«Quelle luci ci circondavano sull'aereo avevamo paura»

«Quelle luci ci circondavano sull'aereo avevamo paura» I PILOTI MESSICANI RACCONTANO IL VIAGGIO CON GLI «OGGETTI NON IDENTIFICATI» «Quelle luci ci circondavano sull'aereo avevamo paura» Il giorno dopo avere consegnato registrazioni e video alla stampa il ministero della Difesa rettifica: «Mai parlato di dischi volanti» Lorenzo Seria LOS ANGELES E' il giorno dopo a Città del Messico, il giorno dopo la notizia anticipata ieri da «La Stampa» sulle registrazioni, in voce e video, rese pubbliche dal ministero della Difésa messicano su alcuni oggetti non identificati colti in volo da uno dei suoi aerei impegnati nella lotta al narcotraffico. Registrazioni che mostrano due punti luminosi che si moltiplicano esponenzialmente, fino a 16, che si spostano a grande velocità, che svaniscono, che poi inseguono e quindi circondano l'aereo, con tanto di membri dell'equipaggio che esclamano concitati: «Non siamo soli! ». il governo, invece di nasconderle, ha deciso di condividere conipropri concittadinifE óra,' mentre i giornali parlano di «circo» {«La Jornada») e si domandano preoccupati «che cosa succede in questo Paese?»(«El Siglo»), il generale Ricafdo Vega Garda si è sentito in dovere di prendere le distanze. «Ho dato ordine di non parlare più di Ufo e di dischi volanti», ha comunicato lo stesso capo di Stato Maggiore, che un paio di settimane fa aveva pensato di consegnare le registrazioni al giornalista-ufologo Jaime Maussan, che le ha mandate in onda in uno speciale tv lunedì sera. Il generale ha aggiunto che di fronte ai nastri aveva due scelte - quella di archiviarli come «top secret» o quella di renderli noti, perché venissero studiati - e che lui ha scelto la seconda strada. Ma, mentre cerca di fare marcia indietro, ha dovuto ammettere che per lui i punti interrogativi restano. «Quando ho visto quelle luci assieme all'equipaggio, mi sono convinto che non poteva trattarsi di altri aerei», ha ribadito. Gli otto militari a bordo del Merlin C-26, quella sera del 5 marzo, continuano a ripetere che durante l'avvistamento di quelle singolari luci sui radar hanno provato sconcerto e anche paura. «Ci sono stati dei momenti in cui gli schernii hanno mostrato che erano dietro di noi, poi sulla nostra destra e sulla nostra sinistra confessa il maggiore Magdaleno Castanon - E ho sentito im po' di paura, perché, davanti a noi, c'era qualcosa di mai visto». Un qualcosa - aggiunge convinto - che è stato indotto alla fuga, quando ha «sentito» che il Merlin si era messo a inseguirlo. Accanto a lui, il tenente Mario Adrian Vàzquez annuisce. «Non saprei dire di che si trattava aggiunge -. Ma quello che abbiamo visto era assolutamente reale». Maussan, nel frattempo, ha scelto di ignorare le polemiche, le accuse di ridicolo e le prese di distanze e non ha dubbi: e convinto di aver relizzato uno scoop che farà storia: «Esistono centinaia di video sugli Ufo, ma nessuno ha mai avuto la conferma da parte delle forze armate diunPaese». In quel video - aggiunge - ci sono oggetti che hanno massa, enei^gia, moviment: «Sono manifestazioni di vita intelligente». Per gli scienziati, invece, è probabile che ci siano spiegazioni molto meno azzardate. Rafael Navarro, dell'Istituto di Scienze Nucleari dell'università di Città del Messico, sostiene che potrebbe trattarsi di «spazzatura spaziale», vale a dire di sateUiti che, rientrando nell'atmosfera alla fine del loro ciclo di vita, si frantumano, producendo effetti fuori dall'ordinario. Parla di frammenti anche l'astronomo José de la Herràn, ma per lui, più probabilmente, quegli oggetti misteriosi sono frammenti di meteoriti. U'ii dl idi di ili iliti ii l li i t il lsddricvi«fvicfigsafn Un'immagine del video girato dai piloti militari messicani: le luci si spostano e seguono il loro aereo

Persone citate: Jaime Maussan, Lorenzo Seria, Magdaleno Castanon, Mario Adrian Vàzquez, Maussan, Merlin, Rafael Navarro, Ricafdo Vega

Luoghi citati: Angeles, Città Del Messico, Los