A fuoco dodici automobili di Gianni Giacomino
A fuoco dodici automobili VENARIA MA ALL'ORIGINE DELL'INCENDIO DI ALTESSANO POTREBBE ESSERCI UN CORTO CIRCUITO A fuoco dodici automobili carabinieri: caccia al piromane vicina alla svolta Gianni Giacomino Dodici auto bruciate in una sola notte. Una decina, parcheggiate una accanto all'altra in via Di Vittorio, nel quartiere di Allessano. Le altre due in via Foscolo. E adesso a Venaria è scoppiata la psicosi del piromane. Perché nei giorni scorsi qualcuno aveva già incendiato o danneggiato un'altra quindicina di veicoli in sosta. Ad appiccare i roghi potrebbe essere stata la stessa mano, quella di uno squilibrato. Oppure un gruppo di teppisti che ha deciso di animare le notti della città con il fuoco. Nella caserma dei carabinieri della Compagnia di Venaria gli inquirenti ci vanno cauti. «Una banda di piromani o un pazzo solitario? Si vedrà». In mano, forse, hanno già qualche indizio. L'unico dubbio degli investigatori riguarda il maxi incendio di via Di Vittorio che si è sprigionato da una vecchia Tempra. «Da un po' di tempo il circuito elettrico mi dava dei problemi» - ha ammesso il proprietario dell'auto. Così, per chiarire definitivamente l'origine della combustione, si attende la relazione dei tecnici dei vigili del fuoco di Torino. L'allarme alla centrale operativa del 115 è arrivato pochi minuti prima delle due quando le facciate dei palazzi di via Di Vittorio 3I/I sono state illuminate a giorno dalle lingue di fuoco. In un amen nel cortile dell'ex case Gescal sono piombate le squadre dei pompieri di Torino e di Venaria che, idranti alla mano, hanno lavorato più di un'ora per spegnere il fuoco. Poi sono schizzati a sirene spiegate in via Foscolo dove ardevano una Uno e una Twingo. Incendi strani, davvero strani. In queste ore i carabinieri stanno cercando un filo che leghi tutti gli atti di teppismo. A partire dall'ultimo che si era verificato sabato scorso in via Papa Giovanni quando le fiamme hanno divorato una Punto fino al raid vandabco che due settimane fa ha colpito ima dozzina di macchine parcheggiate in via Verdi. Tutti i proprietari dei mezzi rovinati o distrutti dal fuoco da tempo ripetono agli inquirenti la stessa cantilena: «Non abbiamo mai ricevuto minacce». Alcune delle auto bruciate a Venaria
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