Una serata viennese e Ciaikovskij a lvrea

Una serata viennese e Ciaikovskij a lvrea CLASSICA Una serata viennese e Ciaikovskij a lvrea Al Conservatorio di scena la capitale austriaca Carla Delfrate dirige all'ex Officina H Olivetti I LEONARDO OSELLA | In questi due giorni salgono in primo piano tre orchestre, avanzando proposte concertistiche di indubbia attrattiva. Stasera gli appuntamenti sono a Torino e ad Ivrea. Quello di Torino si svolge in Conservatorio, con inizio alle 21, e vede impegnata l'Orchestra Sinfonica della Valle d'Aosta sotto-la direzione di Emmanuel Siffert. L'iniziativa è della De Sono, a ingresso libero. Con il valente complesso musicale, che sta riscuotendo crescenti consensi, si presentano al pubblico due solisti di vaglia: Francesco Manara al violino e Massimo Polidori al violoncello. Si esibiranno insieme nel «Doppio Concerto in la minore op. 102» di Brahms: una pagina assai piacevole, anche sotto il profilo formale e degli equilibri tra orchestra e solisti continua ancora adesso a suscitare riserve in qualche critico. In ogni caso costituisce un momento importante della produzione musicale a Vienna. E' difatti la capitale austriaca il fulcro della serata, che si intitola appunto «Note da Vienna». Il resto del bel programma è costituito da Mozart, rappresentato dall'Ouverture dell'opera «Don Gio¬ vanni», e dallo Schubert più ispirato, quello della «Sinfonia n. 8 in si minore» famosa come «Incompiuta». L'appuntamento di stasera a Ivrea è all'Auditorium ex Officina H Olivetti, in via Montenavale angolo via Jervis, con inizio alle 21, e sarà replicato martedì prossimo al Lingotto di Torino per il Gruppo Dirigenti Fiat. L'autore è uno solo ma fra i più amati dal pubblico: Ciaikovskij. Alla testa dell'Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte ci sarà una bacchetta femminile di spiccata personalità, Carla Delfrate. E anche il ruolo di sohsta è ricoperto da una donna, la giovanissima (18 anni) violinista cagliaritana Anna Tifu. Sarà lei a cimentarsi con il difficilissimo «Concerto in re maggiore op. 35», ima pagina talmente ardua e problematica che al suo nascere il dedicatario la giudicò ineseguibile. Non meno popolari sono le altre due pagine ciaikovskiane che completano la proposta. La Ouverture-Fantasia «Romeo e Giulietta» rievoca efficacemente il tragico amore degli adolescenti veronesi legando in un «unicum» temi affascinanti. Il «Capriccio italiano op. 45» appare anch'esso come un sapiente mosaico di episodi, ognuno dei quali si lega ad una particolare suggestione. Frutto di un viaggio compiuto nel nostro paese, il «Capriccio» prende il via con una solenne fanfara militare è si muove poltra una canzonetta popolare, una malinconica nenia e una indiavolata tarantella napoletana che chiude in gloria. Domani alle 21 è ancora il Conservatorio di Torino a ospi¬ tare il concerto della Stefano Tempia': la serata corona il ricco omaggio che in varie puntato l'Accademia ha tributato a Dvorak nel centenario della scomparsa. L'Orchestra d'Archi diretta da Massimo Peiretti ne eseguirà la stupenda «Serenata in mi maggiore op. 22» e il meno noto «Notturno in si maggiore»; completa la scaletta un altro autore slavo, Janàcek, con la «Suite per archi».