I Savoia Aosta disertano il battesimo di Vittoria di Maria Corbi
I Savoia Aosta disertano il battesimo di Vittoria DOPO LA «RISSA REALE» ALLA CORTE DI SPAGNA I Savoia Aosta disertano il battesimo di Vittoria La cerimonia per la figlia di Emanuele Filiberto ad Assisi, nella Basilica di San Francesco Maria Corbi Un battesimo ad Assisi per la nipote di Vittorio Emanuele di Savoia, Vittoria, un luogo scelto in segno di pace contro tutte le guerre. Cosi ha ripetuto prima della celebrazione nella basihca di San Francesco Emanuele Filiberto, papà febee della principessina. E c'è chi spera che sia anche la fine della guerra in famigha, quella tra due pretendenti a un trono che non c'è, il febee «nonno» Vittorio Emanuele e il prozio della principessina, Amedeo D'Aosta, un po' meno febee dopo il cazzottone ricevuto dal real cugino alla fine del pranzo a casa di re Juan Carlos, sabato scorso. Un gancio ben assestato che certo non ha aiutato questa missione dipaceincasa Savoia-Aosta, nonostante la dichiarazione del principe di Napoli al cugino (qualche giorno dopo il fattaccio): «Il mio affetto per lui è intatto». Certo è che ieri al battesimo della piccola Vittoria, non c'era nessuno a rappresentare la famiglia di Amedeo. Una festa con poco sfarzo come, dicono, abbia voluto la mamma della principessina, l'attrice aristofrick, Clotilde Courau, che si è sposata a Roma a Novembre, solo un mese prima di partorire. Clotilde, ha insistito perché si evitassero eccessi per l'ingresso nella chiesa cattolica della sua Vittoria, Chiara, Cristina, Adelaide Maria. E' lei che cerca di dare una nuova immagine alla famiglia Savoia, tentando di fare mantenere a tutti un «basso profilo», molte opere di bene e poche incursioni mondane. Ma il compito non è facile, soprattutto dopo i fatti di Madrid. Ieri a festeggiare Vittoria è arrivato anche il cantante Zucchero insieme a tutti gli amici dei Savoia, tra cui l'onnipresente principe Giovannelli, i Romanov, i D'Amelio, i Boncompagni. Della famiglia c'erano Mafalda d'Assia, Maria Beatrice con il figlio Serge di Yugoslavia. Il padrino della principessa Vittoria è Ottavio Mazzola, compagno di collegio di Emanuele, mentre la madrina è Roberta Fabbri. Nessun nome altisonante, ma sempheemente amici, a differenza del battesimo di Maria Carolina, figlia di Carlo di Borbone e Camilla Crociani, altra coppia che contende reami inesistenti ai Savoia, dove padrina e madrina furono Laurent del Belgio e l'attrice Ines Sastre. Anche per il pranzo solo un centinaio di invitati, tutti al «desco» dei frati, nell'antico refettorio del Convento. La piccola Vittoria ha indossato un abito originale in pizzo bianco realizzato alla fine dell'eoo, appartenuto alla famigha reale, già utilizzato, sempre per il battesimo, dal re Vittorio Emanuele III. Assisi ha un legame storico con i Savoia, che hanno una cappella nel cimitero comunale dove riposa Giovanna, zia di Vittorio Emanuele, ultima regina di Bulgaria, che quando rimase vedova si fece terziaria francescana; un legame che risale al 1924 quando Giovanna e la sorella Mafalda reduci da una lunga malattia, soggiornarono nella città. «L'idea di celebrare il battesimo nella basihca di san Francesco - ha spiegato padre Enzo Fortunato, portavoce dei francescani - è nata lo scorso anno, quando Vittorio Emanuele e Marina Doria vennero ad Assisi in visita ufficiale, dopo il loro rientro in Italia, avvenuto al termine dell'esilio». Clotilde Courau e Emanuele Filiberto con in braccio Vittoria. Dietro: Marina Doria
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