Irruzione al Giro Otto corridori svegliati all'alba di Giorgio Viberti

Irruzione al Giro Otto corridori svegliati all'alba INAS NELL'ALBERGO DELLE SQUADRE Irruzione al Giro Otto corridori svegliati all'alba Indagati anche altri sette atleti che non partecipano alla corsa Controllate anche alcune abitazioni. «Perché ci trattano così?» Medico nell'occhio del ciclone. Mazzoleni: mi segue da poco Giorgio Viberti inviato a BRUNICO Un altro blitz di Nas e Guardia di Finanza al Giro d'Italia. Non è stata l'azione massiccia e clamorosa che nel 2001 mise a soqquadro la corsa rosa a Sanremo, ma una serie di interventi mirati su alcuni corridori: Alessio Galletti e Mario Scirea della Domina Vacanze (la squadra di Cipollini), Fabio Sacchi della Fassa Bortolo (il team di Petacchi), Eddy Mazzoleni e Alessandro Spezialetti della Saeco (formazione di Cunego e Simoni), Ruggero Marzoli dell'Acqua e Sapone, Giuseppe Muraglia della Pinzolo Fiavè e Simone Masciarelli della Caldirola (la squadra di Garzelli). Oltre a loro, sarebbero indagati altri sette corridori professionisti che non fanno parte della carovana rosa. Il Giro, che martedì aveva applaudito l'impresa di Damiano Cunego, ieri si è risvegliato di soprassalto prima dell'alba. Alle 4,30 gh otto corridori indagati hanno strabuzzato gli occhi, quando sono stati buttati dal letto dall'irruzione di Nas e Finanza. Con modi educati ma risoluti, gli inquirenti hanno bussato alle camere d'albergo che ospitavano i corridori nel mirino dei magistrati, perquisendo stanze ed effetti personah. L'operazione non è durata più di una ventina di minuti, ai quali ha fatto seguito la stesura dei verbali. Di fatto i ciclisti «controllati» non hanno più potuto riprendere sonno, avendo concluso le pratiche burocratiche intomo alle 8. Una nottata non ideale per chi il giorno prima aveva pedalato per quasi 7 ore sotto il sole, affrontando 214 km con 4 salite selettive come quelle di Staulanza, Falzarego-Valparola, Furcia e Terento. «Eh no, così non si fa - si è ribellato Eddy Mazzoleni, 31 anni, compagno di squadra e di camera della maglia rosa Damiano Cunego all'hotel Andreas Hofer di Brunice -. Che cosa sarebbe cambiato se ci avessero sveghato alle 8 invece che alle 4 e mezzo? Avevano paura che scappassi dall'albergo?». Anche l'abitazione di Mazzoleni è stata perquisita. «Non sono sposato e sto da solo a Palazzago. La casa era chiusa, ma i carabinieri alle 5,30 hanno svegliato i miei genitori, che abitano non lontano. Per fortuna li hanno trovati, altrimenti mi hanno detto che avrebbero buttato giù la porta. Che figura con i vicini, mi crederanno un delinquente». La doppia perquisizione non ha dato esito. «Non ne dubitavo, perché sono tranquillissimo e non ho nulla da temere». Per lui, come per gli altri inquisiti, il denominatore comune sarebbe il dottor Carlo Santuccione, un medico chiacchierato negli ambienti sportivi al quale Mazzoleni si è rivolto di recente. «Mi segue da poco, solo da quasi' anno». Ma perché scegliere un preparatore già indagato in passato? «Santuccione non mi prescrive farmaci, mi segue solo nella preparazione atletica. E secondo me, con competenza». Ancbe Mazzoleni era già stato oggetto di indagini nel 2001, dopo essere stato fermato dai doganieri a Livigno. «Ma non trovarono nulla e venni completamente scagionato. Piuttosto chiedetevi perché questi blitz avvengono sempre dopo grandi imprese sportive: qui si vuole danneggiare il ciclismo». Che però non è certo esente da colpe... «E' vero, ma le cose sono cambiate. Ora il nostro sport è più pulito, lo si vede anche dalle medie più basse tenute dai corridori». Molto tranquillo è parso anche Alessandro Spezialetti, 29 anni, lui pure della Saeco come Mazzoleni, Cunego e Simoni. «Hanno guardato anche nei cestini della spazzatura - ha detto il corridore teramano di Atri -. Volevo andare in bagno, me l'hanno impedito per controllare se non nascondessi qualcosa nella doccia o sotto il lavandino. Uno di loro era gentile, l'altro un po' meno. «Oggi non dovete correre, quindi potrete riposare nel pomeriggio», ci ha detto». Anche a casa di Spezialetti è scattata la perquisizione: «Mia moglie sta per avere un bimbo e dormiva dai genitori. E' stata svegliata per telefono da un maresciallo ed è dovuta andare ad aprire la porta ai Nas. Sono cose che danno un po' fastidio, per il resto sono assolutamente sereno». Contrariato, invece, Claudio Corti, team manager della Saeco dopo essere stato campione iridato fra i dilettanti e vicecampione del mondo nei professionisti: «Bi¬ sognava rispettare di più il Giro, invece è stata fatta un'irruzione all'alba senza badare alle fatiche dei corridori. Non voglio intralciare il corso della giustizia, ma certi criteri non li capisco. Proprio mentre il ciclismo si sta riscattando da un periodo difficile e riprende quota, ecco che arriva puntuale la mazzata. Sono una persona pratica e non parlo di congiura, ma di sicuro si poteva agire con tempi diversi». Il Giro d'Italia svegliato Ieri mattina dalla visita dei Nas

Luoghi citati: Atri, Brunico, Fiavè, Italia, Livigno, Palazzago, Pinzolo, Sanremo, Terento