Le telecamere non fermano i trasgressori di Emanuela Minucci

Le telecamere non fermano i trasgressori NELLE VIE DELLA ZTL' Le telecamere non fermano i trasgressori Emanuela Minucci Stavolta la multa «con flash», scatta sul serio, eppure non basta. Ieri, nonostante fosse giorno di debutto ufficiale dell'accoppiata «telecamera più verbale» gli abitudinari della trasgressione si sono comunque cimentati nel loro sport preferito: imboccare i confini della Ztl e quelli delle corsie riservate a tram e bus Gtt, anche se privi dell'apposito permesso. Almeno questa è la lettura fornita dai numeri diffusi ieri dall'assessorato alla Viabilità. I passaggi registrati dalle 7,30 alle 10,30 di ieri sono stati in tutto 3787 di cui 1759 ritenuti «sospetti». Se tutte queste auto risulteranno davvero prive di permesso, in sole tre ore il Comune avrebbe potuto incassare multe per 120 mila euro. Ma facciamo un piccolo salto indietro nel tempo. L'8 marzo scorso (giorno di avvio della sperimentazione del sistema) i passaggi erano stati 3716. Ciò significa che, dopo oltre due mesi di massiccia campagna pubblicitaria condita dai numerosi articoli apparsi sui quotidiani, il tasso di trasgressione sarebbe aumentato del 2 per cento. Partiamo dal capitolo «vie o corsie riservate al mezzo pubblico». Qui il record di passaggi è stato registrato dalle telecamere che controllano l'accesso a via XX Settembre con 893 veicoli, segue via Pietro Micce con 646, via Milano con 412 e via Rossini con 329. Per quanto invece riguarda gli accessi alla Ztl il maggiore afflusso di auto si è avuto in via IV Marzo con 644 passaggi, seguita da viale 10 Maggio con 579 e via Roma con 284 automobili. I passaggi definiti «sospetti» (quelli non autorizzati salvo verifica) sono stati 170 in via Milano (41 per cento), 279 in via IV Marzo (43 per cento), 270 in viale 1" Maggio (47 per cento), 134 in via Roma (47 per cento), 434 in via XX Settembre (49 per cento) e 472 in via Pietro Micce (73 per cento). Per via Rossini il dato non è invece ancora «scorporabile». Mentre i passaggi odierni risultano pressoché equivalenti a quelli dell'8 marzo (con percentuale di sospetti più o meno analoga), nel periodo tra inizio aprile e inizio maggio i passaggi si attestavano intorno ai 4600/4800 con percentuale di «sospetti» mediamente più alta di 20 o più punti. Come interpreta l'assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero (che ogni giorno va in ufficio a piedi e la sera toma a casa in tram) questa dipendenza dall'auto? «Va detto che nonostante la presenza degli striscioni, dell'asfalto rosso con la scrìtta Ztl e di tutti i manifesti affissi dal nostro ufficio Comunicazione - risponde - la trasgressione resta alta, A questo punto i casi sono due, o questi automobilisti possono infischiarsene di sborsare 68 euro per entrare nella Ztl, oppure si accorgeranno della concretezza della multa soltanto quando la vedranno nella buca delle lettere».

Persone citate: Maria Grazia Sestero, Marzo