«Cosa farò adesso, io che ho vissuto per lui»

«Cosa farò adesso, io che ho vissuto per lui» La vedova è stata la prima ad arrivare alla camera ardente, poco dopo le 8, assieme ai due figli Ha stretto migliaia di mani, abbracciato Luca di Montezemolo, si è commossa con il cardinale Poletto LA FAMIGLIA «Cosa farò adesso, io che ho vissuto per lui» ér?/gTutto il dolore degli Agnelli negli occhi lucidi di Donna Allegra Giovanna Favro TORINO La prima ad arrivare, poco dopo le 8, è Allegra Caracciolo, con i figli Anna e Andrea. Indossa un tailleur nero, nero è il top che ha scelto come sottogiacca, e nere sono le calze e le scarpe a tacco basso. Non porta gioielli e ha un'espressione stanca, dolente. Gli occhi arrossati senza un filo di trucco, siede davanti al feretro accanto alla cognata Maria Sole con il marito Pio Teodorani Fahhri e i figli Eduardo e Virginia, e alle figlie di Susanna: Ilaria, Samaritana e Delfina. Passano pochi minuti: Alain Elkann supera con la moghe il picchetto d'onore del Nizza Cavalleria, e varca la sogha del Centro Storico Fiat. C'è con lui Lapo, e subito dopo lo seguono John e Ginevra. Sono i primi minuti di una lunghissima giornata, per la famigha AgneUi. I componenti della dinastia s'alterneranno alla camera ardente fino alle 17. Così come era accaduto al Lingotto, quando morì l'Avvocato, hanno stretto ieri mighaia di mani e a ciascuno hanno mormorato una parola di ringraziamento e regalato un sorriso. Industriali, banchieri e politici, volti noti dello sport e gente comune uniti nell'omaggio al «Dottore». Donna Allegra è terrea in viso, gh occhi lucidi. «Come farò, adesso? Che cosa farò - mormora a più riprese a chi le è accanto -, io che sono vissuta per lui...». All'inizio della mattinata è la sola della famigha a restare seduta, affaticata e fragile, mentre ascolta le condoghanze della città. Quando arriva il cardinale di Torino, Severino Poletto, si alza per riceverne la carezza, e fatica a trattenere il pianto. Susanna, giacca e calzoni neri e camicia bianca in seta, è in via Chiabrera dalle 10,30, e prende posto in prima fila, tra i figli Cristiano e Lupo Rattazzi. In seconda fila siede il conte Giovanni Nuvoletti, marito di Clara, con Ira ed Egon von Fiirstenberg. E' metà mattina quando Donna Allegra piange, neh'abbracciare forte Marcello Lippi e Antonio Giraudo, e poi uno alla volta tutti i calciatori della Juventus in tuta nera. Scioghe in quegli abbracci e in quelle lacrime la tensione e il dolore die le si leggono in viso. Anche il et della nazionale Gio¬ vanni Trapattoni ha il volto rigato di lacrime, quando riparte da via Chiabrera. Prima di mezzogiorno. Donna Allegra lascia la camera ardente, per andare a riposare. Le fighe di Susanna le suggeriscono di seguirla; «Mamma - dice Ilaria - vai a sdraiarti un poco». Susanna scuote il capo, trasmettendo un'idea di grande forza interiore. Resta al suo posto anche quando la processione dei torinesi rahenta, intomo all'ora di pranzo. S'apparta a lungo con Giuseppe Morchio, e alle 13,45 abbraccia Luca Corderò di Montezemolo, lasciando il lato della camera ardente in cui Sono schierati i familiari per dirgli sottovoce alcune parole. «Domani la Ferrari correrà per Umberto», dice Montezemolo, uscendo dal Centro Storico. Poi, accompagnata da Cristiano e Lupo, «Suni» va in hotel per un paio d'ore, e la fila degh Agnelli si rinserra. Andrea, Maria Sole, Eduardo, Samaritana, Maria Sole Torlonia, Ilaria, John e Lapo restano con Cristina Marone Cinzano a stringere le mani in prima fila. Verso le 15 prende posto accanto ad Andrea Avery Howe, la vedova di Giovannino, e toma Donna Allegra, che carezza dietro la nuca il figlio, e gh dà un buffetto su una guancia con im'espressione dolce e triste. Saluta Tiziana Nasi, e ringrazia il vertice di Unicredit: Carlo Salvadori, Alessandro Profumo e Pietro Mediano, che s'appartano poi con Morchio a parlare sottovoce. I ministri Urbani e Sirchia riaprono la processione pomeridiana di politici, prima che tomi a sfiorare il volto di Andrea, con una carezza, Luca Corderò di Montezemolo. Un lungo e commosso abbraccio con Donna Allegra, che ancora una volta poco dopo è seduta, stanca, mentre il resto della famigha è schierata in piedi al completo. Allegra è sul¬ l'orlo del pianto, mentre sosta in preghiera Savino Pezzetta, nello stringere forte un'amica. A tutti, gli Agnelli dicono «grazie», con lo stesso regale atteggiamento e gli stessi sonisi, si tratti di anziane signore in ciabatte o di uomini tra i più potenti del Paese. Perennemente sotto l'occhio delle telecamere, rigraziano con un cenno del capo il tifoso che depone ai piedi del feretro una sciarpa bianconera, e allo stesso modo le tre donne che una alla volta coprono la scritta «Forza Juve» posando a terra una rosa. Quando, preceduto da Gianni Letta, viene a rendere omaggio a Umberto Agnelli il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la famiglia Agnelli è al completo, con i Camerana, i Nasi, i Visconti di Modrone, i Brandolini D'Adda, i Teodorani Fabbri. Berlusconi stringe a tutti la mano, baciando sulle guance John Elkann, e poi toma da Donna Allegra parlandole a lungo, prima che don Renzo Savarino reciti il «De profundis». Allegra esce sola, a piedi, dietro al carro funebre, al momento della partenza per Villar Perosa. Sorride triste, mentre la gente assiepata lungo la strada lungamente applaude. U n attimo di tenerezza quando carezza dietro la nuca il figlio e gli dà un buffetto su una guancia Sempre lo stesso «grazie» e gli stessi sorrisi, si tratti di anziane signore o di uomini tra i più potenti del Paese Accanto a lei un'altra figura femminile: la cognata Susanna che dà prova di grande forza interiore rifiutando ogni invito a riposarsi anche soltanto per pochi minuti Donna Allegra circondata dai parenti nella camera ardente dl via Chlabrera Anna e Andrea, i due figli di Umberto Agnelli

Luoghi citati: Ginevra, Nizza, Suni, Torino, Villar Perosa, Virginia