Shrek, brutti ma felici L'apparenza non conta nel mondo delle fiabe

Shrek, brutti ma felici L'apparenza non conta nel mondo delle fiabe GRAZIA E HORROR IN CONCORSO PER ILTRIONFO DELL'ANIMAZIONE Shrek, brutti ma felici L'apparenza non conta nel mondo delle fiabe Il coreano «Old Boy», elegante e raccapricciante, è infedelmente tratto da un manga giapponese, un fumetto con mani mozzate, corpi trafitti Lietta Tomabuoni CANNES SHREK 2» di Andrew Adamson, Kelly Asbury e Conrad Vemon è molto carino, spiritoso, divertente/un film d'animazione ricco di idee, trovate, allusioni, un sequel riuscito persino meglio del film originale per grazia e umorismo. Un uomo di marzapane gigantesco si chiama Cake Kong. Il capitano Uncino suona il piano in un locale, pestando sui tasti col suo gancio. Il Reame Lontano Lontano somiglia a Hollywood (palme, il nome a grandi caratteri sulla collina, negozi di Versace, simil-lavavetri che strigliano i cavalli alle soste) e il ballo a Corte somiglia alla sfilata dell'Oscar. II Gatto con gli Stivali parla con forte accento spagnolo, è un arrogante vanitoso, e quando vuol sedurre l'interlocutore dilata le pupille degli occhioni dolci. La Fata Madrina, una canuta manager, è spietata: «Niente lieto fine per gli orchi». Shrek, il grosso orco verdolino con le orecchie a tromba, brutto, sporcaccione, petomane, e la principessa Fiona che ha assunto per amore sembianze di orchessa, ormai sposati, vivono una luna di miele ardente, carnale e sentimentale, immersi nella felicità. Un invito viene a turbarli: i sovrani del Reame Lontano Lontano, genitori di Fiona, vogliono rivedere la figlia e dare un gran ballo a Corte per festeggiarne il matrimonio. Shrek è contrario, si aspetta troppe umiliazioni: infatti il loro arrivo è un disastro, il popolo contempla sgomento quella coppia di mostri, il re dà subito l'incarico di uccidere Shrek al criminale più abile e feroce, il Gatto con gli Stivali. Il Gatto passa invece dalla parte dell'Orco, che così è seguito non più da uno, ma da due animali parlanti, l'Asino loquace e il Gatto enfatico. Lo stesso Orco si raddoppia: beve un filtro magico e diventa come Schwar- zenegger, mentre la principessa toma bella e l'asino si muta in uno stallone bianco. Con l'aiuto di alcuni personaggi da fiaba (Pinocchio che continua la mutazione bambino-burattino, con la Bella Addormentata che seguita a dormire), alla fine scelgono di tornare come erano: l'apparenza conta nulla, l'essenziale è la felicità. Grazia e horror in concorso. Il coreano «Old Boy» di Park Chan-wtook (nato a Seul, 41 anni), elegante e raccapricciante, è infedelmente tratto da un famoso fumetto giapponese, un manga in otto volumi del 1997 scritto da Garon, disegnato da Nobuaki, e comprende atrocità terrorizzanti: mani mozzate, torture di denti strappati via con pinze e martello, corpi trafitti da una spada che seguitano a muoversi e colpire, ragazzine precipitate dall'alto nell'acqua di una diga, scontri fisici di massima violenza a bastonate. Bella storia: un uomo sequestrato è rimasto per anni imprigionato in una stanza senza sapere perché, viene altrettanto immotivatamente liberato, cerca chi ha fatto questo e tragicamente lo trova. «Old Boy » è il soprannome d'un gruppo di studenti coetanei, fotografia e scenografia sono bellissime, la crudeltà più efferata è inseparabile dal cinema coreano di genere. Cameron Diaz, Mike Myers e Antonio Banderas posano accanto al pupazzo Shrek. Moltissimi i divi che hanno dato le voci al film La manifestazione organizzata dagli «intermittenti», i lavoratori dello spettacolo che rivendicano condizioni e salari migliori

Persone citate: Andrew Adamson, Antonio Banderas, Cameron Diaz, Conrad Vemon, Kelly Asbury, Lietta Tomabuoni, Mike Myers, Park Chan-wtook, Versace

Luoghi citati: Hollywood