«Troppe puntate sugli incontri sospetti» di Guglielmo Buccheri

«Troppe puntate sugli incontri sospetti» VIAGGIO NELLE RICEVITORÌE SNAI «Troppe puntate sugli incontri sospetti» gestori denunciano: ci vorrebbe un commissario di gara reportage Guglielmo Buccheri ROMA DA quella parte c'è l'accettazione delle scommesse sportive, dall'altra il settore dedicato all'ippica». Incollato ai monitor, puntata in mano, lo sguardo di Vincenzo passa in rassegna l'elenco delle partite di giornata: la vittoria del St.Etienne sul Gueugnon è quotata 1,70, quella del Sao Paulo sul Rosario 1,55 e c'è naturalmente l'avvenimento numero 39, la finale di coppa Italia Juventus-Lazio con la vittoria fuori casa dei biancocelesti data a 3,70. «A noi scommettitori le intercettazioni fra l'ex portiere del Siena e il giocatore del Grosseto non ci cambiano la vita: non è una novità che le partite vengono taroccate, anzi in tornei come quello della serie C penso si tratti ormai di una consuetudine. Ma mi spie¬ gate come mai una squadra sta in testa al campionato per venti giornate e poi crolla? I presidenti si fanno i loro calcoli arrivando spesso alla conclusione che, per non mandare in tilt i bilanci, è meglio evitare il salto di categoria», è la sentenza firmata da un gruppo di signori di mezza età che nel centro Snai di Circonvallazione Cornelia, a due passi dalla Città del Vaticano, vengano definiti dal direttore come chenti abituali. Il mondo degli scommettitori, dunque, non si fa trovare impreparato davanti all'offensiva di quello che appare come un nuovo scandalo delle partite truccate. A metà pomeriggio sono già oltre seicento le ricevute staccate dalle macchine in uno dei punti Snai più grande di Roma senza che gli incontri in programma suscitino particolari suggestioni come quelli del fine settimana. «A volte ci arrabbiamo quando non vengono quotate alcune gare», si lamenta un ragazzo, tre euro in mano per la puntata minima suscitando l'immediata reazione dei responsabili del concessionario delle scommesse sportive. «Se il Milan va a Reggio Calabria già da campione d'Italia e i calabresi devono salvarsi, è innegabile come salti ogni equilibrio nel calcolo delle probabilità rendendo la sfida non giocabile», fanno sapere dagli uffici della Snai. Le puntate sull'uno, sull'ics o sul due devono trovare, così, una loro giustificazione di partenza senza la quale l'allarme rosso ha il soprav¬ vento. Alla Snai il segnale che qualcosa non andasse per il verso giusto nelle partite finite sotto inchiesta era arrivato: troppe le scommesse sul pareggio di Chievo-Reggina e Ascoli-Piacenza, incontri prima aperti (alle puntate) e successivamente chiusi. «Sarebbe auspicabile trovare una soluzione come quella che c'è nell'ippica: penso alla creazione della figura di un commissario di gara della Figc che, alla vigilia delle sfide di calcio, possa avere un quadro di quelli che sono gli orientamenti delle scommesse. Nel 2001 segnalammo alla giustizia sportiva il caso di Atalanta-Pistoiese, una forma di prevenzione che ebbe i suoi risultati», così il presidente della Snai, Maurizio Ughi. Il calcio (seguito a ruota dal volley, dal basket e dalla Formula I) ha fatto il suo ingresso nelle agenzie di scommesse legali per i mondiali del '98 in Francia. Quello fu l'evento indLicato per battezzare la prima assoluta in Italia delle scommesse sporti"e, un periodo di sperimentazione che, premiato dal mercato, oggi è diventato uno delle fonti principali per la sopravvivenza economica dello sport italiano. Ma, a metterne a rischio il pieno regime c'è tutto un mondo sommerso che va dalla concorrenza di allibratori clandestini (le quote sono al ribasso) al mercato delle puntate su internet (si può scommettere anche sulla squadra che batterà il primo calcio d'angolo o il fischio d'inizio) gestite da società che generalmente non hanno sede in Italia. Se il codice di giustizia sportiva vieta espressamente ai suoi tesserati di scommettere sulle partite, c'è pjr gli stessi attori del fine settimana la possibilità di «eludere» il controllo affidandosi alle mani di chi gestisce il toto-nero. «E' più sicuro puntare su un derby fra Lazio e Roma o Milan e Inter o sulla sfida fra Totti e Shevchenko: là in campo non hanno bisogno di giocarsi niente se non i tre punti senza calcoli per vincere lo scudetto. Nei campi di periferia accade di tutto e non certo da ieri, ma per noi venire in agenzia a scommettere è come andare a prendere il caffè», sorride Vincenzo. Gli appassionati sono delusi: «Più a rischio i campionati minori In serie C accordarsi è una consuetudine» jiocatorf in Italia 7 min* quelli die scommettono 7 m",, almeno una volta la settimana 12 g mid i so'd' 9iocatì ne' 2002 j/ , u (tra concorsi pronostid dì eUfO! e scommesse) 30 mld previsione delle .7 , giocate di euro: nei 2004 n 3 C mlH totale delle scommesse a.jmiu C|anciestìne nel 2003 di euro: (stima) i centri Illegali 7 Afin- 1 centri 11 legai Z.UUU. jn tutta Italia L'EVENTO HECORD 590 mila: ì^gS,,, 1 miri t'ammontare ,. I ",IU delle giocate Ul eUfO: via Internet 3 "ì mid ''ammontare J.DmiU de||e giocate di euro: nelle agenzie su calcio, basket, formula Uno, motomondiale, volley e tennis 9 c:53 min l'ammontare delle c.ijtJ mm giocate di eUfO: nelle agenzie sull'Ippica (**) Giocati 5,7 min di euro (***) "ITALIA-OLANDA Semifinale Europei 2000 (*) Fonte Commissione Finanze del Senato (") Fonte Nomisma (***) Fonte Snai

Persone citate: Maurizio Ughi, Shevchenko, Totti