Razzi e bombe di E. St.

Razzi e bombe Razzi e bombe Tra le vittime due civili inglesi BAGHDAD Ancora una volta un agguato, ancora una volta accanto a un ingresso del quartier generale della Coalizione alleata a Baghdad. Cioè in uno dei punti che dovrebbero essere più sicuri nel Paese. Sabato era stato ucciso un viceministro, ieri la guerriglia ha centrato l'auto blindata di una società privata addetta alla sicurezza. Per i due britannici a bordo non c'è stato scampo. Un terzo civile è rimasto gravemente ferito. L'attacco è stato portato a termine alle 13 locali (le 11 in Italia) con lanciagranate anticarro «Rpg»: ordigni in grado di forare la corazza di un carro armato. Gli iracheni uccisi in una serie di scontri a fuoco a Baghdad nelle ultime 24 ore sono almeno 20. Ahmmed Najmeddine, esponente della minoranza turcomanna, è stato poi freddato a colpi d'arma da fuoco mentre usciva dal proprio ufficio a Kirkuk. Per la banca dati del Progetto di Sicurezza Umana «Body count» dall'intervento della coalizione guidata i civili deceduti sono in un numero compreso tra un minimo di 9148 e un massimo di 11.005. Il bilancio delle perdite tra i militari della coalizione hanno toccato quota 900: 797 gli americani, 103 quelle degli altri Paesi intrappolati nel pantano iracheno. Sempre nella tarda mattinata, ma a Mcsul, nel Nord del Paese, quattro attentati con esplosivo hanno colpito simultaneamente altrettanti cinema nel centro della città. Non ci sono vittime e il gesto compiuto contro i locali vuoti voleva probabilmente essere simbolicamente diretto contro la cultura occidentale. Un'esplosione infine ha danneggiato l'oleodotto che dal Nord dell'Iraq, nella zona di Kirkuk, porta il greggio al terminale di Ceyhan, sulla costa del Mediterraneo, attraversola Turchia. [e. st.]

Persone citate: Razzi

Luoghi citati: Baghdad, Iraq, Italia, Kirkuk, Turchia