Sei di Torino, avventura tra due guerre

Sei di Torino, avventura tra due guerre ANDAR PER MOSTRE Sei di Torino, avventura tra due guerre Prestileo alla Sant'Agostino, Bronzino alla Galleria Europa ANGELO MISTRANGELO 1 La Galleria del Ponte, di Stefano Testa, celebra i quindici anni di attività con la significativa mostra dedicata all' esperienza dei pittori del gruppo «I Sei di Torino», che nel corso di questo periodo sono stati ripetutamente presentati in rassegne che, in queste stesse sale, hanno messo in evidenza il loro impegno artistico e innovativo nel panorama culturale della Torino tra le «Due Guerre». Corredata dal catalogo con presentazione di Pino Mantovani e saggio di Mirella Bandini, l'esposizione sottolinea gli aspetti di una stagione che dal 1929 al 1931 ha visto attivo il gruppo composto dall'inglese Jessie Boswell, Gigi Chessa, scomparso giovanissimo, l'incisore abruzzese Nicola Galante, Carlo Levi (lo scrittore di «Cristo si è fermato a Eboli»), Francesco Menzio ed Enrico Paulucci. Propugnato e sostenuto da Edoardo Persico e Lionello Venturi, il gruppo dei «Sei» esordì nel 1929 con una mostra alla Galleria Guglielmi di Torino, esprimendo il senso di una ricerca che si apriva alle esperienze del Novecento europeo e - suggerisce Pino Mantovani - «sono stati storicamente protagonisti nel «superamento» del verismo ottocentesco...». E' possibile sintetizzare la loro vicenda ricordando che i riferimenti sono la Scuola di Parigi, la raffigurazione della quotidia¬ nità, la freschezza del colore che fissa una natura morta o un nudo femminile o un paesaggio urbano innevato. E tra le opere in galleria si ricorda «Violinista» della Boswell e la composizione «Interno con telefono e libri» di Chessa, lo scorcio naturalistico «Fiume Po e Ponte Regina» di Galante e la tela «Figura gialla (Aldo Garosci)» di Levi, sino ad apprezzare l'elegante figura della «Ragazza con vaso di fiori» di Menzio e la marina a Rapallo di Paulucci (corso Moncalieri 3, sino al 26 giugno, orario: 10-12,30/ 16-19,30,tel.0118193233). La Galleria Sant'Agostino, in corso Tassoni 56, propone sino al 22 maggio una scelta di opere dell'artista realista napoletano Enzo Prestileo (orario: 9,30-12,30/ 15,30-19,30, tel.Gl 14377770). Accompagnata dagli interventi critici di Paolo Levi, Vittorio Sgarbi e Armando Audoli, la raccolta di tele in mostra contribuisce a definire l'indagine pittorica di questo allievo di Armando De Stefano all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Le sue opere sono il frutto di una mirabile interpretazione di un vaso inglese con limoni o di un piatto con uva e mele, di un luminoso mattino a Sorrento o di una rosa rossa accanto a un vaso. L'avvolgente forma delle conchiglie, il sinuoso nudo di donna («Michela») e le bianche porcellane, concorrono a fissare i momenti di una pittura in cui - nota Vittorio Sgarbi - «La manualità e la sensibilità di certe sue composizioni emulano i maestri antichi... ». Prosegue sino al 19 maggio la personale di Carla Bronzino alla Galleria Europa, che in precedenza aveva ospitato i lavori di Giorgio Reverdini (via Bene Vagienna 10/D, orario: 15,30-19,30, tei. 0114375567). Intitolati «Sguardi», i suoi quadri sono legati a «Occhi che ci guardano... occhi di malizia, occhi d'ingenuità», come afferma Maria Giulia Alemanno, e appaiono quali espressioni dell' interiorità della pittrice.