Ovadia, ortodossia e non-sense di Monica Bonetto

Ovadia, ortodossia e non-sense VENARIA Ovadia, ortodossia e non-sense Spettacolo-concerto sul mondo khassidico mercoledì 27 al Teatro della Concordia SI è inaugurato il primo maggio scorso il nuovo Teatro della Concordia di Venaria. Per circa un mese, gh organizzatori di Hiroshima mon Amour hanno proposto un programma che alternava musica e teatro e che ora si conclude con uno spettacolo che è una sorta di summa ideale della rassegna coniugando entrambi i generi. Giovedì 27 maggio (con inizio alle ore 21) giunge nella sala di corso Puccini Moni Ovadia, artista a tutto tondo che dalle sue origini e daha cultura dei suoi avi ha tratto ispirazione e ampio materiale per celebri e apprezzate rivisitazioni teatral-musicali. Cantore dehe tradizioni, della letteratura e della musica ebraiche, affabulatore di grande abilità e simpatia grazie anche alla frequentazione e alla divertita interpretazione di un umorismo dagh insoliti colori. Moni Ovadia presenta a Venaria uno spettacolo-concerto che si intitola «La bottiglia vuota». Si tratta di un monologo che verte sul mondo khassidico, «cioè sul mondo spiega il programma di sala - di quella corrente di ebrei ortodossi di ispirazione mistica, che hanno introdotto nel pensiero e nella prassi ebraica una sorta di profondità/levità nuova fino ad allora, vagamente astratta e a Volte apparentemente non-sense, pur mantenendosi nel solco di ima saggezza profondissima assolutamente fondamentale per capire lo spirito più acuto dell'umorismo ebraico». Più sempheemente, sebbene miri a tracciare la storia e le principah peculiarità degh appartenenti al mondo khassidico (i cosiddetti khassidim), la costruzione dello spettacolo è tipica di Moni Ovadia, e dunque inanella una piacevole miscellanea di aneddoti, storiehe e canzoni proposti in chiave semi-seria. Si differenzia dagh spettacoh precedenti in un unico particolare: nella scelta di una dimensione più intima, raccolta, quasi minimalista, per consentire la quale è stata sacrificata la consueta mini orchestra che solitamente accompagna l'artista. In «La bottigha vuota», Ovadia si accompagna da sé alla chitarra ed è affiancato sul palco da due musicisti zingari rom, Albert Florian Mihai alla fisarmonica e Mitika lon Bosnea al clarinetto, che eseguono brani della loro tradizione. «Così - leggiamo - ebrei e zingari si raccontano, accomunati dalla loro erranza e dal loro essere discriminati nella storia e nei luoghi». Biglietti a 15 euro (riduzione minori di 20 anni 12 euro) in prevendita da Box Office Ricordi, Hiroshima mon Amour, Teatro della Concordia e su www.ticketone.it. Info allo 011/49.58.50. Monica Bonetto Moni Ovadia mercoledì 27 alla Concordia di Venaria Reale

Persone citate: Albert Florian Mihai, Moni Ovadia, Ovadia

Luoghi citati: Hiroshima, Venaria, Venaria Reale