«Cameade» Starace mette ko Grosjean di Stefano Semeraro

«Cameade» Starace mette ko Grosjean PARIGI. IMPRESA DEL GIOVANE TENNISTA AZZURRO «Cameade» Starace mette ko Grosjean Stefano Semeraro PARIGI Chiamiamola «parigina»: è la sindrome maligna che quest'anno ha debilitato i campioni uscenti del Roland Garros. La Henin, battuta mercoledì dalla nostra Tathiana Garbin, era reduce da una forma virale. Ferrerò, umiliato ieri in tre set (6-4,6-2,6-3) dal giovane russo Andreev, ha patito da poco la varicella (senza contare Serena Williams, che con la bua al ginocchio ha rischiato grosso contro la russa Kirilenko). Ma evidentemente al Bois de Boulogne allignano anche badlh benigni, che tifano azzurro. Dopo la vittoriona della Garbin, ieri è toccato a Potito Starace: contro Sebastien Grosjean, numero 10 del mondo ma che è stato anche n. 4 Atp e in carriera è riuscito ad arrivare in semifinale in tutti e 4 tornei dello Slam. Il top-ten, ieri, però sembrava lui, PoUto da Benevento, anni 23, 190 centimetri di grinta. Un primo set sudato al tie-break, annullando due set point al francese, poi due 6-4 imposti al marsigliese mulinando servizio tosto e drittone devastante, le sue armi. Ma anche andandosi a prendere i punti a rete, rischiando qualche palla corta, sfidando Grosjean a viso La grinta di Pot o Starace aperto. E rimontando di coraggio e di testa da 0-40 nell'ultimo game di servizio, superando anche l'irritazione per un fallo di piede chiamatogh da un linesman patriota. Papà Starace, dirigente alle Poste, ha un passato da calciatore e allenatore dilettante, ma a 8 anni Potito, chiamato così in onore del nonno e del santo patrono di Cervinara, il paese in provincia di Avellino dove abita la famiglia, ha dato un calcio al pallone e preso in mano la racchetta, folgorato da un match di Agassi in tv. A12 ha vinto la Lambertenghi, fra il4ei 16 è passato dal centro federale di Cesenatico, loi lo stop per un irutto strappo al quadricipite. Rispedito a casa da TomasSmid, è stato preso in consegna al centro Coni di Napoh dal maestro Sbresda. Nuovi successi (titolo itahano U18) e altri infortuni. Potito si è poi affidato all'ex davisman Tonino Zugarelli, che lo ha svezzato e portato fino al n. 170 del ranking. A febbraio la decisione di trasferirsi a Firenze alla corte di Fanucci, coach di Volandri. A maggio, il boom; 10 vittorie di fila: «Sono entrato in campo sperando solo di fare una bella partita - ha detto -. Non avevo mai visto un campo così grande. Ma quando ho vinto il secondo set ho capito che per lui si faceva dura». La grinta di Potito Starace

Luoghi citati: Avellino, Benevento, Cervinara, Cesenatico, Firenze, Parigi