Il dramma dei ricercatori caduti sotto la mannaia delle epurazioni

Il dramma dei ricercatori caduti sotto la mannaia delle epurazioni SCIENZA E POLITICA Il dramma dei ricercatori caduti sotto la mannaia delle epurazioni IL COLMO DEL PARADOSSO E' TOCCATO A CARLO FOA, MARIO CAMIS E TULLIO TERNI: ESPULSI DUE VOLTE DAI LINCEI PRIMA PERCHE' EBREI, POI PER SOSTEGNO AL FASCISMO Giovanni Berlucchi (*) LA regola che subordina a requisiti dì stretta natura scientifica l'appartenenza all'Accademia Nazionale dei Lincei fu vistosamente violata in tre occasioni fra il 1935 e il 1946, quando decine di soci lincei dovettero lasciare l'Accademia per ragioni esclusivamente politiche. La prima epurazione colpì gh accademici che si erano rifiutati di prestare il giuramento obbligatorio di fedeltà al governo fascista; la seconda, discendente dalle leggi razziali del 1938, escluse dah'accademia tutti i soci di origine ebraica; la terza, successiva alla fine deha seconda guerra mondiale, si concluse con la radiazione dì vari soci accusati di sostegno attivo alla pohtica del regime fascista. Nell'elenco di questi ultimi compaiono i nomi di tre soci lincei che, già esclusi dall'Accademia per motivi razziali, vi erano stati reintegrati a seguito deha Liberazione, per subire subito dopo l'onta di una seconda epurazione come ferventi sostenitori del fascismo. Eppure era stato proprio il governo fascista con la sua pohtica razziale a estromettere dall'insegnamento universitario, oltre che dall'Accademia dei Lincei, Carlo Foà, Mario Camis, e Tullio Temi, scienziati ebrei di indiscusso valore. Foà era stato chiamato a insegnare fisiologia umana nella fa¬ coltà di Medicina deh'Università statale di Milano quando questa fu fondata negh Anni 20; persa la cattedra per le leggi razziali, la riebbe nel 1945 e insegnò ancora per qualche anno prima deha collocazione a riposo. Anche Camis fu professore di fisiologia umana, prima neha facoltà di Medicina deh'Università di Parma (di cui fu pure rettore) e poi in quella deh'Università di Bologna; convertitosi al cattolicesimo molti anni prima delle leggi razziali, entrò poi nell'Ordine dei Domenicani e fu ordinato sacerdote. A sua volta Temi insegnò per molti anni neha facoltà dì Medicina deh'Università di Padova, dove aveva creato dal nulla un attivo Istituto di Istologia e Embriologia. Temi e Camis morirono entrambi nel 1946, l'uno suicida e l'altro per malattia, senza poter rioccupare, come era loro diritto, la cattedra persa a causa delle leggi razziah, e senza ottenere in vita una pubblica riabilitazione. Nel 2003, quarto centenario deha fondazione dell'Accademia dei Lincei, il presidente Edoardo Vesentinì e il socio linceo Alfredo Margreth delTUniversità di Padova hanno preso riniziativa di ' inserire nel programma deUe celebrazioni accademiche un convegno dedicato alla memoria dì Temi e di Camis, che si è svolto a Roma con l'esplicito intento non dì esprimere retroattive assoluzioni o condanne morali e politi¬ che, ma dì contribuire alla conoscenza deha storia dell'Accademia. Relazioni de^li stessi Vesentinì e Margreth, di Angelo Ventura deh'Università di Padova, Guido Filogamo deh'Università di Torino e Marina Bentivogho hanno rivalutato l'opera scientifica dei due studiosi, protagonisti e vittime degh anni più bui deha storia accademica recente, senza prescindere da una riconsiderazione deha loro vicenda umana, inestricabilmente e drammaticamente legata a quella scientifica. Temi fu uno dei tanti eccelsi allievi dell'istologo Giuseppe Levi, con il quale cohaborò a lungo introducendo in Italia la tecnica delle colture cellulari. A Temi dobbiamo la scoperta deha correlazione fra il volume del soma dei neuroni dei gangli spinali e l'ampiezza del loro territorio di innervazione, e quella (tuttora legata al suo nome) deha colonna dei neuroni preganghari del simpatico nel midollo spinale degh uccelli. Egh fu inoltre uno dei pionieri dell'analisi sperimentale dei meccanismi deha plasticità nervosa, grazie ai suoi studi sul comportamento dei neuroni dei gangli spinali neha rigenerazione della coda nelle lucertole, nonché grazie alla sua impostazione funzionale dello studio dell'embriologìa. Alcuni suoi lavori sono ancora oggi ritenuti una fonte dì ispirazione per nuovi studi di neuroembriologia. Camis coltivò molti campi della fisiologia, ma si rese noto soprattutto per le ricerche riguardo all'influenza dell'apparato vestibolare sul tono muscolare e sui riflessi vegetativi. Da giovane egh aveva lavorato per anni nei mighori laboratori inglesi, guadagnandosi la stima di Sherrington ed Adrian, prèmi Nobel nel 1932. Camis esercitò sulla ricerca biomedica in Italia ima vasta influenza tramite le scuole dei suoi tre maggiori allievi, il fisiologo Giulio Cesare Pupilli, il biochimico Giovanni Moruzzi e soprattutto Giuseppe Moruzzi, Uno dei più grandi neurofisiologi del ventesimo secolo. Il libro di Camis "Fisiologia dell'apparato vestibolare", pubblicato nel 1928 e tradotto in inglese da R.Creed nel 1930, è tuttora ampiamente citato come opera di riferimento. Il fatto che pubblicazioni contemporanee in riviste spedalizzate intemazionali continuino a citare dopo tanto tempo i lavori di Temi e Camis è il più convincente attestato dell'importanza e deh'originahtà deha loro opera. La loro elezione a soci dell'Accademia dei lincei nel 1932 rappresentò un giusto riconoscimento del loro valore di scienziati, del tutto indipendentemente da qualsiasi ragione pohtica. A 58 anni dalla seconda radiazione di Temi e Camis dall'Accademia, è questa la conclusione piindpale emersa neha giornata a loro dedicata. In merito alla sfortunata conclusione della lóro vicenda umana, non si può che condividere l'opinione espressa da Israel e Nastasi nd loro libro "Scienza e razza nell'Italia fascista" (il Mulino, Bologna, 1998): anche il giudice più intransigente delle compromissioni con il fascismo dì Terni, Foà e Camis prova disagio leggendo neha lista dei soci lincei epurati ì loro nomi accanto a quelh di pezzi grossi del regime, rei di ben più gravi colpe politiche, compreso l'impegno neha campagna per la difesa deha razza. (*) Università di Verona