«Non posso mica porgere sempre l'altra guancia...»

«Non posso mica porgere sempre l'altra guancia...» LA STRATEGIA PER CONQUISTARE UN PAIO DI PUNTI IN PIÙ ALLE EUROPEE RISPETTO Al SONDAGGI «Non posso mica porgere sempre l'altra guancia...» Pochi nel partito sapevano dell'uscita che punta a evitare brutte sorprese dalle urne retroscena Augusto Minzoiini Inviato ad ASSAGO QUANDO Silvio Berlusconi ha rivolto l'invito a non votare i partiti più piccoli dalla tribuna del congresso di Assago, uno dei coordinatori di Forza Itaha delle regioni più importanti del Nord ha giurato che il premier si riferiva solo alle Uste di disturbo, tipo quella dei pensionati o d'altro genere, e non certo agh alleati, più o meno grandi, e neppure a quelli più piccoli come la lista La Malfa-Sgarbi o i socialisti. Anche consiglieri di primo piano del premier sono caduti dalle nuvole di fronte a questa sortita. Fabrizio Cicchitto non ne era al corrente e, addirittura, ha ipotizzato «un incidente»; Claudio Scajola, invece, non ne ha compreso la genesi e ha rimosso tutto con l'interrogativo di scuola: «Bisogna vedere chi ha scritto quel testo». Eppure quell'invito è contenuto in una lettera che il Cavahere ha inviato - è già stata spedita - a 15 mihoni di famiglie italiane. Una lettera elaborata dai parlamentari Palmieri e Malan e, a sentire il portavoce Paolo Bonaiuti, vistata dal coordinatore nazionale Sandro Bonch. Ma, soprattutto, quel messaggio è stato letto ieri dallo stesso Berlusconi davanti a tutti i delegati del Congresso. Per cui è arduo immaginare che si tratti di una trovata estemporanea oppure di un infortunio. Anche perché gh autori ancora adesso non hanno nessun problema a rivendicarla: «Guardate - è l'unica precisazione a cui si lascia andare Bondi - che non riguarda né la Lega, né l'Udc. Semmai i partiti più piccoli che non possono certo aspirare a più di un seggio o due. Come i socialisti, il partito della bellezza o non so cos'altro. Non capisco neppure perché questa affermazione abbia suscitato tante polemiche. Noi siamo sempre stati contro la dispersione del voto». «Non è la prima volta osserva Malan - che noi facciamo appelli contro "il voto sprecato". Del resto in una campagna elettorale giocata tutta sul sistema proporzionale ogni partito pensa ai propri interessi». Così la sortita di ieri al congresso di Assago ha una sua paternità e, a rifletterci, non è neppure tanto difficile individuarne la logica. Anche in questa occasione, infatti, il voto europeo, in un modo o nell'altro, finirà per essere un referendum sulla pohtica del governo guidato dal Cavahere (lo stesso interessato nella lettera inviata alle famiglie italiane ammette, almeno in parte, questa lettura) e gioco forza in queste ultime settimane il premier, seguendo uno schema quasi accademico, sta tentando di polarizzare il voto. Motivo? Secondo i sondaggi a Forza Itaha manca un punto o poco più (la media delle previsioni di voto assegna per ora al partito di maggioranza relativa un risultato tra il 23,5 e il 2407o), per ripetere lo stesso risultato delle ultime europee (250Zo). Un risultato del genere neu- tralizzerebbe sul nascere le eventuali polemiche che caratterizzano sempre il dopo-elezioni e darebbe sicuramente maggior forza contrattuale ad un premier che sarà impegnato - di questo si può star sicuri nell'ennesima verifica dentro la maggioranza. Ecco perché Berlusconi ha tutte le ragioni per cercare di fare il pieno di voti. E' la logica del sistema proporzionale e il Cavahere non vuole certo esserne l'unica vittima. «Voi sapete benissimo - ha spiegato ieri ai più dubbiosi dei suoi - che io ho proposto più volte di dar vita ad una Usta unica. Gh alleati tutti, o quasi, hanno risposto di no. E adesso cosa voghono? Hanno fatto una campagna elettorale in cui le polemiche verso di noi non sono mancate e noi non possiamo certo porgere sempre l'altra guancia anche perché ne abbiamo solo due». Risultato: a tre settimane dal voto il premier ha preso le misure di questa particolare campagna elettorale e punta ad ottenere un risultato che gli eviti brutte sorprese. L'uno-due delle ultime ore fa parte del piano: prima il Cavahere ha lanciato lo slogan sulla riduzione della tasse, rivendicando per Forza Italia il merito - anche in jolemica con gh alleati - di essere 'unica forza politica coerente sull' argomento; ieri, invece, ha sparato sui piccoli partiti che disperdono i voti o li rendono inutili. Ma il gran finale è previsto per le prossime settimane. Il 4 giugno il premier riceverà in Itaha l'amato George W Bush, un evento che scatenerà una tempesta mediatica. Mentre alla vigilia delle elezioni apparirà per tre giorni sul video circondato da tutti i grandi della terra durante il vertice del G8. Se è vero - come assicurano dentro lo staff di Palazzo Chigi - che a Forza Itaha per centrare un obiettivo soddisfacente mancano solo 1 -2 punti percentuah, con questi due assi nella manica Berlusconi conta di avere buone probabilità di riuscire nell'intento. E poco importa se d'ora in avanti sarà accusato di avere il complesso di Kronos, la divinità che divorava i suoi piccoli: il Cavaliere sa benissimo che quando la pohtica si trasforma in una guerra feroce di tutti contro tutti (alleati compresi), il rispetto del galateo è un lusso che non è permesso. «Non sono mancate verso di noi polemiche Eppure io avevo offerto la lista unita» In questo modo la consultazione diventa una sorta di referendum

Luoghi citati: Assago