Un monumento per amico

Un monumento per amico Un monumento per amico c TfZIANApLATZER IASCUNO di noi avrà una fascia colorata con il disegno di un'oca, che vuol dire che sarà una casella» dice Alice, anche se ora non le sembra tanto facile spiegare questo gioco inventato con tutta la sua classe. Cerca il suggerimento della maestra, «ecco, sì, qualcuno racconterà delle bialere, qualcun altro della fabbrica, e così parleremo della Cascina Fossata». Non è così semplice per i ragazzini della quarta elementare Franchettì immaginarsi ciceroni davanti a un pubblico di grandi, sentire la responsabilità di essere i pìccoh narratori di una parte di storia del quartiere. Ma è proprio questo il bello di «Porte aperte», la manifestazione che dà la possibilità ai bambini di «adottare» i monumenti della città e che, giunta alla settima edizione, domenica, nel pomeriggio, avrà la sua seconda e ultima parte. Ogni anno raccoglie il successo del pubblico, che va a visitare i tanti luoghi aperti per l'occasione proprio perché osservati con gli occhi dei ragazzi, e l'entusiasmo degh studenti, dalle elementari alle superiori, stimolati a ricerche storiche, a progettare ristrutturazioni. La scuola Franchettì fa parte della Circoscrizione 5 e le sei classi hanno «adottato» - la prima adesione fu nel 97 - la zona dalla Cascina Fossata alla fabbrica di Savigliano: «La Cascina è stata abitata dai Savoia, mentre ora è chiusa. Una volta c'erano gli animah, i campì coltivati, tantissimi alberi e noi vonemmo che il Comune la riaprisse» dice Tancredi, 9 anni, che così ripassa la sua parte per domenica pomeriggio. E come dovrebbe diventare? «Magari di nuovo una cascina vera, anche con una biblioteca per ragazzi e uno spazio per giocare». I ragazzi sono molto attaccati a questo progetto, tanto che con le insegnanti hanno raccolto le firme degh abitanti del quartiere per fare una proposta all'Amministrazione e ai proprietari privati, resa per ora in un plastico esposto domenica. Uguale stretto legame per un pezzo importante del proprio territorio lo dimostrano gli studenti della scuola media di via Santina, dove da sei anni viene «adottata» la Manifattura Tabacchi. «Mia nonna era un'operaia della Manifattura, lavorava il tabacco» racconta Manuela, 14 anni, già proiettata verso il liceo scientifico. «Nel quartiere tutti gli anziani conoscono quel monumento e anche noi abbiamo fatto un sacco dì ricerche e domenica ricorderemo la storia di questo luogo che venne aperto come Manifattura nel 1789, ma esisteva già dal 1568». Si sa che diventerà un polo universitario. «Sì, e credo che l'idea sia proprio Ciceroni per un giorno, raccontare ai grandi le vicende storiche e artistiche di alcuni siti della città: succederà domenica a molti studenti torinesi [cfsarai?] ''^^"W 'Ma DO *ffipi

Persone citate: Savoia

Luoghi citati: Savigliano