Agilè torna in tv grazie a Elisa di Maurizio Lupo

Agilè torna in tv grazie a Elisa LA RESTAURATA «GALLERIA ALLE TRIBUNE» OSPITERÀ' GLI INTERNI PER LE NOZZE CON RISTORI Agilè torna in tv grazie a Elisa Da ottobre le riprese della contessa di Rivombrosa Maurizio Lupo «Elisa di Rivombrosa», nominata contessa «da Sua Maestà Carlo Emanuele III di Savoia», si sposerà a ottobre con il «conte Fabrizio Ristori», nella chiesa ducale di Agliè, prossima alla reggia. La coppia darà vita a una bambina. Le nozze saranno festeggiate nella «Galleria alle tribune» della residenza sabauda, che la Soprintendenza ai Beni Architettonici guidata da Francesco Pernice ha restaurato con 750 mila euro. Dopo oltre due secoli d'attesa, verrà aperta per la prima volta al pubblico da oggi, dopo le ore 18. Le indiscrezioni riguardanti i popolari quanto immaginari perso¬ naggi dello sceneggiato «Elisa di Rivombrosa» sono ancora del tutto confidenziab, anche se è ormai certo che le loro nuove avventure verranno in parte girate ancora una volta ad Agliè. Qui da ottobre la produzione dovrebbe ambientare gli interni e dare trama a una decina di puntate, mentre le rimanenti verrebbero girate alla Reggia di Caserta. E' ufficiale l'apertura al pubblico della risanata «Galleria alle tribune», che collega la chiesa alla dimora sabauda. Venne fatta costruire al tempo di Ebsa, da re Carlo Emanuele in. Era il 1763. Il monarca aveva acquistato la residenza, per donarla al suo figbo secondogenito: Benedetto Maria Maurizio, Duca del Chiablese. «Prese così vita - spiega Daniela Biancolini, direttrice della Reggia un grandioso progetto di riqualificazione, affidato all'architetto Birago di Borgaro. Ridistribuì gli appartamenti ducab verso l'abitato, coinvolto nel programma di rinnovamento attraverso l'edificazione dell'attuale chiesa parrocchiale, collegata al castello mediante la "Galleria alle tribune", su due piani. Serviva alla corte per recarsi alle funzioni religiose, senza esporsi alle intemperie». Quelle che si scatenarono nel 1994 furono devastanti. L'alluvione che percorse il Piemonte produsse gravi infiltrazioni d'acqua nella Galleria. Sconvolse le coperture e i serramenti. Per evitare il peggio furono subito trasferiti arredi e quadri. «Nel 1996 - ricorda Biancolini, che ha curato tutte le opere di recupero - si risanarono i tetti. Due anni dopo si riparò la volta, a plafone. Le sue originarie assette intonacate sono state sostituite con pennellature in cartongesso. Sono stati restaurati 32 serramenti con i loro vetri a piombo, ma anche circa 2 mila mq di intonaco. I pavimenti, in bionda pietra di Barge, sono stati ripuliti a nuovo». La Soprintendenza ai Beni artistici, guidata da Carlenrica Spantigati, ha seguito invece il recupero di arredi e dipinti, su progetto di Edith Gabrielli, Graziano Vergani e Lucia Calzona. Hanno risanato settantadue tele, raffiguranti i «Cavaberi della Santissima Annunziata». «Si tratta - ricorda Calzona - di un ciclo pittorico commissionato per il Castello di Agliè da Cristina di Borbone Napoli, moglie di re Carlo Felice di Savoia. Rimasta vedova, dopo soggiorni a Roma, nel 1843 scelse di tornare ad Agbè, dove aveva passato giorni felici con il marito. Per arricchire la dimora commissionò due cidi d'opere a giovani artisti, compreso quello esposto in Galleria. L'impresa pittorica completa venne finita solo a metà Ottocento». Il grande pubbbco contemporaneo finora ha avuto ben poche occasioni di vederla nella sua completezza. «Venne smantellata nel 1964». Qra è infine riproposta. «La Galleria - dice Biancolini rimarrà aperta fino alla fine di lugbo e accogberà eventi spettacolari». E dopo? «Sarà riaperta in occasione di particolari iniziative. Ci piacerebbe fare di più, ma purtroppo non abbiamo custodi a sufficienza per incrementare i percorsi di visita». «Galleria alle tribune» di Agliè restaurata dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici Dopo oltre due secoli d'attesa, verrà aperta oggi per la prima volta al pubblico