A Villar Perosa

A Villar Perosa A Villar Perosa Sepolto vicino al suo Giovannino Massimo Numa TORINO L'ultimo atto, il viaggio del feretro da Torino sino aUa cappeUa di famigUa di ViUar Perosa, s'è concluso in pochi minuti, in queUo stUe, sobrio ed essenziale, che ha segnato la vita intera di Umberto AgneUi. Nessuna voce, nessun applauso nel momento in cui la bara, portata a braccia, coperta da un cuscino di fiori bianchi, per un attimo apparso interminabUe, è rimasta immobUe davanti aUe porte già aperte deUa cappeUa di granito, avvolta dal sUenzio che si respira in queste vaUi, infranto solo dal suono deUe campane e dal fruscio del vento che si abbatte leggero suUe cime dei cipressi secolari. Ma U semplice, asciutto cerimoniale non ha attenuato la commozione, ben visibUe sul volto ormai esausto deUa moghe, e il senso profondo di una perdita gravissima, non solamente perla famigUa o per la Fiat. Anzi. Ha fatto diventare-speciak, più preziosa e consapevole, ogni singola lacrima e anche i pensieri, in qualche modo chiusi per sempre dai pochi, rapidi e definitivi gesti dei necrofori che hanno infine provveduto aUa tumulazione. In una giornata già calda, nel tardo pomeriggio, U corteo, costituito solo da ima breve teoria di Lancia Phedra e Thesis, preceduto daUe auto deUa polizia, aveva raggiunto U piccolo piazzale, proprio a fianco deUa cappeUa di granito grigio. Ad accogliere Umberto, sul poggio che domina U cimitero, c'erano i famihari più stretti e gU amici-coUaboratori, protagonisti deUe imprese più difficili. Compresa l'ultima, U risanamento deUa Fiat. C'erano il presidente deU'Ifil, Gian Luigi Gabetti, Gabriele Galateri, da sempre strettissimo coUaboratore di Umberto, U presidente deUa Compagnia di San Paolo Franzo Grande Stevens, l'ad deUa società bianconera Antonio Giraudo, e ancora, fra gli altri, Carlo Scognamiglio e Mario Segni. I primi ad entrare neUa sala centrale deUa tomba, la mogUe AUegra accompagnata dai figU Anna ed Andrea, la nuora Avery Howe, la vedova di Giovanni Alberto (che qui riposa dal '97), donna Marella con i nipoti John e Lapo Elkann, le soreUe Susanna e Maria Sole. Ad accompagnare la salma del presidente deUa Fiat, c'era l'ad del Lingotto Giuseppe Morchio. Umberto e l'Avvocato si sono ritrovati insieme, con i loro genitori e, soprattutto, con i figli Edoardo e Giovanni Alberto, scomparsi giovani, in circostanze diverse ma tragiche egualmente. Il parroco deUa chiesa di San Pietro in Vincoli, don Franco Gallea, ha letto le preghiere del suffragio dei defunti. Infine la tumulazione. Ed è proprio Morchio l'ultimo ad uscire daUa cappeUa, dove erano rimasti solo AUegra e i due figU per uno struggente ultimo, intimo commiato, via dai riflettori e dai doveri imposti dal ruolo pubbUco. SuUa scalinata c'erano un centinaio di cittadini di ViUar Perosa; alcuni si sono fermati lungo U percorso, altri hanno aspettato che tutto fosse finito per raggiungere la cappeUa solo per un saluto che avrebbe voluto essere più personale, per non confodersi daUa foUa. A soU 16 mesi dal gennaio 2003, quando morì l'Avvocato, a ViUar Perosa s'è celebrato U quarto funerale in appena sette anni. Lo sguardo perso nel vuoto di Avery ci porta indietro nel tempo, quando morì Giovanni Alberto. Chissà se ha poi ragione queUa coetanea di Umberto, da ore in attesa suUa scalinata più alta; «H dolore lo aveva già consumato, prima ancora della malattia».

Luoghi citati: Perosa, San Paolo, Torino, Villar Perosa