Spunta un filmato «La prova della strage alla festa di nozze»

Spunta un filmato «La prova della strage alla festa di nozze» SULLE TV ARABE LE IMMAGINI DEL MATRIMONIO FINITO U3EDIA AL CONFINE FRA L'IRAQ E LA SIRIA Spunta un filmato «La prova della strage alla festa di nozze» In un video amatoriale il raid americano di mercoledì. Il Pentagono insiste: uogo e tempi forse non corrispondono, abbiamo colpito dei guerriglieri Maurizio Molinarì corrispondente da NEW YORK La tv dell'Associated Press mostra le immagini di una festa di matrimonio nella località di Makr el-Deeb, al confine fra l'Iraq e la Siria, bombardata mercoledì 19 maggio dagli aerei americani ma il Pentagono risponde dicendosi «non sicura» che le immagini risalgano davvero a luogo e momento dell'attacco e diffonde altre foto, su armi e danaro trovati in abbondanza dalle truppe a raid concluso. L'Aptn afferma di aver «acquistato da un sopravvissuto del raid» il video amatoriale nel quale si vedono una decina di veicoli che accompagnano l'auto della sposa riconoscibile per le decorazioni, tre donne vestite in abiti nuziali, il cantante e dei musicisti intenti a suonare con differenti strumenti, incluso il pianista la cui salma viene mostrata negli ultimi fotogrammi. Le immagini fanno vedere anche uomini che seduti in terra fumano la pipa ad acqua, che danzano e che si congratulano fra loro. A riprendere è stato il cameraman Yasser Shawkat Abdullah che, secondo l'Aptn, è rimasto anch'egli ucciso nel raid. Sebbene l'Aptn, secondo emittenti arabe, non sia stata in grado di confermare l'autenticità del video il dubbio è sufficiente a creare imbarazzo a Washington e la reazione dei comandi militari è arrivata con una dichiarazione del generale Mark Kimmit, portavoce della coalizione, secondo il quale la registrazione non dà alcuna prova sulla coincidenza fra le immagini ed il luogo e l'ora del bombardamento americano. La prin¬ cipale obiezione sta nel fatto che (di video è stato girato di giorno mentre il raid è avvenuto a notte fonda». Ma non è tutto: «In Iraq avvengono numerose cerimonie come questa, alcune sono organizzale da persone buone e ad altre partecipano persone cattive», aggiunge Kimmit, secondo cui «più passa il tempo più raccogliamo prove sul fatto che le attività che si svolgevano nel luogo colpito fra la mezzanotte e le quattro del mattino avevano assai poco a che fare con un matrimonio». Il Pentagono ha diffuso ieri le immagini di fucili mitragliatori, armi pesanti ed un'ingente quantità di danaro che è stata trovata sul posto, assieme a elenchi di numeri telefonici in Afghanistan ed in Sudan. Nel complesso ciò che sta emergendo è la convinzione che il raid abbia colpito un centro di falsificazione dei nuovi dinari iracheni, usato dalla guerriglia e da gruppi di combattenti stranieri per auto-finanziarsi. Le rotte dei contrabbandieri al confine con la Siria sono da tempo oggetto di preoccupazione da parte delle forze della coalizione: Washington ha a più riprese intimato a Damasco di bloccare i traffici illeciti sul proprio lato della frontiera. Le versioni sul raid americano di mercoledì restano discordanti anche sul numero delle vittime. Fonti locali irachene continuano ad affermare che i morti sarebbero stati almeno quaranta, inclusi numerosi donne e bambini, ma Kimmit afferma che «sul posto non abbiamo trovato prove sulla morte di bambini», a testimoniarlo sarebbe anche una persona sopravvissuta all'attacco aereo. Trasmesso dall'Ap secondo la quale il cameraman che stava riprendendo i festeggiamenti è rimasto anch'egli ucciso dalle bombe Per gli Usa è stato distrutto un centro di falsificazione di dinari Alcune immagini tratte dal video amatoriale trasmesso dalla tv dell'Associated Press: sopra alcuni uomini con un bimbo sono intenti a festeggiare, mentre il pianista negli ultimi fotogrammi verrà poi mostrato cadavere Afianco e sotto una bimba e un uomo rimasti feriti

Persone citate: Kimmit, Mark Kimmit, Maurizio Molinarì, Yasser Shawkat Abdullah