, la 64a della Scuderia. Schumi ha vinto il 76" Gp (173" per la Ferrari), ha portato a 20.200 il numero di cMometri in lesta e a 1097 il punteggio in carriera. Guida la classifica con 60 punti: nel 2003 gliene bastarono 93 per ottenere il sesto titolo iridato. Il Cavallino ne ha totalizzati 106 (158 l'anno passato). A fine corsa girava voce che la Bridgeslone impieghi mescole diverse per le gomme anteriori e posteriori, una cosa vietata dal regolamento. La Bridgeslone ha smentito, la Michelin ha negato di aver avanzalo il sospetto, la Ferrari ha commentato: «Quando noi abbiamo dubbi sugli avversari, andiamo dalla Fia e li esponiamo. La Fia indaga e fornisce un chiarimento. Il resto sono chiacchiere, magari dettate da un pizzico di invidia». Il Cavallino toma subito in pista. A Silverstone gireranno da domani a giovedì i due piloti titolari. A Monza saranno impegnati Luca Badoer e tale Andrea Bertolini. Per Giancarlo Fisichella pare che non sia la stagione giusta. I NUMERI DEL GP D'EUROPA J^ 1 M. Schumacher (Ger/Ferrari) che conclude i 60 giri pari a km 308,863 in 1 h 32'35"101 alla media di 200,160 km/h V^ Così al traguardo Barrichello (Bra/Ferrari) a 17*989 J Fisichella (ItaySauber-Petronas)a ri3'448 flì} Heidfeld (Ger/Jordan-Ford) a 1 giro gj Button (Gbr/BAR-Honda) a 2Z1'533 C Webber (Aus/Jaguar-Cosworth) a l'I6'206 ' Prossima aara Ci Trulli (Ita/Renault) a 53'673 jj Montoya (Col/Williams-BMW) a 1 giro 13 Giugn0i Gp (^3^ fl Alonso (Spa/Renault) a VOO'W CI Massa (Bra/Sauber-Petronas) a 1 giro ' (Montreal) Mondiale Piloti Mondiale Costruttori fl|M. SCHUMACHER (Gcd EJQSATO (Già) JJ flFERRARI fl BARRICHELLO (Bra) || jg MASSA (Bra), FISICHELLA (ita) XI fj RENAULT fl BUTTON (Gbfl Q TRULLI (Ita) IHCB1 COULTHARD (Gbr) H flBAR-HOWDA 0 ALONSO (Spa) | MONTOYA (col) |R. SCHUMACHER (Ger) 13' 1|| CD DA MATTA (Ora), WEBBER (AusJJ CJWILLIAMS-BMW ED "Hi JB HEIDFELD (Gerì XJ flSAUBER-PETRONASTO 3SI0] PANIS (Fra), RAIKKONEN (fin)1| "0MCLAREN-MERCEDESJBI JUjAGUAR-COSWORTHjfr |TOYOTA '" JD C JORDAN-FORD "}0 Pugno al cielo, Schumacher celebra il 60successo stagionale: in carriera ha percorso più di 20 mila km al comando IL VIA. Schumacher parte corrie un fulmine. In seconda posizione Trulli, che però viene prima ostacolato e poi toccato da Salo, scivolando al 7"posto. Urtato da Panis, Montoya finisce addosso a Ralf che carambola su Da Matta: entrambi finiscono nella sabbia. Il solo Montoya riesce a ripartire ma deve fermarsi per cambiare il musetto FIAIKKONEN KO. Siamo al 10"giro: dopo una buona qualifica (quarto tempo) e un'ottima partenza, Kimi Raikkonen guida il gruppo dei sei inseguitori. Ma la maledizione è ancora in agguato: il suo motore esplode nuovamente. Per il propulsore Mercedes si tratta del settimo cedimento in altrettanti Gran Premi BUTTON ALL'ATTACCO. Rimasto imbottigliato dietro a Coulthard, Button rompe gli indugi e lo attacca al termine del rettilineo del traguardo, superandolo all'esterno. La manovra del pilota inglese della BAR resterà la più corretta e pulita della gara. L'errore del compagno di squadra gli consentirà di tornare sul podio