«Cattaneo e Gasparri porteranno qualcosa in dote»

«Cattaneo e Gasparri porteranno qualcosa in dote» RAI TORINO: GHIGO E FIDUCIOSO SULLE PROSSIME VISITE DEL DIRETTORE GENERALE E DEL MINISTRO «Cattaneo e Gasparri porteranno qualcosa in dote» Il sindacato dei giornalisti alle istituzioni: «Valorizziamo le eccellenze del territorio» Luciano Borghesan Prende consistenza la piattaforma «Rai di Torino». Giovedì 27 le istituzioni, i parlamentari, le forze sociali ed economiche piemontesi la illustreranno al direttore generale, Flavio Cattaneo. Un incontro atteso da tempo: avverrà nel Centro di produzione dì vìa Verdi 16, a due passi dal palazzo della radio (via Verdi 31), dalla cui ventilata vendita è scaturita la «vigilanza» volta a impedire che il depauperamento di Rai Piemonte prosegua a vantaggio delle sedi di Roma, di Milano e anche di Napoli. «Credo che Cattaneo venga con qualcosa. Poi ognuno valuterà se sarà una piccola, media o grande dote», ha anticipato ieri il presidente della giunta regionale, Enzo Ghigo, ai sindacati dei giornalisti piemontesi. Il governatore ha aggiunto che il 3 giugno ci sarà la visita del ministro Gasparri, «e speriamo che lui ci porti buone notìzie circa il digitale terrestre». A Ghigo, al vicepresidente William Casoni, alla presidente della Provincia, Mercedes Presso, e al sindaco Sergio Chiamparìno, l'Associazione Stampa Subalpina, l'Usigrai e il comitato di redazione del Tg3 del Piemonte hanno esposto l'esigenza di valorizzare le eccel¬ lenze dell'informazione Rai di via Verdi: Ambiente Italia, Leonardo sono nati qui per rispondere e dare risalto alle vocazioni scientìficoambientali. Ma perché Je nuova iniziative su questo campo vengono disseminate altrove? Dal segretario della Subalpina, Franco Tropea, l'esposizione della linea sotto cui la Rai a Torino non può scendere e il rilancio su cui puntare: la redazione sportiva va valorizzata a livello nazionale, specie in vista delle Olimpiadi; il canale tematico RaiAlp può essere un'opportunità oltre il 2006; ok al digitale, ma comprensivo delle redazioni. Daniele Cerrato (Usigrai), Girolamo Mangano e Paolo Volpato (del Cdr), hanno spiegato che questo deve comportare il potenziamento della struttura giornalistica, attualmente in sofferenza, sono una dozzina i casi da risolvere, precari che, da anni, lavorano con contratti a tempo determinato. Simili osservazioni sono contenute nel documento dei parlamen¬ tari bipartisan, coordinati dall'on. Giorgio Merlo. Ghigo ha ricordato che esistono richieste settoriali da parte di tutti i soggetti territoriali: Orchestra, Centro Ricerche, uffici amministrativi, il Centro di produzione. Ci sono progetti da approfondire per la «Città del cinema», il «Segretariato sociale», la «Tv dei ragazzi», la «Radiofonia». Per Chiamparìno il problema è «quanto Cattaneo potrà rispondere alle nostre richieste, noi i progetti li abbiamo, avevamo anche previsto di dare alla Rai risorse tramite cessioni immobiliari, ma siamo stati fermati: bisogna essere propositivi in una riorganizzazione utile anche alla Rai». Manca «la mission», ha aggiunto Mercedes Presso: «La Rai deve dare ruoli importanti per le aziende di Torino che hanno 1200 dipendenti e strutture uniche». Per Casoni l'idea forte resta «il digitale terrestre: questa è la città di Radio Elettra, di Alenia, del Centro ricerche». ■jme/ L'assessore regionale William Casoni

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