La ripresa Usa accelera, il dollaro cede

La ripresa Usa accelera, il dollaro cede DATI POSITIVI PER L'ECONOMIA MENTRE SI ALLONTANA LA STRETTA FED E L'EURO RIMONTA SUL BIGLIETTO VERDE La ripresa Usa accelera, il dollaro cede ROMA La corsa dell'economia Usa non dà segni di cedimento. Nei primi tre mesi deh'auno, il Pil statunitense è cresciuto del 4,40Zo, mighorando sensibilmente la stima preliminare del 4,20Zo annunciata lo scorso 29 aprile e il 4,1 "Zo registrato nel trimestre precedente. A questi numeri va aggiunta la frenata di 3000 richieste di sussidi di disoccupazione settimanali e, soprattutto, la marcia degh utili delle aziende, saliti negli ultimi 12 mesi a livelli sconosciuti negh ultimi 20 anni. A sostenere la crescita nel primo trimestre dell'anno hanno contribuito in maniera particolare la spesa per i consumi privati, che ha registrato un incremento del 3,90Zo mentre quella governativa ha messo a segno un 4-2,90Zo. Le scorte delle imprese sono cresciute ad un tasso annuahzzato pari a 28,2 miliardi di dollari, ben al di sopra sopra dei 15,3 mld della precedente stima e dei 9 miliardi di dollari del quarto trimestre dello scorso esercizio fiscale. Sul mercato del lavoro le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese di 3.000 unità attestandosi a quota 344.000. Sul versante degh utili i profitti delle aziende nell'arco di 12 mesi hanno registrato una crescita del Sl.G1^ e questo dovrebbe amphare le ipotesi di assunzione dando vita ad un ciclo virtuoso in grado di cancellare definitivamente lo spettro di una ripresa senza occupazione. In questo panorama, però, il dollaro cede terreno ah'euro, che toma in vista di quota 1,23. La moneta europea si è spinta fino a un massimo di seduta di 1,2267 dollari (minimo 1,2088), il livello più alto dal 2 aprile scorso, approfittando della nuova fase di difficoltà del biglietto verde acuita oggi in particolare dalla percezione che la Federai Reserve rinvierà il rialzo dei tassi di interesse.L' assenza di spinte inflattive rischia infatti di cancellare quel rialzo del costo del denaro su cui il mercato ha scommesso con convinzione alla luce del sostenuto ritmo di crescita dell'economia Usa. L'incognita tassi appesantisce dunque il bighetto verde nei confronti delle principali valute. Oltre alla ripresa dell'euro è da segnalare il balzo della sterlina a 1,8332 dollari (dai 1,8128 di mercoledì) in vista di un nuovo rialzo del costo del denaro da parte della Banca d'Inghilterra. L'escalation deUe tensioni intemazionah e l'allarme terrorismo spingono anche il franco svizzero a 1,2516 sul dollaro, mentre lo yeno prosegue la sua corsa lo yen che riaggancia quota 110 (a 110,9) da 111,9 di ieri. [r.e.s.]

Luoghi citati: Roma, Usa