Asia Argento e le altre madri matte di Alessandra Levantesi

Asia Argento e le altre madri matte Asia Argento e le altre madri matte L'italiana regista e interprete di un caso di «mala educación» Alessandra Levantesi CANNES - Non si può mai stare tranquilli. A sorpresa, «The Heart is Deceitful Above Ali Things», film made in Usa dell'imprevedibile Asia Argento presentato nella sala gremitissima della Quinzaine, ha un empito moralpedagogico. Il messaggio sembra essere: attenzione, è facile ottenere la fiducia disannata e disarmante di un bambino; ed è altrettanto facile precipitarlo in un girone infernale da cui emergerà un adulto squilibrato in una catena infinita di colpe come nella tragedia greca. Nel romanzo giovanile semiautobiografico di J. T. LeRoy, Asia ha trovato un materiale narrativo che per quanto faccia pensar^ alle infinite traversie psicologiche e sessuali della «Justine» di De Sade, alla quale ne capitavano veramente troppe, ha il sapore dell'autenticità; e ne ha tratto una pellicola. da lei sceneggiata, diretta e interpretata con talento non disgiunto da grinta. Ci vuole un certo coraggio, infatti, per calarsi nei panni di una figura femminile sgradevole e scriteriata qual è Sara: una ventitreenne ribelle che non si perita di strappare il figlioletto Jeremiah di sette anni dalle cure affettuose deha famiglia adottiva per coinvolgerlo nella sua routine vagabonda fra motel squallidi, abuso di droghe e rapporti carnali anche a pagamento, in un continuo ricambio di partner uno peggioore dell'altro. Dapprima recalcitrante, il bimbo si lascia presto sedurre dalle promesse d'amore della mamma, a dispetto del fatte che lei regolarmente Io tradisce e abbandona, mettendo nei guai se stessa e lui. Pur trascurato, picchiato, violentato, alla fine Jeremiah è pronto non solo a seguire Sara e proteggerla al di là del bene e del male, ma ad assumerne l'identità offrendosi all'amante di turno con indosso i suoi abiti e la sua parrucca. In un cast in cui appaiono in cammei attori amici quale Winona Ryder, Peter Fonda e Ornella Muti, l'Argento recitando in inglese incarna Sara senza farla mai diventare un personaggio positivo e tuttavia trasmettendone la vulnerabilità e la disperazione. A questa interpretazione, che è la sua migliore in assoluto, la regista contrappone quella dei due bambini che sul passaggio dell'età si alternano nel ruolo del figlio, entrambi straordinariamente toccanti e ben diretti. Di certo non a caso, nella stessa mattinata di «The Heart is Deceitful Above Ali Things», la Quinzaine ha messo in programma lo struggente «Tamation», che racconta in forma di documentario una medesima storia di «mala educación». Produttore Gus Van Sant, il trentenne Jonathan Caouette l'ha imbastita (pare all'incredibile costo di 218 dollari) assemblan- do in uno stile frammentario e ipercinetico memore del cinema underground d'epoca i filmini amatoriali che ha cominciato a girare fin da quando aveva li anni. Il tutto per esorcizzare i traumi di un'esistenza vissuta all'ombra della follia della madre, che ha subito numerosi elettrochock entrando e uscendo dalla case di cura. Ne viene fuori un autoritratto intenso, sincero e impudico ed è come vedere Jeremiah quando sarà un po' più grande. Asla Argento

Persone citate: Asia Argento, Asla Argento, Jonathan Caouette, Ornella Muti, Peter Fonda, Winona Ryder

Luoghi citati: Asia, Usa