Una «Messa Messicana» per il mago dell'arpa barocca di Leonardo Osella

Una «Messa Messicana» per il mago dell'arpa barocca IN CONSERVATORIO THE HARP CONSORT DI ANDREW LAWRENCE-KING Una «Messa Messicana» per il mago dell'arpa barocca Leonardo Osella In Conservatorio si è chiusa la serie L'Altro Suono dell'Unione dedicata alla musica barocca e antica con una rarità proposta da The Harp Consort di Andrew Lawrence-King, mago dell'arpa barocca. Il programma inframmezzava le parti della «Missa Mexicana» di Juan Gutierrez de Padilla con canti e danze popolari del Nordamerica latino. Punto di riferimento appunto de P.. dilla, spagnolo già maestro di cappella in patria e poi investito di analogo ruolo nella cattedrale di Puebla in Messico. Qui scoprì ed usò ritmi e schemi melodico-armonici della civiltà locale, in parte nativa e in parte frutto dello strordinario genio dei neri della Costa d'Avorio, là giunti come schiavi. Lawrence-King - che è stato tra l'altro arpista al fianco di Jordi Savall - con il complesso fondato nel 1994ha attinto a tale variegato repertorio, intervallando i numeri della Messa e brani popolari. E se la Messa si attiene a forme misurate, dq rito solenne (ma con varie novità: l'insistere sul modulo antifonale nel «Credo», l'alternare la scrittura ad otto voci con una sostanziale bipartizione del coro), la serie di negrillas, chaconas, cumbées, villancicos, guaracahas che ha fatto da corona al testo sacro non è stata esente da divertenti effetti esteriori: compreso il mirabolante piroettare di Steve Player, chitarrista ma anche abilissimo danzatore con tanto di strumento a tracolla, applaudito fragorosamente specie nel serrato confronto in excalation con l'eclettico percussionista Ricarlo Padilla. Tra le originalità del concerto, oltre alla citata arpa barocca del direttore, il trombone rinascimentale di David Yacus, dal suono nobilissimo, con tanto di prolunga a perno per consentire la notevole estensione della coulisse..In bella evidenza il soprano Clara Sanabras, che ha ottimamente affrontato il testo del «Marizàpalos a lo humano», inizialmente romantico e pudibondo ma tinto poi di coloriture erotiche. Il pubbhco s'è mostrato grato anche a tutti gli altri: Santina Tomasello, Jennie Cassidy, Veera Railio, lan Honeyman, David Munderloh, Alfredo Grandini, Matteo Belletto e l'organista Annamarì Pòlhò.

Luoghi citati: Costa D'avorio, Messico, Nordamerica