Una ricetta per sconfiggere la crisi economica

Una ricetta per sconfiggere la crisi economica SETTIMO TORINESE IN LIZZA SEI SCHIERAMENTI CHE SI CONTENDONO LA POLTRONA DI PRIMO CITTADINO Una ricetta per sconfiggere la crisi economica Lavoro, sviluppo e difesa del territorio i temi della campagna elettorale Nadia Bergamini Lavoro, sviluppo economico e difesa del territorio. Sono i temi principali su cui le 17 liste e i sei candidati a sindaco giocano la partita delle amministrative di Settimo. La città si prepara dopo ben 17 anni di governo ininterrotto del primo cittadino uscente Giovanni Ossola al cambiamento. Questi ultimi anni, caratterizzati da un profondo declino industriale che ha portato alla chiusura di diverse industrie sul territorio e alla messa in mobilità di molti lavoratori non sono certo stati facili per la città. Lo scontro politico, tuttavia, riguarda anche alcune scelte ambientali fatte dall' amministrazione Ossola e l'utilizzo del denaro pubblico. Mariano Nicolosi candidato per la Lista Nicolosi-I Lavande concentra la sua attenzione proprio sulla crisi economica: «La nostra città ha bisogno di una politica multisettoriale che contrasti la deindustrializzazione e attragga iniziative nei settori avanzati dell'economia per garantire uno sviluppo sostenibile nel tempo. Le amministrazioni passate, invece, hanno subito senza battere ciglio la chiusura di grandi stabilimenti storici e hanno trasformato quelle aree in grappoli di condomini, senza poi garantire il lavoro ai propri cittadini». Marta Rabacchi guida una coalizione locale, alternativa al centro destra e alla maggioranza uscente verso cui la critica si è sviluppata per l'assenza di politiche per il lavoro e a sostegno dell'impresa; «Ci sono state tante pessime realizzazioni e di contro lunghi elenchi di opere pubbliche di primario interesse per i cittadini, come le strade e le aree verdi, mai fatte. Per non parlare poi dell'assenza di una politica a tutela dell'ambiente e del forte indebitamento dell'ASM, la nostra azienda multiservizi. Troppe opere faraoniche che fanno immagine, servizi carenti e nessun reale sostegno all'impresa che invece porta occupazione e benessere». E sulle tematiche di sviluppo e lavoro si incentra anche la campagna elettorale di Beppe Pozzo, candidato per il centro destra: «Noi proponiamo un'amministrazione meno burocratica, mirata a dare impulso alle realtà produttive, combattere disordine, sprechi e inefficienze, garantire servizi ài qualità alle persone. Nella nostra città i cittadini offrono molto (contribuzioni salate sotto forma di lei, tassa rifiuti, tasse varie sugli esercizi pubblici) ed ottengono poco. Con i loro soldi è stata costruita una holding finanziaria. L'obiettivo di chi amministra non deve essere quello di lanciare società in borsa, ma sviluppo e servizi)). La famìglia e i bisogni dei cittadini sono in primo piano nel progetto politico di Giuseppe Felino della Lega Nord. «Garantire l'occupazione alle persone spiega - significa dare impulso all'economia generale. La nostra città più che di opere grandiose ha necessità di servizi funzionanti, a cominciare dai trasporti. Una città come Settimo a due passi dal capoluogo non dispone di un servizio di trasporto pubblico degno di questo nome. Da tempo ci battiamo per raggiungere questo risultato». Aldo Coi^iat Loia, candidato per il centro sinistra, erede designato del sindaco uscente Ossola ha un'idea ben precisa sul ruolo e le scelte della futura amministrazione; «Pensiamo che Settimo e la zona Nord possano avere un posto importante nello sviluppo dell' area metropolitana torinese, specie ora, in presenza di una crisi strutturale della principale azienda torinese, occorrono molte idee e nuove proposte di rilancio per Torino e Provincia. Vogliamo far partecipare Settimo, in accordo con gli altri sindaci ad una fase di sviluppo dell'area metropolitana torinese a partire dalle proposte di innovazione e dalle esperienze di eccellenza che riusciremo a muppare sul nostro tenitorio». Per Massimo Calieri, candidato per la lista «No Euro», l'unica possibilità di rilancio consiste nel tornare a porre il cittadino in una posizione centrale nelle scelte amministrative. «Per ofirire servizi di qualità alla città, occorrono fondi - spiega - e questi si possono ottenere solo attraverso la rinascita industriale sul territorio. Settimo in questi anni ha assistito impotente alla chiusura di molte industrie con conseguente aumento della povertà delle sue famiglie. E' necessario guardare all'interesse generale e rilanciare l'industria, portatrice di lavoro e solidità economica peri cittadini».

Persone citate: Beppe Pozzo, Calieri, Giovanni Ossola, Giuseppe Felino, Mariano Nicolosi, Marta Rabacchi, Nadia Bergamini, Primo Cittadino

Luoghi citati: Ossola, Settimo Torinese, Torino