«Animiamo per la tv il presepe di Luzzati »

«Animiamo per la tv il presepe di Luzzati » IL PROGETTO «Animiamo per la tv il presepe di Luzzati » Lastrego 8l Testa preparano i «corti» in onda a dicembre TIZIANA PLATZER Strisce quotidiane da un minuto e otto secondi ciascuna, brevi narrazioni solo immagini e musica per passare attraverso l'Avvento e arrivare alla Natività. La stanno costruendo al computer la strada che porta alla grotta di Betlemme Cristina Lastrego e Francesco Testa, impegnati nell'ennesimo nuovo progetto d'animazione, ovvero una serie di «corti» che andranno in onda su Rai 3 dal primo al 25 dicembre all'interno del contenitore per ragazzi «Melevisione»; ma l'eccezionalità dell'idea sta nei personaggi, gli stessi disegnati da Lele Luzzati per il suo presepe esposto in «Luci d'artista». Una produzione tutta torinese, dal centro multimediale del vecchio «Mulino» al fondo di corso Casale e spazio creativo del duo Lastrego-Testa, ai bozzetti di proprietà della Città concessi agli autori dall'assessore Alfieri, agli studi Rai - il mandato è di Rai Innovazione Prodotto -: come nasce questa proposta così particolare per la tv dei ragazzi, che coraggiosamente riprende la formula originale dei film di Luzzati datati almeno vent'anni fa? «Io e mia moglie siamo amici di Luzzati e ancor prima suoi allievi, abbiamo partecipato a tutti i corsi di scenografia, di cinema d'animazione proposti a Torino, oltre ad aver seguito le sue mostre e tante delle sue rappresentazioni teatrali in giro per il mondo» spiega Francesco Testa, che ricorda la prima visita allo studio di Luzzati a Roma: «Un centro artigianale dove lavorava con Giulio Gianini, altro grande animatore; un po' come facciamo noi, da artigiani dell'immagine proprio, anche se incredibilmente siamo in quindici». Cosa avete già preparato per queste strisce natalizie? «Stiamo mettendo a punto un nuovo sistema d'animazione digitale, che deve riprodurre l'effetto della carta ritagliata delle opere di Luzzati, il decoupage praticamente. E poi abbiamo cominciato a lavorare sui personaggi»". ' Quali saranno? «Esattamente quelli del grande presepe esposto nelle piazze di Torino, che sono figure contemporanee, perchè la meraviglia di Luzzati è l'astrazione dal momen¬ to storico: ci saranno il suonatore di cornamuse, il contadino che porta la frutta, la donna che fila l'arcolaio, i pastori risvegliati dagli angeli. E' la filosofia del presepe napoletano, dove tutti i protagonisti sono impegnati in un'azione quotidiana, quella di sempre, poi, illuminati dalla cometa, abbandonano l'impiego abituale e seguono la stella». Dunque quale sarà la storia del cartone ogni giorno? «Un teatrino che al suono di cornamuse e pifferi introdurrà l'ingresso di nuove figure, ma senza parole, solo la musica da cornice, e noi abbiamo già sperimentato l'effetto dei film di Luz¬ zati sui ragazzi: si entusiasmano». Dovrete essere fedeli ai suoi disegni? «Lui per primo ci ha consigliato di non essere rigorosi, di immaginare in libertà, come è abituato a fare lui». E la musica quale ruolo avrà? «Importante ma creata sullo story board, differentemente da quanto facevano Luzzati e Gianini, che invece ascoltavano una sonata di Rossini e poi di getto creavano». L'ultima puntata sarà proprio' sulla nascita di Gesù? «Be', noi ne avremmo una gran voglia, dopo che disegnamo tutta l'attesa l'intenzione è di chiudere il pomeriggio del 25 dicembre». I disegni per «I giorni dell'Avvento»

Luoghi citati: Betlemme, Roma, Torino