Corsa difficile per i vertici Fs, possibile un altro rinvio

Corsa difficile per i vertici Fs, possibile un altro rinvio DEL MANDATO DI CIIVIPL! NONOSTANTE L'APPRODÒ IN AUTALIA Corsa difficile per i vertici Fs, possibile un altro rinvio Luigi Grassia E' fissato per domani un ennesimo appuntamento da cui si attendono lumi sulle nomine ai vertici delle Ferrovie, questione che si trascina da mesi (soprattutto, si dice, a causa di dissensi nella maggioranza di centrodestra) e resa più urgente dalla nomina del top manager Cimeli a presidente e amministratore delegato di Alitalia; eppure, le solite voci danno come possibile o persino probabile un altro rinvio, a dopo le elezioni europee. È evidente che le indiscrezioni possono essere smentite dai fatti, quindi non si può escludere per domam la beta sorpresa di un chiarimento; ma sarebbe appunto una sorpresa. La scadenza di martedì ore 11 coincide con una nuova seduta dell'assemblea societaria delle Fs dopo l'aggiornamento di lunedì scorso. Quel che è certo è l'intenzione di separare le poltrone di presidente e «ad» deUe Ferrovie, finora occupate entrambe da Cimoli; per la presidenza si fa il nome di Marco Staderini, mentre per la carica di amministratore delegato i giochi restano aperti. Circola sempre il nome deh'«ad» della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, in alternativa all'ipotesi di soluzione interna rappresentata da Roberto Renon, amministratore delegato di Trenitaha (la società deUe Fs che gestisce direttamente il traffico ferroviario). A spingere per Ciucci sarebbero il ministro delle Infrastrutture Lunardi e il suo partito Forza Italia mentre Renon avrebbe il sostegno di Cimoli, che nel suo collaboratore vede la persona più indicata a proseguire il lavoro svolto in questi anni. Quanto a Cimoli, il questo momento si trova nella lusin¬ ghiera ma anche problematica posizione di top manager più conteso d'Italia: si attende con urgenza da lui un piano di rinascita per Alitalia ma si ipotizza anche una sua «prorogatio» in testa alle Ferrovie fino al 14 giugno prossimo (il suo mandato naturale è scaduto nel dicembre scorso, poi sono cominciati i veti incrociati e i rinvii). Ma se la compagnia di bandiera richiede cure intense è evidente che anche le Fs necessiterebbero di un impegno a tempo pieno. Chi propende per una proroga del mandato sottolinea però che si tratterebbe di una dilazione davvero molto breve, meno di un mese, e che le Ferrovie potrebbero affrontare in quei periodo l'ordinaria amministrazione senza problemi, anche se il top manaer fosse in comune con Alitala; sempre i «si dice» voghono che sia questa, per esempio, la E posizione prevalente in Alleanza nazionale. Anche questo ragionamento fila per cui le cose potrebbero andare proprio così. Le indiscrezioni che circolano sono anche altre. Mentre Cimoli compie il tragitto dalle Ferrovia a Alitalia, l'ex amministratore delegato della compagnia di bandiera Marco Zanichelh potrebbe fare il percorso inverso: per lui si ipotizza un posto nel eda di Fs holding oppure la carica di amministratore delegato di Ferservizi, una società della galassia delle Ferrovie il cui «ad» attuale. Massimo Varazzani, potrebbe diventare direttore generale del gruppo. Invece l'ex presidente dell' Alitalia, Giuseppe Bonomi, punterebbe alla presidenza dell' Inpdap al posto di Marco Staderini, che viene indicato (come detto sopra) quale candidato più forte alla poltrona di presidente delle Ferrovie. Giancarlo Cimoli

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