Arriva in appello il processo per l'omicidio di Maverick di G. Bai.
Arriva in appello il processo per l'omicidio di Maverick IL PICCOLO NOMADE SINTI VENNE UCCISO NEL CUNEESE Arriva in appello il processo per l'omicidio di Maverick Conferma delle pene inflitte in primo grado dalla Corte d'Assise di Cuneo e condanna anche per i due imputati assolti in primo grado. Sono le richieste del sostituto procuratore generale Beconi al processo d'appello per l'omicidio di Maverick Argenta, il piccolo di 8 anni ucciso il 17 giugno del 2001 nel campo dei nomadi sinti di Villafalìetto. La pùbblica accusa ha chiesto la conferma dei 25 anni di reclusione per Pietro Dellagaren e Giuseppe Davide Di Claudi, considerati gli esecutori materiali del delitto, e per Francesco Dellagaren (nipote di Pietro), condannato in primo grado a 2 anni per favoreggiamento. Ma il pm ha chiesto ai giudici dell'Assise d'appello di condannare anche Antonio Di Glaudi (padre di Giuseppe Davide) e Vittorio Dellagaren (fratello di Pietro), che la Corte cuneese lo scorso anno aveva assolto per non aver commesso il fatto. Per il sostituto procuratore generale, sia le intercettazioni telefoniche che le testimonianze contraddittorie raccolte nel dibattimento possono essere interpretate come prove a carico dèi due imputati. Per cui ha chiesto la condanna di Vittorio Dellagaren a 25 anni di carcere e eli Antonio Di Glaudi a 20 anni. Domani si proseguirà con le repliche degh avvocati Antonio e Sheila Poti (per Pietro e Vittorio Dellagaren), Wilmer Perga (per Giuseppe Davide Di Glaudi) e Marco Scagliola (per Antonio Di Glaudi). La sentenza potrebbe arrivare già in serata. Per motivi procedurali non è stata accolta la costituzione di parte civile del papà di Maverick, Giacomo Argenta; mentre ha potuto farlo la madre, Monica Di Glaudi, assistita dagli avvocati Cristina Botto e Cosimo Palumbo. [g. bai.]
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