Cunego favorirà capitan Simoni o no? di Giorgio Viberti

Cunego favorirà capitan Simoni o no? 301 TORMENTONE CHE AGITAIA CAROVANA A CONFRONTO LE OPINIONI DB PROTAGONISTI Pi OGGI E DMERI .:v- -, ■— Cunego favorirà capitan Simoni o no? Cassani: «Decide la scuderia». Figueras: «No, la strada» inchiesta Giorgio Viberti inviato a POLICORO tm diventando un tormentone: il giovane leader Damiano Cunego può davvero vincere il Giro? O dovrà sottostare agli ordini del team Saeco e favorire il tris rosa di Simoni? Non si parla d'altro, ecco che cosa dicono i protagonisti di oggi e di ieri. «Per me Cunego e Simoni sono sullo stesso piano - dice Eddy Mazzoleni, il più qualificato fra i gregari Saeco al servizio dei due leader della classifica -. Da noi non c'è nulla di scritto, quindi possono cercare di vincere entranibi». Il maestro e l'allievo sullo stesso piano? «Alla fine la spunterà Simoni - dice invece Stefano Garzelli, che avrebbe dovuto essere il primo antagonista del capitano Saeco -. Gilberto si dimostrerà il più forte, anche se finora Cunego è andato meglio. Le montagne degli ultimi tre giorni definiranno le gerarchie: prevarrà Simoni e senza bisogno di giochi di squadra». Cunego dunque restituirà la maglia a Simoni... «Attenzione, nel ciclismo contano gambe e polmoni - precisa Giuliano Figueras, 5" in classifica -. Sulle montagne e a cronometro non c'è tattica, vince chi ne ha di più. Non sarà la Saeco a decidere: se Cunego si dimostrerà il più forte, capitan Simoni si dovrà rassegnare». Non la pensa così Davide Cassani, ex ottimo professionista e ora commentatore tv per la Rai: «Simoni è come Schumacher, Cunego fa la parte di Barrichello: e gli ordini di scuderia vanno rispettati. Chi parte gregario può vincere il Giro solo se il suo capitano va in crisi. Simoni ha il mazzo in mano, Cunego è la seconda carta: non attaccherà mai il leader della squadra. E fa bene: Cunego è riconoscente alla Saeco e al ds Martinelli, che l'hanno lanciato fra i big. Potrà vincere il Giro solo se Simoni salterà». Ma secondo Franco Pellizotti, 3"ingraduatoria, in crisi potrebbe andare Cunego: «Da un mese e mezzo è in gran forma e rischia di calare nel finale. Simoni è più esperto, si conosce alla perfezione e crescerà ancora. Nella cronometro di Trieste le gerarchie verranno ristabilite e Cunego cederà la scena al capitano». Per l'ucraino Yaroslav Popovych (4" in classifica) sarà la strada a decidere: «Simoni va meglio sulle sahte lunghe e ripetute, Cunego però non finisce di stupire: se cresce ancora potrebbe pretendere i gradi di capitano. Ma non succederà». Lo spagnolo campione iridato Igor Astarloa rifiuta l'ipotesi di imposizioni della Saeco: «Cunego può vincere questo Giro e non credo che la sua squadra glielo potrebbe vietare a favore di Simoni. Io, se mi sentissi il più forte, non accetterei mai di sottomettermi a un altro corridore, nemmeno al mio capitano». Anche Gianni Motta, vincitore del Giro '66, sottolinea le chance di Cunego: «Ha la giovinezza e le doti per imporsi. Può tradirlo solo la mancanza di esperienza. Se si dimostrerà il migliore, nessuno potrà fermarlo, nemmeno i piani strategici della Saeco». Invece Francesco Moser, compaesano e parente acquisito di Simoni, prende la parti del capitano: «Cunego è un leader provvisorio e le salite dell'ultima settimana riporteranno al vertice Simoni. Le gerarchie di partenza potrebbero cambiare soltanto se Cunego farà davvero qualcosa di eccezionale». Infine per Italo Zilioli, tre volte 2"nella corsa rosa a metà Anni 60, è inutile parlare di tattiche: «Per fortuna della Saeco, decideranno le tante salite degli ultimi giorni. Finora Simoni e Cunego hanno fatto un bel teatrino, attori perfetti nel gioco delle parti. Il predestinato resta Simoni, ma alla fine emergerà giustamente chi avrà i numeri migliori. E la Saeco accetterà il verdetto della strada». Damiano Cunego veste la sua seconda Maglia Rosa, riuscirà a tenerla fino alla fine del Giro?

Luoghi citati: Policoro, Trieste