Due Katiuscia sul campo base di Tallii di Francesco Grignetti

Due Katiuscia sul campo base di Tallii Due Katiuscia sul campo base di Tallii Fuori bersaglio: nessun ferito, ma è un allarmante salto di qualità Francesco Grignetti ROMA Colpo di scena, a Nassiriya, e per nulla incoraggiante: ieri mattina sono piovuti sulla base di Tallii due razzi, per fortuna fuori bersaglio. E' la prima volta che la guerriglia attacca il campo base della Coalizione; un'enorme installazione militare di ventotto chilometri quadrati, in pieno deserto, a venti chilometri dalla città, con una pista aerea al centro e due principab attendamenti dove sono ospitati il grosso degli italiani, più il contingente americano che gestisce l'aeroporto, e i piccoli distaccamenti di coreani, rumeni, portoghesi e olandesi. I mibtari sono rimasti di stucco quando hanno esaminato i resti dei due razzi. Sono del tipo «Katiuscia». Mai visti finora nell'Iraq meridionale. Li conoscono bene i miliziani sciiti di Hezbollah, che però sono in Libano e b sparano di continuo sulle postazioni e gb insediamenti israebani. I due razzi sono andati fuori bersagbo. Ovvero non hanno colpito nessuno, né cose, né persone. Ma l'aUanne è risuonato in tutta la base, si temeva un attacco in grande stile. Immediatamente si sono alzati in volo alcuni elicotteri da combattimento: Tallii ne ospita di itabani e di olandesi. Hanno partecipato aUe ricerche anche vebvob statunitensi. Ma di mibziani, nessuna traccia. «Pensiamo che fossero razzi "Katiuscia" di concezione abbastanza rudimentale - spiega il colonneUo Giuseppe Perrone, portavoce del contingente - E' comunque un segnale preoccupan¬ te perché vuol dire che è possibile un salto di qualità neU'offensiva dei guerriglieri estremisti scùti, che potrebbero contare su armi più potenti e sofisticate di quanto hanno mostrato finora». Che ai miliziani fossero arrivate anni più potenti, purtroppo; s'è visto nei combattimenti dei giorni scorsi. 1 mortai hanno raddop¬ piato il calibro e la potenza. E' stato un proiettile di mortaio pesante, ad esempio, a colpire la postazione dove erano i lagunari, nella base «Libeccio», ferendo in maniera mortale il caporale Matteo Vanzan. Sono diversi e più potenti anche gb Rpg che i guerrigberi portano a spalla: adesso esplodono sempre, sono di fattura migbore di quelb utilizzati fino a un mese fa. Óra i «Katiuscia». Che non sono armi sempbci da maneggiare. Hanno bisogno di una struttura di lancio, in genere montata su camion o su grosse jeep. «Questi potrebbero essere ancora più semplificati: con un tubo di lancio che si getta dopo l'uso». Chi H maneggia, comunque, deve avere buone cognizioni militari: colpiscono da quattro-cinque chilometri di distanza, non è sempbce indirizzarb sul bersagbo. Si confermano, insomma, le informazioni che l'intelligence mibtare aveva raccolto neUe settimane scorse: la milizia sciita di Al Sadr avrebbe ricevuto rifornimenti in anpi e uomini dall'estero. Ed è possibile che si stiano aggregando alla ((Armata del Mah di» anche dei guerriglieri stranieri, sempre di religione sciita, che vengono dal Libano o dall'Iran. D'altra parte si segnala anche che le immagini dei combattimenti nei luoghi santi deUa religione scùta. a Najaf, dove ci sono grandi mausolei e un cimitero considerato sacro, e che sono stati parzialmente danneggiati, ossessivamente riportate da giomab e tv arabe, hanno infiammato le masse scute di tutto il Medio Oriente. C'è, infine, grandissima preoccupazione a Nassiriya per il sermone del venerdì. La settimana scorsa fu proprio dalla moschea, al termine della preghiera, che lo sceicco Al Khafaji, braccio destro di Al Sadr in città, lanciò la «guerra santa» contro gb itabani. E vennero tre giorni di combattimenti. Cosa accadrà oggi? Non potrebbe esserci benvenuto peggiore per il generale Corrado Dalzini, die è partito ieri assieme ai suoi ufficiab dall'Itaba aba volta deU'lraq, dove va a sostituire l'uscente Gianmarco Chiarini. Il generale Dalzini, 52 anni, guida la brigata «Pozzuolo del Friub». Avrà di fronte il difficile compito di mantenere l'ordine e portare la pace a Nassiriya per i prossimi quattro mesi. Nel pieno, cioè, della transizione. «Il bvello di rischio - dice - è accettabile, è aba nostra portata. Siamo consapevob delle difficoltà che incontreremo, soprattutto in vista del 30 giugno, efata in cui è previsto il graduale trasferimento di responsabibtà ab'autorità irachena. Siamo tuttavia fiduciosi e sereni». C'è preoccupazione anche per il sermone del venerdì, che la scorsa settimana innescò gli attacchi agli italiani Elicotteri dell'Aeronautica militare decollano nella notte da Tallii O

Persone citate: Corrado Dalzini, Dalzini, Gianmarco Chiarini, Giuseppe Perrone, Khafaji, Matteo Vanzan, Sadr

Luoghi citati: Iran, Iraq, Libano, Medio Oriente, Roma