«Carabinieri anche a Gaza» La nuova richiesta di Bush di Maurizio Molinari

«Carabinieri anche a Gaza» La nuova richiesta di Bush I NOSTRI MILITARI POTREBBERO ESSERE IMPEGNATI A PATTUGLIARE GLI INSEDIAMENTI EVACUATI DAI 7500 ISRAELIANI CHE ORAVI RISIEDONO «Carabinieri anche a Gaza» La nuova richiesta di Bush I capo della Casa Bianca chiederà di prolungare la missione italiana a Nassiriya fino alle elezioni presidenziali di novembre retroscena Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK PROLUNGARE la missione in Iraq fino alle elezioni, un «combat team» per l'Afghanistan e forse delle unità di carabinieri per la Striscia di Gaza. Si parlerà molto dell'importanza delle missioni militari a fini di stabilizzazione regionale nell' odierno faccia a faccia alla Casa Bianca fra George Bush e Silvio Berlusconi, a conferma degli ottimi rapporti personali e politici che li accomunano. Quando un capo di governo arriva in visita allo Studio Ovale l'agenda dei colloqui è già quasi del tutto confezionata grazie ad un premuroso lavoro degli sherpa che tentano di ridurre al minimo gli imprevisti. Nel caso del premier italiano Silvio Berlusconi, la Casa Bianca si prepara ad accoglierlo oggi con. il calore che spetta al più importante alleato europeo nella guerra al terrorismo dopo il britannico Tony Blair e con un carnet di argomenti che, secondo indiscrezioni trapelate a Washington, ben descrive i contorni del conflitto in atto. In primo piano c'è la necessità di accompagnare l'Iraq alle elezioni del gennaio 2005 evitando che il passaggio dei poteri del 30 giugno possa degenerare nel caos favorendo la guerri- glia. Da qui il fatto che Washington guarda a Roma affinché garantisca la permanenza del contingente militare italiano il terzo in ordine di grandezza almeno fino alle elezioni. Il Pentagono è convinto che gli attacchi della guerriglia sunnita e sciita nelle prossime settimane si intensificheranno e quindi la tenuta militare della coahzione a cavallo del passag¬ gio dei poteri è prioritaria. Se Washington ha rinviato il ritiro di oltre 20 mila uomini e Londra ne sta inviando tremila in più, Bush chiederà a Berlusconi di prolungare la missione del nostro contingente fino all'insediamento del primo governo iracheno legittimato al voto popolare. Al Dipartimento di Stato c'è sensibilità per le difficoltà politiche dei partner europei Blair, Berlusconi ed il polacco Alexander Kwasniewski - con le rispettive opinioni pubbhche ed al fine di favorire una soluzione diplomatica il Segretario di Stato, Colin Powell, si è detto pronto in colloqui con francesi e tedeschi ad accettare la proposta russa di organizzare una Conferenza intemazionale sull' Iraq. Lavorando all'ipotesi di un compromesso con Mosca dove il consigliere per la sicurezza Condoleezza Bice ha incontrato il presidente Vladimir Putin - Bush punta a coinvolgere Berlusconi in un disegno diplomatico teso a raggiungere una vasta intesa sulla nuova risoluzione Gnu in occasione del summit del G-8 che si terrà a Sea Island, in Georgia, all'inizio di giugno. Ma non c'è solo l'Iraq. La guerra al terrorismo continua anche in Afghanistan, dove le elezioni già rinviate a causa delle carenze di sicurezza dovranno essere celebrate entro la fine dell'anno, e Bush farà presente all'ospite l'importanza di un aumento dell'impegno miniare italiano. In particolare Washington chiede a Roma di inviare un «combat team» - non più di cento uomini con relativi mezzi - nella zona di Herat simile alle unità già fornire da Germania e Canada in altre zone a rischio. I «combat team» servono per stabilizzare le province afghane lontane dalla capitale Kabul al fine da consentire quelle condizioni minime di sicurezza per poter celebrare le prime elezioni libere del dopotaleban. In questo caso la missione avviene sotto l'ombrello della Nato - e dunque comporta per l'Italia minori difficoltà politiche - ma inviare il «combat team» significherà per Roma aumentare uno sforzo militare ed economico già molto significativo. Anche sul fronte del Medio Oriente è nell'aria l'ipotesi di un ricorso a militari italiani. L'amministrazione Bush teme che il ritiro totale israeliano dalla Striscia di Gaza possa creare ima situazione di assenza di governo favorevole alle attività di gruppi terroristici già presenti, come Hamas e Jihad, ed all'inse¬ diamento di Al Qaeda e Hezbollah. Considerata la debolezza dell'Autorità nazionale palestinese Washington ha già inizialo a definire con l'Egitto un piano per la sicurezza della Striscia di Gaza che prevede l'ipotesi della presenza di contingenti di truppe straniere alle quali potrebbe spellare, fra l'altro, prendere in consegna gli insediamenti evacuali dai 7500 israeliani che ora vi risiedono. Bush ha già esaminato questo scenario con Blair ed assieme a Berlusconi verrà discussa l'ipotesi che l'Italia possa fornire alcune unità di carabinieri per compiti di pobzia civile simili a quelli svolti a Sarajevo, in Bosnia, o a Hebron, in Cisgiordania. Il governo di Gerusalemme ha fatto conoscere a Washington, per la prima volta, la propria disponibilità a consentire l'entrata a Gaza di truppe straniere ed i buoni rapporti che legano l'Italia da un lato con i palestinesi e dall'altro con lo Stato ebraico creano una cornice favorevole all'ipotesi di un impiego dei carabinieri. COSA E LA MSU Nasce nel 1998. La formazione della Msu (Multinational Specialized Unit, Unità Multinazionale Specializzata), nell'ambito della Nato, è una importante svolta che viene attuata nella formazione e nell'impiego dì forze di polizia multinazionali. L'Arma dei Carabinieri è stata l'ispiratrice e la protagonista concreta del sostanziale ■mutamento nella caratterizzazione e nelle modalità operative di quelle polizie. Nelle operazioni a supporto della pace è una unità con compiti articolati, una commistione di incombenze di forza militare e di polizia civile in un territorio con etnie diverse, soprattutto sostanzialmente armate, che solo forze di polizia a ordinamento militare sono professionalmente preparate ad affrontare. Ad imporla fu il clima socio-politico che si era creato in Bosnia. A seconda delle situazioni, hanno partecipato gli spagnoli della Guardia Civll, la gendarmeria nazionale portoghese (guardia repubblicana), la marechausse olandese, la gendarmeria francese e la gendarmeria turca. Sono assimilabili anche forze di polizia dell'Est europeo, vedi estoni e romeni (questi ultimi presenti a Nassiriya). La gendarmeria argentina era nella Msu in Bosnia.