Trap cala il poker L'Italia africana pronta per l'Europa di Marco Ansaldo

Trap cala il poker L'Italia africana pronta per l'Europa NELL'AMICHEVOLE DI TUNISI ALL'ASCIUTTO VIERI-TOTTI-DEL PIERO Trap cala il poker L'Italia africana pronta per l'Europa Un'autorete apre la goleada: poi vanno a bersaglio Cannavaro, Pir o e Zambrotta tutti per la prima volta a segno in maglia azzurra Marco Ansaldo inviato a TUNISI L'Italia, come altre nazionali che si stanno preparando all'Europeo, ha colto la sua goleada all'ultimo test prima di partire per il Portogallo. Quattro gol a zero a Tunisi, merito di due reti negli ultimi minuti ma anche di un match che ha dimostrato se non altro una buona tenuta atletica degli azzurri, migliore di quanto ci attendessimo. Il resto è da perfezionare cominciando dalla riflessione che nessuno dei 4 gol è nato da ima manovra ma dallo sviluppo di un calcio piazzato. E' un dettaglio non irrilevante sulla quahtà del gioco. Lo standard della Tunisia è modesto: sono i campioni d'Africa in carica tuttavia la definizione coniata sabato da Trapattoni, «i brasiliani d'Europa», deve averli sconcertati al punto da perdere ogni certezza sulla propria identità. Senza otto dei titolari che in questo stadio trionfarono nella finale sul Marocco in febbraio, non ci si poteva attendere un gran gioco dagli «sparring partner» dell'Italia: gli stessi tunisini, che non mancano di furbizia, l'avevano capito ed erano rimasti a casa in massa. C'erano 20 mila spettatori, la metà di quanti se ne aspettava, un terzo della capienza dello stadio. Eppure era la partita della storia, come la definiva qualche quotidiano ricordando che l'Italia non era mai venuta a Tunisi. In certe fasi, la modesta quahtà, più che la cattiveria, spingeva i difensori ad entratacce scomposte e pericolose. Cominciava Boussaidi con un tentativo di appendicectomia a Totti e proseguivano gli altri: erano gli unici momenti in cui gli azzurri si facevano cogliere dal nervosismo, in particolare Totti e Camoranesi (autore di un bruttissimo intervento nella ripresa). Nel fisico la Nazionale è già ad un livello accettabUe, nella manovra ha confermato nel primo tempo i limiti della squadra che Trapattoni medita di far esordire il 14 giugno con la Danimarca. La palla viaggia troppo lentamente: invece di colorarli con le tinte più improbabili, gli azzurri dovrebbero mettere negli scarpini qualcosa che migliori il palleg- gio. E' un'Italia spaccata in due, pure qui. Il gioco d'attacco lo fanno in 4, quello di difesa in 6 e non c'è un interscambio nitido se non in Zambrotta che ha ritrovato la forma di un anno fa e si vede la differenza rispetto ai mesi scorsi con la Juve: è l'unico che parta da dietro per scardinare gli avversari. Perrotta e Zanetti stanno rincantucciati a metà campo dove formano una diga, manco fossero olandesi, ma nelle partite in cui bisogna ingegnarsi a costruire, come con la Tunisia, il loro apporto è marginale. Pazienza per Zanetti, è curioso invece che Peri-otta non si adegui a quel minimo di regia che nel Chievo esegue con continuità. Perciò se Totti e Del Piero non arretrano a prendere palla e a portarla avanti, Vieri sta come Robinson Crusoè sull'isola prima di scoprire Venerdì. Le prossime due settimane forse consigheranno al Trap di rivedere l'equilibrio della squadra. La difesa è quella, non ci sono dubbi. A centrocampo Gattuso reclama imo spazio, con il suo dinamismo. E in attacco non si sono sciolte le incertezze su Del Piero e Camoranesi. Alex aveva cominciato con brillantezza e si è spento alla distanza, cercando i dribbling che non gli riescono più e sbagUando (dopo un probabile rigore negato dall'arbitro francese) un gol al 5' della ripresa in fotocopia di quello che fallì nella finale dell'Europeo 2000: in corsa, solo davanti al portiere, ha calciato a mezzo metro dal palo. Camoranesi ha seguito il percorso contrario: invisibile all'inizio, si è incattivito nella ripresa. Cassano e Fiore intanto aspettano sul ramo, in posa di avvoltoio. Il romanista ha giocato la ripresa al posto di Totti ma punta a far le scarpe a qualcun altro: in certi spunti sembra di un'altra categoria, ha la freschezza e la faccia tosta per osare. Il match si è piegato presto ai desideri dell'Italia. Al quarto d'ora Totti ha rovesciato la palla verso Vieri e Bouazizi, il centrocampista più arretrato, ha spiazzato di testa il portiere in uscita. L'autogol ha rotto il ghiaccio, la rete di Cannavaro al 27' di testa sull'angolo di Totti (ma quanta libertà per l'interista) ha risolto ogni discussione, nonostante i tentativi della Tunisia con un paio di tiri parati da Buffon e un salvataggio di Camoranesi. La ripresa si è vivacizzata, con un assetto tattico diverso. Pirlo su punizione rimpolpava il bottino, Zambrotta proprio allo scadere si manteneva pronto a ribattere in porta la palla, dopo che Corradi aveva costretto il portiere alla respinta corta. mmsm (4-1-3-2) ^ Boumnijel 5; Boussaidi 5,5, Saidi 5,5, Hagui 5, Ayari 6; Bouazizi 5 (29' st Sghaier sv); Ghodhbene 5,5, Nafti 5,5 (29' si Jedidi sv), Chedli 6; Lelaief 5,5 (111 si Ben Achour 6), Braham 6 (39' st Selliti sv). AII.:Lemerre5,5. (4-2-3-1) m Buffon sv; Panucci 6 (Vst Oddo), Mesta 6,5 (l'si Ferrari 6), Cannavaro 6,5(1'st Malerazzi 6), Zambrotta 7; Perrotta 5,5(1'si Gattuso 6,5); C. Zanetti 6 (Vst Pirio 6,5); Camoranesi 6, Tolti 6,5(1'st Cassano 6,5), Del Piero 5,5 (29'stFavallisv); Vieri 6 (19' st Corradi 6). Ali.: Trapattoni 6,5. Arbitro: Duhamel (Francia) 5 Reti: pi 15'autorete Bouazizi, 27'Cannavaro; st41' Pirlo, 45'Zambrotta. Ammoniti: Camoranesi. Spettatori: 20 mila. IL GIRONE DEGLI AZZURRI n«f Gu'nfiarae5 banimarca/jgii ^4 SS ITALIA ^JSJ GIUGNO,, Lisbona Svezia ^SfW BI9QÌ Bulgaria ^Q ìg : BffPJWW Danimarca^Q GIUGNO^ Oporto ITALIA fóÉifi@ Svezia 'fj^Tjp Guimaraes ITALIA /fjV 22 fflBSHi Bulgaria XQ GIUGNO^ Oporto Danimarca^ Svezia PORTUQAL mm mm ^^iH mr ^riSM ■Bar" r 1 Fabio Cannavaro e Alex Del Piero, capitano e vice della Nazionale di Trapattoni, si abbracciano dopo il gol del difensore