Le magiche illusioni di Settembre Musica di Armando Caruso

Le magiche illusioni di Settembre Musica APERTURA IL 4 CON SAVALL, TORNA BRECHT, MAAZEL DIRIGE LA FILARMONICA DI NEW YORK, MUTI LA SCALA Le magiche illusioni di Settembre Musica Grandi orchestre, omaggio a Pàrt, Baricco legge riiiade Armando Caruso TORINO «Torino Settembre Musica» ieri mattma al Museo Teatrale della Scala ed al vespro in un ristorante indiano di Torino: quasi le due «location» volessero assurgere a simboli bipolari della cultura musicale, per altro individuabili nella stagione 2004, ideata e pensata, come sempre, da Enzo Restagno, Roman Vlad e coordinate da Claudio Merlo. In realtà le ragioni di questa doppia esposizione son ben altre e attengono alla necessità di diffondere nel miglior modo possibile il festival torinese, che anche quest'anno si caratterizza per una doppia anima: quella «popolar-intemazionale», in cui convivono varie espressioni musicali di diverse nazioni sia antiche sia contemporanee (world music, jazz, danza, canzone d'autore) e l'altra, che resiste al passare del tempo ed è fortemente legata alla presenza di orchestre sinfoniche di risonanza mondiale e prestigiosi gruppi e complessi da camera: la Bayerisches Staatsorchester diretta da Zubin Mehta, la New Yor Philharmonic con Lorin Maazel, la Filarmonica della Scala con Riccardo Muti, l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai; l'Orchestra e il Coro del Regio di Torino, protagonisti della musica italiana; quindi l'Estonian Philharmonic Chamber Choir, l'Hilliard Ensemble, l'Ensemble InterContemporain-Pierre Boulez. Concerti e spettacoli a tutte le ore, giomo e notte. Ottantatre a Torino, 3 in regione, 52 a pagamento e 34 gratuiti. L'onore di aprire il festival (Teatro Regio, 4 settembre ore 21) tocca quest'anno ufficialmente a «Le Concert des nationes» direttore Jordi Savall, ma già alle 19 lo stesso Savall dirigerà l'Academia Montis Regalis. Il festival si chiuderà il 26 settembre al Lingotto con i Filarmonici di Roma, direttore e solista Uto Ughi, alle 15; alle 18 con i Virtuosi di Praga diretti da Msti- slav Rostropovic e alle 21 con l'Orchestra e il Coro del Regio, direttore GerdAlbrecht. La musica contemporanea gioca anch'essa un molo centrale, grazie all'Omaggio che il festival rende ad Arvo Pàrt, compositore estone d'immagine michelangiolesca con la sua barba lunga e lo sguardo pensoso, teso sempre verso tematiche religiose. Nella Chiesa di San Fihppo il 6 settembre alle 21 Arvo Pàrt affiderà il suo «Cantus in Memory of Benjamin Britten» all'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, ma molti sono i concerti a lui dedicati: l'S settembre nel Monastero di Magnano, l'Estonian Philharmonic Chamber Choir eseguirà «Kanon Pokajanen», il 10 settembre in San Fihppo alle 17, la Tallin Chamber Orchestra suonerà pagine del compositore. Toccherà all'Hilliard Ensemble e allo Xenia Ensemble eseguire l'il settembre sempre in San Fihppo altri brani di Pàrt. L'ultimo concerto a lui dedicato si terrà sempre in San Fihppo il 12 settembre, alle 21 con l'Hilliard Ensemble e il Coro l'Eestonian Choir. «Torino Settembre Musica» è un caleidoscopio di suoni, colori, emozioni, che conduce lo spettatore in un fantastico giro per il mondo, da Oriente ad Occidente, crea illusioni, regala momenti di intima gioia. Ci porterà nel profondo sud del subcontinente indiano, nella regione del Kerala e ci farà assistere a varie forme d'arte: la danza sacra, i grandi riti indiani, la musica di «stile camatico», le marionette e il teatro Sanscrito dello Shakuntala di Kalidasa. Un'altra chicca si avrà il 15 settembre al Teatro Regio: «L'opera da tre soldi» di Brecht in versione concertante, mentre per la musica leggera, la parte del leone toccherà a Paolo Conte con due concerti, nella vasta platea del Lingotto, il 22 e il 23 settembre alle 21. E il giomo dopo sempre al Lingotto, sarà di scena la straordinaria Ute Lemper con il suo quartetto. L'onore di celebrare l'ar¬ te di Luciano Berio, il 25 settembre alle 21 in Conservatorio, toccherà a Pierre Boulez con il suo Ensemble InterContemporain. Del gran finale s'è detto per la gioia di coloro che amano Bach, Janàcek e Beethoven. Il dopo-festival riserva una sorpresa: 1'1-2-3 ottobre al Lingotto Alessandro Baricco leggerà in pubblico una rielaborazione dell'«Ihade». Il progetto è dello stesso Baricco, autore di testi e regia, su musica del compositore siciliano Giovanni Sollima. Tre i «reading» con Giorgio Albertazzi, Stefano Benni ed altri attori. Concerti e spettacoli a tutte le ore, giorno e notte 83 a Torino, 3 in regione 52 a pagamento, 34 gratuiti Pierre Boulez ricorderà Luciano Berio. L'India farà da filo conduttore Riccardo Muti dirigerà la Filarmonica della Scala per Settembre Musica