Schumi è un fulmine ma c'è il rebus-aomme di Stefano Mancini

Schumi è un fulmine ma c'è il rebus-aomme FI : A MONTECARLO LA BAR DI DAVIDSON TRA IL TEDESCO È BARRICHELLO Schumi è un fulmine ma c'è il rebus-aomme Strateghi al lavoro: le coperture della Ferrari si consumano in fretta Mercato: torna Villeneuve? La Williams rivela: «Ralf irriconoscibile» Stefano Mancini inviato a MONTECARLO Trovare uno che batta Michael Schumacher è più difficile che spendere poco a Montecarlo. Per vedere la prevista vittoria del campione della Ferrari si sborsano una media di 200 euro per il biglietto e 1500 per una notte in albergo. E' il fascino del Principato e dell'unico Gp al mondo dove la sera, finite le sessioni di prova o qualifica, qualunque mortale può girare in auto sul tracciato di gara. Dove non ci sono vie di fuga ma guard rail che vengono montati per la Formula 1 e smontati il giorno dopo. Dove soltanto gli storici dell'automobilismo ricordano l'ultimo sorpasso. Dove ogni anno gh organizzatori dell' Automobile Club francese riescono a inventare spazi (il capolavoro è la nuova pit lane: sembra vera). Dove, forse, ci mostreranno la gara più difficile per l'Invincibile. In effetti c'è un problemino in casa Ferrari. Oddio, visto il miglior tempo di Schumacher e il terzo di Barrichello, trattasi di dettaglio a fronte dei ritardi della concorrenza. La Bar si conferma miglior sfidante: peccato che il suo pilota più in forma sia un un collaudatore, Anthony Davidson, che con il secondo tempo di ieri ha concluso il lavoro del weekend. Trulli (Renault, 40) conferma di amare il tracciato monegasco, ma il distacco da Schumi è di 7 decimi. Raikkonen (McLaren, 5") sembra in crescita, però ha percorso la metà dei giri rispetto agli avversari per risparmiare una meccanica che quest'anno l'ha lasciato a piedi già sei volte. Poi Button con la prima BAR «ufficiale», in ritardo le Williams: 10" Montoya, soltanto 12' Ralf Schumacher, che ha anche rotto un motore e, comunque vada domani nelle qualifiche, perderà dieci posti domenica sulla griglia di partenza. Il problemino delle rosse è la durata delle gomme. Dopo un giro le prestazioni crollano. Schumi ha ottenuto il suo ri4"741 al primo passaggio. Se ne sono accorti Trulli e Fisichella: «Attenzione, la Ferrari è velocissima ma le Bridgestone non durano. In gara potrebbero dare problemi». Il dt del Cavallino, Ross Brawn, ammette: «Le condizioni della pista cambiano di continuo. Il dubbio è se montare uno pneumatico più aggressivo che si degrada in fretta o compiere una scelta conservativa». Sarà pane per gli strateghi. Si possono azzardare persino tre soste, visto che la velocità nella corsia box è stata aumentata da 60 a 80 km/h. «Montecarlo è la sfida più significativa per un pilota - dice Schumacher -. Non sono sorpreso delle nostre prestazioni, occorre capire a che punto sono gh altri. Le gomme? Funzionano benissimo». La Ferrari dell'anno scorso era conservativa e ottenne un terzo posto con il pilota tedesco (alle spalle di Montoya e Raikkonen) e un settimo con Barrichel¬ lo. L'esperienza della stagione 2003 ha insegnato parecchio agli uomini di Maranello. Schumacher insegue la sesta vittoria consecutiva, che gli permetterebbe di superare Mansell (cinque successi di fila a inizio '92) e Senna (cinque primi posti nel Principato). Brawn lo definisce pilota perfetto: «Senna e Prost, con i loro duelli, si spingevano l'un l'altro. Michael ha dovuto fare da sé, perché Rubens lo stimola soltanto a tratti». Trulli si candida come guastafeste: «Per la pole position sono in ballo anch'io. Poi voglio vedere chi riuscirà a sorpassarmi. La mia Renault? Sono riuscito a metterla bene a punto, sono soddisfatto. All'inizio mi sembrava di cavalcare un cavallo imbizzarrito e ho "accarezzato" un muretto». In casa Williams si pensa soprattutto al futuro. Con i due piloti in partenza (Montoya alla McLaren, Ralf probabilmente alla Toyota) è aperta la corsa alla successione. L'ultima voce annuncia il ritomo in FI di Jacques Villeneuve. Il dt Patrick Head la liquida con una battuta («potremmo prendere Mansell, in fondo non ha mai annunciato il ritiro»), ma in privato ha azzardato un'ipotesi: Schumi II non è più lui dal settembre dell'anno scorso, quando finì fuori pista durante una sessione di test a Monza per la rottura di una sospensione. «Alcuni nostri piloti del passato come Piquet e Boutsen - ha aggiunto Head hanno impiegato dai sei ai nove mesi per riprendersi da gravi incidenti». Oggi riposo. Michael Schumacher si fa i fatti suoi in segreto, Barrichello si gode la famiglia (genitori, sorella, moglie e figlio). Trulli si dedica ai fotografi. E per il pubblico sono altri millecinquecento euro a notte. Pasti e biglietti d'ingresso esclusi, ovviamente. I box della Ferrari nella rinnovata pit lane del Gran Premio di Montecarlo: è l'ultimo «capolavoro» ideato dagli organizzatori

Luoghi citati: Maranello, Montecarlo, Monza