La giornata no di Petacchi dinego, nuova vita in rosa

La giornata no di Petacchi dinego, nuova vita in rosa GIRO: SORPRESE NELLA NONA TAPPA, PER VELOCISTI La giornata no di Petacchi dinego, nuova vita in rosa Lo spezzino tradito dal vento si arrende a Rodriguez Il veronese che ama Jim Morrison rassicura Simoni Giorgio Vibertì inviato a CAR0VIGN0 Petacchi non vince la volata ed è già una notizia clamorosa. Nella 9" e breve tappa del Giro, fatta per velocisti, lo sprinter spezzino ha fallito il pokerissimo, «tradito» dal treno della Fassa Bortolo ma soprattutto dal vento e dal leggero pendio contrari nella dirittura finale. Si è imposto l'americano Fred Rodriguez davanti a Petacchi, Furlan, l'australiano McEwen e il ceco Svorada al termine di una tappa senza sussulti salvo una caduta a 28 km dal termine, costata cara al colombiano Fredy Gonzalez (trasportato in ospedale con il volto sanguinante) e allo sprinter Massimo Strazzer (sospetta frattura a ima spalla). Damiano Cunego resta in maglia rosa e la terrà anche oggi, primo giorno di riposo al Giro dopo il lungo trasferimento di ieri sera dalla Puglia alle Marche. A soli 22 anni, il monello della Saeco pare più sicuro di sé. «Dentro è ancora un bimbo, ma fuori è già un grande corridore» assicura Eddy Mazzoleni, compagno di stanza di Damiano. E' lui che veglia sul sonno del leader e ne smussa gli ardori da puledro di razza, «Ma non riesco a mitigare la sua passione per Jim Morrison», la rockstar della quale Cunego è appassionato fan, tanto da portarsi al Giro i ed e un paio di manifesti che appende in albergo, «Damiano voleva portarne uno sul podio di Montevergine dopo aver conquistato la magUa rosa - ha aggiunto Mazzoleni - ma l'avvocato Castellano (il direttore della corsa, ndr) non glielo ha permesso». Dopo il giorno più bello della sua carriera, la vita di Cunego è cambiata: autografi, foto, premiazioni, celebrazioni. Tanto che l'altra mattina, imbrigliato tra miss e assessori nei tentacoli del villaggio di partenza, non si era accorto che la tappa stava per prendere il via e si è avviato quando il gruppo era già 4 km più avanti. «Ho temuto di aver fatto una stupidata» ha ammesso. Per sua fortuna il compagno di squadra Andrea Tonti se l'è caricato sulle spalle, riportandolo nella pancia del plotone. La vita da leader è pericolosa perché distrae, Damiano potrebbe arrivare già logoro all'ultima settimana, quella decisiva. Per questo ha cambiato numero di cellulare, argi¬ nando così la marea di telefonate e messaggi che cominciavano a tormentala la sua avventura rosa. Ora sono in pochi a conoscerne il numero, prima fra tutti la «fidanzata» Margherita, conosciuta un giorno in corriera andando a scuola a Verona, Cunego è ancora giovane, ma sa quello che vuole. Gli occhi da furetto guardano lontano, la fantasia di ragazzo disegna trionfi rosa e gialh («forse fra 2 o 3 anni mi vedrete al Tour...»), ma non si lancia in voli pindarici: «Resto con i piedi per terra» ripete. Un grande corridore si vede anche dal carattere e quello di Cunego resta umile come quando da bambino si affacciò all'hockey ghiaccio, poi alla corsa campestre, infine alla bicicletta malgrado papà Enzo corresse in auto (vinse anche una Trento-Bondone), A Damiano sono bastati pochi anni per ottenere i primi exploit, come il Mondiale juniores '99 nella «sua» Verona. E quest'amie è arrivata l'esplosione fra i professionisti, con 7 vittorie in un mese, fra cui il Trentino, l'Appennino, il Gp di Larciano, le tappe di Pontremoli e Montevergine al Giro, Di Cunego stupisce la versatilità, in salita come nelle volate ristrette. Gh manca solo la verifica in una cronometro, come quella di sabato prossimo a Trieste. «Vorrei restare in rosa fino a quel giorno», E poi? «Aiuterò Gilberto a vincere il suo terzo Giro», Gilberto, per chi non lo sapesse, è Simoni, il leader della Saeco al quale Cunego sabato aveva tolto la magha rosa, «Tranquilli, sapro restituire al mio capitano quanto lui mi ha dato a Montevergine». Il ragazzo è cresciuto in fretta ma non ha perso la testa. Ordine d'arrivo: Nona tappa, Policoro-Carovigno: 1, Fred Rodriguez (Usa, Acqua-Sapone) km, 142 in 4h 04'38" media 34,827; 2. Petacchi; 3. Furlan; 4. McEwen (Aus 1); 5, Svorada (Cek); 6. Nauduzs (Letti; 7, Zanotti; 8. Forster (Gerì; 9, Cadamuro; 10. Usov (Blr), tutti con il tempo del vincitore. Ritirato Freddy Gonzalez. Classifica: 1, Damiano Cunego (Saeco); 2, Simoni a 10"; 3, Pellizolti a 28"; 4, Popovych (Ukr) a 31"; 5, Figueras a 52"; 6, Gontchar (Ukr) a l'08"; 7, Cloni a l'IO"; 8, Garzelli a l'IS"; 9, Noè a I'17"; 10. Mazzoleni a l'29". Il programma: oggi riposo. Il Giro si è trasferito ieri sera dalla Puglia alle Marche. La corsa riprende domani con la frazione Porto Sant'ElpidioAscoli Piceno di 146 km.