Sei uomini e una donna braccati in America di Maurizio Molinari

Sei uomini e una donna braccati in America I SEGUACI DI BIN LADEN POTREBBERO ESSERE GIÀ' NEL PAESE PER PREPARARE E COORDINARE UN DEVASTANTE ATTACCO Sei uomini e una donna braccati in America Caccia al commando: tutti parlano bene inglese e sanno come muoversi negli Usa Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Sono sette i super-ricercati cui l'America dà la caccia, considerando la possibilità che alcuni di loro possano essere già riusciti ad attraversare i confini, forse per coordinare l'opera di una o più cellule incaricate di attaccare entro l'autunno. Alcuni sono capaci di pilotare aerei, l'unica donna è una biologa in grado di confezionare micidiali veleni, altri hanno alle spalle la Jihad in Afghanistan, devastanti attentati terroristici antiamericani e una buona conoscenza della lingua e del territorio degli Stati Uniti. Si tratta di uomini di punta dell'organizzazione di Osama bin Laden «che hanno tentato e tentano di entrare negli Stati Uniti». Il sospetto nei loro confronti è di essere tutti possibili nuovi 'Mòhàmmied Atta; VèK poliziotto egiziano che entrò grazie a un visto negli Usa e organizzò il commando che mise a segno gli1 attacchi dell'l'I' settembre 2001. Abderraouf Jdey è considerato il più aggressivo e ideologicamente determinato: si tratta di un tunisino-canadese veterano della Jihad, con alle spallb anni di addestramento nei campi di Aji Qaeda in Afghanistan e anche un corso di volo, proprio come era avvenuto per i dirottatori-kamikaze dell'li settembre. Anche Amer el-Maati, trentenne nato in Kuwait che se la cava assai bene con l'inglese, è capace di pilotare un velivolo e si sospetta che possa circolare con documenti canadesi, egiziani o siriani. L'ipotesi di nuovi attacchi con aerei-missile è legata proprio alla presenza di Jdey ed El Maati nel gruppo. Adnan El Shukrijumah, nato in Arabia Saudita nel 1975, è considerato uno degli ex colonnelli di Khalid Sheikh Modammed, il braccio destro pakistano di Bin Laden catturato dagli americani, ed è uno dl'qUèlli che è già stato negli Stati Uniti e ha tentato di rientrarci - ma le circostanze non sono state rese note' - con un passaporto" della Guyana: anche lui ha il vantaggio di parlare bene inglese e quindi di potersi più facilmente mimetizzare. Ahmad Yahiye Gadahn è l'unico cittadino americano dei terroristi a piede libero, ha 25 anni e secondo il ministro della Giustizia, John Ashcroft, «ha già operato per Abu Zubayda», il giordano-palestinese ex capo delle operazioni all'estero di Osama bin Laden catturato nel 2003 dai militari americani. Zubayda, grazie a Gadahn ed altri americani musulmani, avrebbe tentato di far mettere radici ad Al Qaeda negli Stati Uniti e né la Cia né l'Fbi sono in grado di dire con certezza se ci sia riuscito. Aafia Siddiqui è la biologa pakistana di 32 anni che ha studiato per diversi anni al prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston ed è poi andata a perfezionarsi in uii laboratori!) di ricerca a Houston, nel Texas: per le sue conoscenze scientifiche è lei la sospettata numero uno di organizzare attentati' cori armi chimiche o batteriologiche. La Cia è da diverso tempo sulla tracce della Siddiqui, e fino a pochi mési fa riteneva che fosse stata arrestata dalla polizia di Islamabàd, che invece ha smentito. GÈ ultimi due uomini cui Fbi, Cia e agenzie federali stanno dando la caccia sono inseguiti da una taglia di 25 milioni di dollari e da mandati di cattura della giustizia americana perché hanno alle spalle il coinvol¬ gimento nell'organizzazione degli attentati che distrussero le ambasciate americane in Africa Orientale dell'agosto 1998. Si tratta di Fazul Abdullah Mohammed, 32 anni nato nelle Isole Comore, e Ahmed Khalfan Ghailani, nato in Tanzania nel 1974. Tutti e sette gli uomini di Al Qaeda sono considerati dal capo dell'Fbi, Robert Mueller, «armati e pericolosi». «Guardadevi bene attorno e segnalate alle autorità ogni possibile indizio o sospetto» chiede Ashcroft, facendo apertamente appello alla cooperazione del «popolo | americano» e aggiungendo dettagli su come questi terroristi potrebbero operare sul territorio: «Alcuni di loro parlano bene la nostra lingua, possono tentare di infiltrarsi fra gruppi di giovani estremisti islamici o viaggiare con la famiglia al seguito per evitare di destare sospetto». Il ministro della Giustizia non esclude che «ve ne siano anche altri»: «Sappiamo che Al Qaeda preferisce usare terroristi che si presentino a prima vista come europei o convertiti all'Islam». Mueller avverte: «Non sappiamo come e quando la minaccia potrebbe manifestarsi, ma riteniamo che abbiano deciso di colpirci perché dopo il risultato politico ottenuto con gli attentati di Madrid, Al Qaeda è pronta a tutto pur di attaccarci» prima delle elezioni presidenziali di novembre. Diffusi foto, nomi date e luoghi di nascita e nazionalità: uno è cittadino americano La biologa Siddiqui ha studiato al Mit: si teme che prepari attentati chimici o batteriologici | I direttore dell'Fbi Robert Mueller durante la conferenza stampa, accanto al poster con le foto e i nomi dei terroristi più minacciosi