L'Eni: siamo piccoli vogliamo crescere

L'Eni: siamo piccoli vogliamo crescere L'AD MINCAT0 PRESENTA IL BILANCIO 2003: UTILE f21,60Zo L'Eni: siamo piccoli vogliamo crescere ROMA Della buona performance di Eni ^ 21,6^0 rispetto allo scorso anno) il più contento è il Tesoro che, in quanto azionista di riferimento si è presi 910 milioni di dividendi, e come esattore altri 1.571. Il dato risalta dal bilancio 2003 che ieri è stato presentato all'assemblea dei soci dall'amministratore delegato del Gruppo, Vittorio Mincato. Il bilancio consolidato si è chiuso con un utile netto di 5.585 milioni in rialzo del 21,607o rispetto ai 4.593 milioni registrati nel 2002. L'assemblea ha quindi deciso di disporre il pagamento di un dividendo pari a 0,75 euro per azione che porterà nelle casse dell'azionista Tesoro (che possiede il 20,3207o del capitale) 610 milioni di euro. A questa somma va aggiunta la spettanza di altri 300 milioni destinati alla Cassa depositi e prestiti, che possiede il 1007o del pacchetto azionario. Quanto agh altri 1.571 milioni - si diceva entreranno nelle casse dello Stato come imposte sul reddito. Dopo il Tesoro l'unico azionista con una quota superiore al 207o è Banca Intesa che possiede il 2,1607o. Dal 1998 ad oggi - ricorda una nota del Gruppo - l'Eni ha versato allo stato 4.205 milioni di dividendi, 2.721 milioni per il collocamento nel 2001 di una quota azionaria del S1)*) e 10.085 milioni di imposte, per un totale complessivo di 17.011 milioni di euro. La data di stacco del dividendo sarà il 21 giugno e il pagamento avverrà il 24 giugno. Per evitare che questa stagione positiva possa essere incrinata da un cambio di vertice (previsto tra un anno), nell'assemblea di ieri i rappresentanti dei Fondi di investimento hanno chiesto che un rinnovo del management avvenga «all'insegna della scelta interna e della continuità» e con un annuncio dei nuovi nomi da farsi a breve scadenza (entro quest'anno solare) per evitare «di lasciare il titolo in babà delle speculazioni». Su questo tema è intervenuto, con una battuta, lo stesso Mincato; «Ci sono almeno 4-5 persone che sarebbero in grado di succedermi - ha detto scherzando - ma vi assicuro che sto molto bene, ho una salute di L'ad dell'Eni Vitt orio Mincato ferro». L'amministratore delegato è apparso consapevole della buona tenuta del Gruppo ma ha ricordato agh azionisti che «la società è ancora troppo piccola per competere con i grandi concorrenti intemazionali: deve crescere ancora», e che «se per strada ci sarà qualche occasione, la coglieremo». L'idea è quella di puntare sulle attività «core» (dunque nell'energia) e rivedere le altre (per esempio le acque, la telefonia). Mincato, infatti, ha fatto riferimento alla possibilità di joint venture nella petrolchimica: «Come ipotesi non così remota c'è ha detto - la possibilità di joint venture nella petrolchimica per alleggerire il capitale investito e per acquisire un operatore che abbia la disponibilità di materie prime». Strategico anche il settore dell'elettricità. L'Eni - è stato ricordato nella relazione di accompagno del bilancio - punta a raddoppiare quest'anno la propria produzione, rispetto ai 5,55 Terawattora nel 2003, e conferma per il 2006 l'obiettivo di raggiungere l'il Modella produzione nazionale di elettricità. Per quanto riguarda invece le acque minerali e dell'ipotesi di cedere la quota (67.0507o) detenuta da Italgas, Mincato ha detto che «è ancora in corso la gara, ma non manca molto. Ci sono parecchi interessati e può darsi che stiano chiudendo la cosa. Ma l'operazione è in carico a Italgas». Tra i possibili acquirenti, ci sarebbero Acea, Vivendi, Amga e Smat. Prossima l'uscita anche dalla telefonia, nella quale Eni è presente attraverso Albacom: «E' una cosa che non ci soddisfa, un buchino nero che non ci preoccupa, ma ci irrita». Non poteva poi mancare un riferimento al prezzo della benzina: «Quello del caro benzina - ha detto Mincato - è un problema che sentiamo. I consumi, infatti, non vanno bene perché sono frenati dagli alti prezzi». Smentito invece qualunque coinvolgimento del Gruppo nelle concessioni petrolifere in Iraq; «A Nassiriya ha detto Mincato - non abbiamo interessi, non abbiamo giacimenti, abbiamo solo un testo per lo sfruttamento che non è diventato contratto». [r. mas.] L'ad dell'Eni Vittorio Mincato

Persone citate: Mincato, Vittorio Mincato

Luoghi citati: Iraq, Italgas, Nassiriya, Roma