«The day after tomorrow» «Pontormo» e l'Inquisizione «Jagoda: fragole al supermarket» «KillBill Volume 2» «Angeli ribelli» «Il servo ungherese» «Troy» Achille e il Cavallo di Troia «El abrazo partido» «I diari della motocicletta» «In my country» «Schultze

«The day after tomorrow» «Pontormo» e l'Inquisizione «Jagoda: fragole al supermarket» «KillBill Volume 2» «Angeli ribelli» «Il servo ungherese» «Troy» Achille e il Cavallo di Troia «El abrazo partido» «I diari della motocicletta» «In my country» «SchultzeFANTASCIENZA «The day after tomorrow» Una scena del film genere-catastrofico UNA nuova era glaciale sta per paralizzare la Terra a causa del surriscaldamento globale: lo scioglimento dei ghiacci polari ha inunesso troppa acqua dolce negli oceani, sconvolgendo il sistema delle correnti che dà stabilità al clima terrestre. Disastri climatici portano al mondo caos e panico. Tra i film catastrofici del genere, questo è il più realistico; e non c'è noia con tempeste, tornado, nubifragi, nevicate ininterrotte in India, grandine dai chicchi assassini grossi come arance a Tokyo, la scritta «Hollywood» travolta sulla collina di Los Angeles, diluvi, uragani. Il film è ben fatto e gli effetti speciali sono all'altezza delle ambizioni. THE DAY AFTER TOMORROW di Roland Emmerich; con Dennis Quaid, JakeGylIenhaal; Usa, 2004 TORINO, cinema Ambrosio, Capitol, Doria, Due Giardini, Lux, Massaua, Medusa, Pathè, Warner; MILANO, Manzoni, Mediolanum, Odeon, San Carlo, Splendor; GENOVA Cineplex, Uci, Universale; ROMA Adriano, Alhambra, Ambassade, Andromeda, Anta res, Atlantic, Barberini, Broadway, Cineland, Onestar, Doria, Europa, Galaxy, Gulliver, King, Maestoso, Metropolitan, Odeon, Rea le, Roxy, Royal, Stardust, Trianon, Tristar, Uci, Universal, Warner M. e V.; NAPOLI, Adriano, Alcione, Arcobaleno, Felix, Med, Warner, PALERMO, Adam's, Imperia, Tiffany COMMEDIA BIOGRAFICO «Pontormo» e l'Inquisizione FINALMENTE un film che, raccontando di un grande pittore, anziché perdersi nel! aneddotica mondana si concentra sull'arte, sulla pittura. Il regista Giovanni Pago guarda all'ultimo tempo della vita di Jacopo Canicci detto il Pontormo, meraviglioso manierista cinquecentesco toscano al servizio del duca Cosimo de' Medici: un periodo dominato dall'ansia di non arrivare a completare gli affreschi in San Lorenzo a Firenze (poi andati perduti) ai quali lavorava dal 1546 e continuò a lavorare sino alla morte avvenuta nel 1556. Altri elementi segnano la vita del pittore in quel periodo: il conflitto durissimo con l'Inquisizione; il legame con una donna fiamminga rimasta muta per il taglio della lingua subito durante la guerra delle Fiandre, esule e straniera a Firenze dove viene arrestata e processata per stregoneria (di questo personaggio d'invenzione non c'è alcun riscontro storico); i molti malanni fisici, i rapporti non semplici con il committente, la difesa acerrima della propria opera. Pontormo era un uomo irriducibile, laconico, parco, appartato: Joe Mantegna interpreta molto bene il personaggio, dando un contributo importante al film un poco scolastico, molto interessante. PONTORMO di Giovanni Pago con Joe Mantegna, Galatea Renzi, Laurent Terzieff, Toni Bertorelli, Sandro Lombardi, Massimo Wertmuller; Italia, 2004 TORINO, cinema Empire MILANO, Odeon GENOVA Universale ROMA, Andromeda, Cineland, Eurci- ne, Giulio Cesare, Gulliver, Jolly PALERMO, Gaudium «Jagoda: fragole al supermarket» PRODOTTO da Emir Kusturica e da Domenico Procacci della Fandango, primo film diretto da Dusan Milic. Jagoda (fragola), commessa in un supermercato di Belgrado, ultratrentenne senza amore, in uno scatto di cattivo umore è sgarbata con una vecchia cliente. L'indomani un militare superarmato, protestando perché sua nonna è stata maltrattata, prende in ostaggio tutti i presenti nel negozio: e durante il sequestro tra lui e Jagoda s'accende una irresistibile storia d'amore. Comico e grottesco, il film ricco di vitalità e di esagerazione, abbastanza divertente, è realizzato anche da alcuni collaboratori di Kusturica. JAGODA: FRAGOLE AL SUPERMARKET di Dusan Milic con Branka Kostic, SrdjanTodorovic; Jugoslavia\Germania\ltalìa, 2002 TORINO, cinema Eliseo MILANO, Brera, Colosseo GENOVA, America ROMA Admiral, Barberini, Galaxy, Roma, Savoy NAPOLI, Modernissimo PALERMO, Jolly AVVENTUROSO «KillBill Volume 2» SECONDA parte di «Kill BiU» di Quentin Tarantino. Tanto tempo fa, nel giorno delle nozze, un gruppo di killer al comando di Bill aggredì i partecipanti al rito. Tutti morirono. Sopravvisse soltanto la Sposa Uma Thurman, per compiere la sua terribile vendetta all'arma bianca, in atmosfera intensamente orientale: e adesso deve completare l'impresa eliminando soprattutto Bill, il primo colpevole. Più lungo (due ore e un quarto), meno eccitato, più articolato del primo film, il sèguito (o meglio la seconda parte) di «Kill Bill» prevede la Sposa sepolta viva e risorta, un nuovo duello tra donne alla scimitarra, un occhio strappato via con le dita. KILL BILL VOLUME 2 di Quentin Tarantino con Uma Thurman, David Carradine, Gordin Liu Chiai-hui; Usa, 2003 TORINO, cinema Arlecchino, Pathè, Reposi MILANO, Colosseo, Ducale, Odeon GENOVA, Uci ROMA Adriano, Barberini, Madison, Pasquino, Sala Troisi, Savoy, Trianon, Warner Village NAPOLI, Med PALERMO, Aurora, Ciak Film^ weekenc DRAMMATICO «Angeli ribelli» NELLA prima metà del Novecento esistevano in Irlanda (l'ultima è stata chiusa nel 1984) delle scuole-riformatorio maschili gestite da sacerdoti cattolici ai quali lo Stato affidava, senza ulteriori controlli, bambini abbandonati e perduti. Tratto dal romanzo 1997 «Song of a Raggy Boy» di Patrick Galvin, il film racconta una di queste istituzioni e i suoi crudeli abusi: un prete picchia violentemente ragazzi vulnerabili, un altro prete violenta un ragazzino, brutalità e sadismo causano ai bambini danni irrecuperabili. Il film irlandese, girato in un seminario di Cork, ha ottenuto numerosi premi intemazionali. ANGELI RIBELLI dlAislingWalsh con Aidan Quinn, lain Glen, John Travers, Chris Newman; lrlanda\Danimarca\lnghilterra\Spagna, 2003 TORINO, cinema Centrale MILANO, Corallo GENOVA, Lux ROMA, Holiday, Stardust NAPOLI, Abadir PALERMO, Ariston DRAMMATICO «Il servo ungherese» LA persecuzione e lo sterminio degli ebrei condensati tra le pareti della casa d'una coppia di coniugi tedeschi: lui è un ufficiale delle SS comandato a dirigere una fabbrica che è in realtà un campo di sterminio, lei è una donna tediata e senza pensieri. Il servo ungherese è il loro nuovo domestico, un ebreo che tenta attraverso l'arte di risvegliare nei padroni di casa un minimo di buona coscienza e di salvare i deportati. L'impianto della narrazione è ovviamente del tutto teatrale. Le interpretazioni, soprattutto quella di Andrea Renzi che ha il ruolo del titolo, contribuiscono notevolmente all'efficacia del film. IL SERVO UNGHERESE di Massimo Piesco, Giorgio Molteni con Andrea Renzi, Tomas Arana; Italia, 2003 TORINO, cinema Ideal MILANO, Odeon ROMA, Fiamma PALERMO, Dante AVVENTUROSO «Troy» Achille e il Cavallo di Troia di UETTATORNABUONI DRAMMATICO Diane Kruger è Elena regina di Sparta GIRATO a Malta, il film è molto, molto liberamente ispirato all'Iliade, il poema che racconta la breve conclusione del lungo conflitto (17 anni) fra gli Achei e Troia, dovuto a rivalità nell'esercizio del potere da una parte e dall'altra dei Dardanelli molto più che al ratto di Elena regina di Sparta da parte di Paride principe di Troia; conflitto terminato con la vittoria greca che lo storico Erodoto fa risalire al 1250 avanti Cristo. Kolossal piccolo borghese dove tutto (statue, edifici, arredi, costumi) non è bello; dove la computer graphica male utilizzata trasforma le battaglie in schieramenti d'opposti immensi eserciti su sconfinate pianure, privi d'ogni umanità perché visti da lontano, mentre la flotta greca diventa una miriade di puntolini informi; dove la beffa leggendaria, la mossa del cavallo di Troia, viene liquidata in un baleno. L'unica cosa davvero bella è la corazza di Brad Pitt che interpreta il gran guerriero Achille con i muscoli del petto, delle braccia, delle spalle, supergonfiati tanto da apparire paradossali. La bella Elena è la modella tedesca Diane Kruger, una finta bionda come tante; Ettore è l'australiano Eric Bana, già interprete di «Hulk». TROY TORINO, Adua, Ambrosio, Arlecchino, Eliseo, F. Marx, Ideal, Massaua, Medusa, Pathè, Reposi, Studio Ritz, Warner; MILANO, Arcobaleno, Cavour, Ducale, Excelsior, Odeon, Plinius; GENOVA Cineplex, Olimpia, Ritz, Uci; ROMA Adriano, Alhambra, Ambassade, Andromeda, Antares, Atlantic, Barberini, Broadway, Ciak, Cineland, Doria, Embassy, Empire, Galaxy, G. Cesare, Gregory, Gulliver, Jolly, Madison, Maestoso, Metropolitan, Odeon, Reale, Roxy, Royal, Savoy, Stardust, Trianon, Tristar, Uci, Warner M. e V.; NAPOLI, Ambasciatori, Med, Modernissimo, Plaza, Vittoria, Warner; PALERMO, Abc, Astoria, Fiamma, Golden, King «El abrazo partido» L'ABBRACCIO perduto è per il ragazzo Ariel di origine polacca quello del padre, partito dopo la sua nascita per andare a combattere in Israele, lasciando a Buenos Aires la famiglia che sopravvive di piccolo commercio. Ma un giorno il padre torna, il figlio viene infine a sapere tutto. Premiato al FilmFest di Berlino quest'anno (Gran Premio della Giuria, Orso d'Argento per il migliore attore), prodotto anche dall'italiano Amedeo Pagani, il film sulla ricerca di identità e su un passato che ci giustifichi in un mondo confuso in perenne mutazione e in continuo movimento, è ben scritto, ben fatto, ben recitato. EL ABRAZO PARTIDO di Daniel Burman con Daniel Hendler, Adriana Aizen- berg, Sergio Boris, Silvina Bosco; Argentina\ltalia\Francia\Spagna, 2002 TORINO, cinema Romano MILANO, Mignon GENOVA, Cineplex, Uci ROMA Eden, Intrastevere, Quattro Fontane NAPOLI, Academy Astra, Arcobaleno PALERMO, Arlecchino «I diari della motocicletta» DAI libri «Latinoamericana» (editore Feltrinelli) e «Un gitano sedentario» (editore Sperling S- Kupfer), il racconto del viaggio giovanile che svegliò la coscienza del rivoluzionario più romantico, più amato e bello del Novecento, il Che. Nel gennaio 1952 due amici argentini. Emesto Guevara, 23 anni, laureando in medicina, e Alberto Granado, 30 anni, biochimico, partirono da Buenos Aires a bordo d'una vecchia moltocicletta detta ironicamente La Poderosa: in quattro mesi e ottomila chilometri, volevano conoscere il continente latinoamericano, attraverso Cile, Perù, Venezuela. E lo fecero, fra incidenti e avventure in im paesaggio sconfinato e bellissimo, muovendosi a piedi o con mezzi di fortuna dopo la fine della moto, scoprendo la neve sulle Ande, i deserti, il Machu Picchu, il Rio delle Amazzoni, ma anche la triste geografia umana del continente: disoccupati disperati, comunisti perseguitati, lavoratori maltrattati, lebbrosi. Il film ripercorre molto bene quel viaggio di due ragazzi bravi e allegri, quel paesaggio straordinario, senza mai anticipare il destino politico di Che Guevara, ma dando piuttosto un'idea di grande freschezza e di serietà delle scoperte della giovinezza. DRAMMATICO «In my country» NOBIL-film non riuscito, nel decimo anniversario dell' elezione di Nelson Mandela, primo presidente democraticamente eletto dopo la fine della segregazione razziale in Sudafrica. Una giornalista sudafricana bianca e un giornalista afroamericano si incontrano e innamorano assistendo alle sedute della Commissione per la Verità e la Riconciliazione durante cui si analizzano casi di tortura e omicidio dell'apartheid. Il film, ricavato da «Country of my Skull», il libro di AntjilKrog, è interpretato da Juliette Binoche e Samuel L. Jackson con molto impegno: fanno del loro meglio, senza arrivare ad aiutare la storia. IN MY COUNTRY diJohnBoorman con Juliette Binoche, Samuel L. Jackson, Menzi Ngubane; Usa\Sudafrica, 2003 TORINO, cinema Fratelli Marx MILANO, Gloria, Plinius GENOVA, Ariston ROMA Adriano, Alcazar, Ambassade, Mignon, Roxy NAPOLI, Arcobaleno, Med PALERMO, Aurora HORROR I DIARI DELLA MOTOCICLETTA di Walter Salles con Gael Garcìa Bernal, Rodrigo de la Sema; Usa, 2004 TORINO, cinema Eliseo, Medusa, Nazionale, Pathè, Warner Village MILANO, Anteo, Arlecchino, Colosseo; GENOVA, Cineplex, Odeon, Uci; ROMA Andromeda, Ciak, Cineland, Eden, Eurcine, Greenwich, Gulliver, King, Maestoso, Nuovo Olimpia (v. o.). Odeon, Quattro Fontane, Roxy, Tibur, Warner Village; NAPOLI, America Hall, Filangieri, Med, Modernissimo; PALERMO, Igiea Lido, Metropolitan COMMEDIA «Schultze vuole suonare il blues» COME tanti anziani spesso in pensione che scoprono d'avere una qualche vocazione artistica (basta vedere «La corrida» su Canale 5), l'ex minatore pensionato Schultze, già suonatore dilettante di fisarmonica, viene affascinato dal blues caratteristico del Mississippi ascoltato alla radio. Si dedica a studiarlo e a suonarlo, finisce persino in Louisiana, disapprova gli amici che si arrendono alla vuota routine quotidiana mentre lui vive una nuova passione nel periodo più provvisorio dell'esistenza. Nel primo film diretto dal tedesco Michael Schorr, il protagonista Horst Krause è davvero molto bravo. SCHULTZE VUOLE SUONARE IL BLUES di Michael Schorr con Horst Krause, Karl-Fred Muller, Harald Warmbrunn; Germania, 2003 TORINO, cinema Romano MILANO, Nuovo Orchidea ROMA, Eden «Van Helsing» e i mostri Il protagonista Hugh Jackman FANTASTICO pastrocchio che mette insieme il conte Dracula, la Creatura di Frankenstein con i suoi piedoni e la sua testa a cassetta, l'Uomo Lupo e i suoi terribili contorcimenti nel passaggio dalla forma umana a quella animale. Più uno sciame di vampire bellissime: nude, coperte di biacca, asessuate come gli angeli e come gli angeli dotate di grandi ali bianche. Più una nuvola di figli di Dracula rimasti in incubazione per secoli: minuscoli vampiri lividi e viscidi davvero schifosi. Van Helsing è il cacciatore di mostri che affronta tutti. Il film lussuoso, fragoroso, dinamico, è abbastanza divertente. VAN HELSING di Stephen Sommers con Hugh Jackman, Kate Beckinsale, Richard Roxburg; Usa, 2003 TORINO, cinema Ideal, Massaua, Medusa, Pathè, Reposi, Warner Village; MILANO, Gloria, Maestoso, Odeon, Splendor; GENOVA, Cineplex, Uci, Universale; ROMA, Adriano, Ambassade, Andromeda, Atlantic, Broadway, Cineland, Cinestar, Doria, Galaxy, Gulliver, Overlook, Stardust, Trianon, Tristar, Uci, Warner Moderno, Warner Village; NAPOLI, Acacia, La Perla, Med; PALERMO, Holiday, Lux, Marconi DRAMMATICO «Monster» e Oscar CHARLIZE Theron, imbruttita, ingrossata, opaca, ha vinto l'Oscar, il Golden Globe, l'Orso d'Argento interpretando il personaggio «nero» di Aileen Wuomos, giovane prostituta americana assassina di sei uomini, uccisa in carcere in Florida con una iniezione letale nel 2002, dopo dieci anni di detenzione. La regista debuttante Patty Jenkins fa di questa vicenda atroce soprattutto una storia d'amore tra la Theron (anche coproduttrice di «Monster») e Christina Ricci, borghesuccia egocentrica, scervellata e sfruttatrice. Il film eccessivamente sentimentale risulta poco più che mediocre, ma le due attrici sono veramente bravissime. MONSTER di Patty Jenkins con Charlize Theron, Christina Ricci, Bruce Dern, Lee Tergesen; Usa, 2003. TORINO, cinema Pathè, Reposi, Warner Village MILANO, Ducale GENOVA Aurora ROMA Adriano, Alhambra, Madison, Overlook, Savoy, Stardust, Trianon, Warner Village NAPOLI, Delle Palme, Med AVVENTUROSO