Non lo trovano in casa: sfrattato di Angelo Conti

Non lo trovano in casa: sfrattato UN CRONISTA PER VOI. PER DUE VOLTE I VIGILI SUONANO A VUOTO: PER L'ATC E' STATO VIA ALMENO TRE MESI Non lo trovano in casa: sfrattato Inutili le dichiarazioni dei coinquilini: «Abita qui» Giacomo Bramardo Angelo Conti Due scampanellate dei vigili. Tanto è bastato per togliere la casa a Jean-Louis Scapol, 52 anni, operaio cassintegrato di origini francesi con dimora a Collegno, nei palazzi Atc di via Portalupi 7. Lui lo ha saputo pochi giorni fa, dopo aver atteso 10 armi la risposta del Tar relativa al ricorso presentato quando aveva ricevuto lo sfratto. Motivo? «Non ha più diritto alla casa - si era sentito spiegare dallo lacp nell'ormai lontano '93 - perché lei non abita più lì. Sappiamo che lei l'ha lasciata per almeno tre mesi». «Ma come? - cercò di replicare -, non mi sono mai mosso da quell'alloggio». E avviò ogni tipo di azione per dimostrare le sue ragioni. Compresa la presentazione di una dichiarazione giurata degli inquilini del palazzo in cui affermavano che lui non aveva mai abbandonato la sua casa. La controparte sosteneva invece la violazione di un capoverso del regolamento, che impone agli assegnatari di comunicare periodi di assenza superiori ai 90 giorni. Oggi, a distanza di dieci anni, Scapol rischia di ritrovarsi senza casa. Malgrado abbia fatto di tutto per dimostrare il contrario. «E per di più sono cassintegrato alla Sandretto, con a carico mia madre. E' vedova e malata, ha 82 anni. Se ci buttano fuori dove andiamo? Dall' agosto 1986 ho sempre pagato affitto e spese. Ed ora rischio di ritrovarmi sotto un ponte da un giorno all'altro. L'assurdo è che invece gli inquilini morosi la casa ce l'hanno». Andiamo con ordine. Scapol ottiene l'alloggio a Collegno nel 1986. Il 28 maggio '91 e il 24 gennaio '92 (cioè a distanza di otto mesi) i vigili urbani di Collegno suonano alla sua porta. Lui non c'è, parlano gon una vicina. «Sarà fuori», risponde la signora. «Era un brutto periodo della mia vita - racconta lui oggi -, dovuto alla separazione con mia moglie. Ma lavoravo, facevo le cose che fanno tutti. E ho sempre abitato lì. Come fanno ad affermare che una persona non abita la sua casa basandosi soltanto su due scampanellate dei vigili urbani quando invece i vicini di casa giurano il contrario di fronte ad un notaio?». Sì, perché quando arriva la revoca dell'assegnazione (settembre '93), Scapol è sconcertato. Si rivolge ai condomini. Tutti firmano una dichiarazione su carta semplice. Ma non basta. Riesce anche a trascinarli da un notaio. E allega il documento nel ricorso al Tar. Tutto si blocca: in attesa che il Tribù- naie Amministrativo Regionale si pronunci, il provvedimento di sfratto viene sospeso. Nel frattempo, Scapol va in cassa integrazione. Nel 2000 la mamma Rosalia, già in pessime condizioni di salute, rimane vedova. Scapol vorrebbe ospitarla in casa. L'Atc glielo nega grazie ad un cavillo, perché «non ha la piena titolarità del contratto e c'è un ricorso pendente». Ma Scapol non è imo che molla e minaccia di ricorrere anche in questo caso alle vie legali. L'Atc toma sui suoi passi e acconsente ad ospitare l'anziana. L'avvocato Balìesio e Cosimo Rizzo, del Sunia, sono fiduciosi: «Vedrà, dovranno riconoscere di aver preso un granchio». E invece la vicenda si trascina per 10 armi. Fino al 28 gennaio 2004 quando la storia di Scapol arriva in camera di consiglio. Intanto sono cambiati leggi e decreti, al punto da invalidare i motivi per cui il ricorso era stato presentato. Alla fine, dopo tanta attesa, il Tar dà torto all'operaio. H 17 febbraio la sentenza viene depositata. In sostanza dice «poco importa delle dichiarazioni dei vicini se i vigili hanno suonato e non l'hanno trovato». La notifica a Scapol è del 26 aprile: ha trenta giorni per abbandonare l'alloggio che ha sempre abitato. Ha sempre pagato le spese e l'affitto, ma per un errato ricorso il Tar gli ha dato torto Ogni giovedì (14-18) un cronista de La Stampa attende i lettori nel Salone di via Roma 80 Jean-Louis Scapol sfrattato dall'alloggio Atc di via Portalupi 7, a Collegno

Luoghi citati: Collegno