Olivero diventerà ambasciatore di pace di Marco Accossato

Olivero diventerà ambasciatore di pace AVRÀ' UN LASCIAPASSARE DIPLOMATICO Olivero diventerà ambasciatore di pace Marco Accossato TORINO Emesto Olivero ambasciatore di pace nel mondo. Il governatore del Piemonte, Enzo Ghigo, ha annunciato ieri che il fondatore del Sermig, il Servizio Missionario Giovanile, avrà presto un lasciapassare simile a quello dei diplomatici. «Ho proposto io stesso al ministro degli Esteri, Franco Frattini, di donarglielo - dice Ghigo - e il ministro ha risposto che è d'accordo». Olivero, «portatore di pace», potrà varcare cosi i confini di tutti i Paesi come gli ispettori dell'Onu. Non solo: nel quarantesimo anno di nascita del Sermig che si è celebrato ieri nell'ex arsenale di piazza Borgo Dora, Ghigo ricandida Olivero al Premio Nobel per la Pace: «Come torinese ho sempre apprezzato l'attività del Sermig, come presidente della Regione l'ho spesso appoggiato. Obvero ha assunto posizioni che gli fanno onore, e, come don Bosco, ha bussato alle porte delle istituzioni locali per chiedeme l'appoggio». Dal 1964 a oggi, ha calcolato l'ex bancario torinese, 500 mila giovani si sono alternati nei campi di lavoro del Sermig, e oltre 6 miboni di persone - giovani e meno - hanno partecipato agli incontri di preghiera, a quelli di formazione, e alle occasioni culturali promosse dall'Arsenale. Dopo aver trasformato da fabbrica di guerra a multinazionale di solidarietà un edificio cadente, Olivero e i suoi volontari hanno creato altre due case nel mondo, ad Amman, in Giordania, e a San Paolo in Brasile. A San Paolo, una «casa del dolore» destinata alla quarantena degli immigrati che arrivavano dall'Europa accoglie ora ogni giorno più di tremila persone a cui vengono offerti pasti caldi, ospitalità notturna, cure sanitarie, formazione, avviamento al lavoro e reinserimento sociale. Ad Amman, l'Arsenale dell'Incontro accoglie disabili e portatori di handicap cristiani e musulmani per offrire cure e formazione professionale, «e sarà la casa dei giovani di questa terra e del Medio Oriente che si impegneranno nel servizio dei più disagiati e potranno incontrarsi per approfondire la loro fede, cercare risposte ai dubbi, progettare il futuro», spiega Obvero. Se la solidarietà potesse essere monetizzata, Obvero ha calcolato che il Sermig avrebbe un valore di 390 miboni di euro. «Ma se chi ci ha sempre sostenuto smettesse improvvisamente di regalarci ogni giorno un contributo anche solo di 2 euro falliremmo in meno di una settimana». Il fondatore del Servizio Missionario Giovanile ha calcolato 1309 ore di volontariato al giomo per quarant'anni, e quasi 10 milioni di pasti distribuiti. In piazza Borgo Dora, accanto alla Scuola di restauro e ai Laboratorio del suono, è nato anche un ambulatorio dove medici volontari si sono alternati gratuitamente per garantire 147 mila visite. «La pace vincerà se dialoghiamo», è lo slogan del quarantesimo compleanno del Sermig. Come con la bandiera «Pace» dai colori dell'arcobaleno. Emesto Obvero dice che porterà questo motto nei paesi di guerra con il suo nuovo lasciapassare da ambasciatore: «Perché ovunque ci hanno chiamati, noi siamo andati».

Persone citate: Enzo Ghigo, Franco Frattini, Ghigo, Olivero

Luoghi citati: Amman, Brasile, Europa, Giordania, Medio Oriente, Piemonte, San Paolo, Torino