Nella Pentola d'oro crostacei e molluschi che sanno di carta

Nella Pentola d'oro crostacei e molluschi che sanno di carta RISTORANTE Nella Pentola d'oro crostacei e molluschi che sanno di carta M ARCHETTA o macchietta?»: quante volte me lo sono domandato, ce lo siamo domandati, davanti alle gastro-tavolate della nostra TV. Certo, arrivano i guai giudiziari per Roberto Da Crema e per la Rinaldi; il patteggiamento salva in tribunale Mara Venier, Rosanna Lambertucci e Pippo Baudo... poi, come ricorda Gian Antonio Stella sul Corriere, tutti ritornano a galla. Ma chi ritornerà a galla dopo essere sprofondato davanti alle telecamere di Striscia la Notizia, davanti al Tapiro d'oro consegnato da Staffelli a Gianfranco Agus, nipotino di Gianni e di Cossiga, per Michele Cucuzza? La Rai e la magistratura indagano e vedremo i risultati: chi gli innocenti, chi i colpevoli. Certo, sono rimasto di sasso l'altro giorno, a metà pomeriggio, quando l'ennesimo concorso gastronomico, la fantomatica Quinta Edizione del ristorante La Pentola d'oro di Sesto San Giovanni si svolgeva, con cantanti di trent'anni fa, sotto gli sguardi commossi di quel prezzemolo della TV di Stato e di governo che è Mino Reitano. Già, perché la Pentola d'oro è a pochi passi da casa mia. Ci passo davanti due volte la settimana... ma non mi era mai passata per la testa l'idea di entrarci a mangiare. Ci sono andato sabato sera così, tanto per vedere la valenza di un locale per il quale sono bastate poche migliaia di euro per portarlo sotto le telecamere inventando la Quinta edizione di un premio che non ha mai visto le altre quattro. Sommersa nel cemento dei palazzoni, si cela la bella villotta Anni Trenta con il suo scampolo di pergola verde, con suoi gradini d'entrata e la porta di cristallo comandata dalla cellula fotoelettrica. Dentro, a ricordo della sua visita a Sesto San Giovanni, le foto del presidente Ciampi con il sindaco Giorgio Oldrini, caporedattore di Panorama ed artefice della rinascita della ex-Stalingrado d'Italia. Ci trovate una saletta appartata poi una sala ampia, comoda, dai tavoli abbastanza distanti, super rustica e calda, con il soffitto tappezzato di forme di rame da budino. Qua e là luci soffuse,vetrinette, specchi. Dopo il cortese omaggio di uno gnocco fritto con buona pancetta ed un calice di Prosecco, ecco pesce crostacei e molluschi che sanno di carta o di niente come antipasto (mare caldo, gratinato); stessa cosa per gli scampi che accompagnano succulenti tagliolini fatti in casa alle zucchine. Sufficienti ravioli di carne al burro fuso, corretto filetto di orata alle olive, buona croccante costoletta milanese. «Non fatte fresche» panna cotta e crème brùlée, ho optato per pastiera e torta di mele. 50-55 euro per un pranzo medio nel ristorante più famoso d'Italia grazie a Striscia ed alla Vita in diretta. Provato U15-5-2004 Il ristorante più famoso d'Italia, dopo la denuncia di «Striscia» contro «La vita in diretta»: un caso esemplare delle gastro-tavolate tv PENTOLA D'ORO Sesto San Giovanni(MI) via Fratelli Bandiera 25 Tel 02.26261341 Fax02.24411217 e-mail pentoladoro@virgilio.it sito www.pentoladoro.it Chiusura: lunedì Carte di credito: tutte Voto; 12/20 BORGO LABAGNAIA Sempre in provincia di Siena, un altro borgo ristrutturato, unimmen sa tenuta agricola con animali selvatici che vivono in libertà, scuderie e cavalli da gran premio,albergo a 4 stelle, centro benessere e sede di congressi (Borgo La Bagnaia. S.S.Siepa-Grosseto, San Rocco a Pilli, tel.0577.813000 info@labagnaia.it).

Luoghi citati: Grosseto, Italia, Pilli, Sesto San Giovanni, Siena